Magazine Cultura

Scrittori o storyteller? La sottile linea di confine tra sapere scrivere e saper narrare

Creato il 06 agosto 2015 da Scrid
Posted on 6 agosto 2015 by in editoria digitale, scrittura creativa | Leave a comment

Forse per una questione di linguaggio ci risulta più difficile comprendere la differenza tra uno scrittore e un narratore. L’inglese rende certamente meglio l’idea: writer vs. storyteller; due ruoli ben distinti per stili e obiettivi.

Così li descrive, ad esempio, Richard Ridley su Create Space:

Gli Scrittori sfidano il lettore, non con trame intricate e colpi di scena inaspettati, ma con il linguaggio. Perfino le frasi più semplici nascondono più di un significato. Lo scrittore pianta un messaggio nascosto all’interno della storia e non è affato preoccupato se il lettore lo trova o meno. Pensate a Herman Melville, William Faulkner, James Joyce, David Foster Wallace.

I Narratori spesso creano trame complesse e coinvolgenti, utilizzando un linguaggio per la maggior parte semplice e diretto. Piuttosto, amano incantare il lettore con una conclusione inaspettata che lo lasci senza fiato. Pensate a Stephen King, Dan Brown, John Grisham, James Patterson.


top six storyteller

Non vi riporto questi estratti per aprire un dibattito su chi sia migliore, se gli scrittori facciano vera letteratura e gli storyteller solo marketing. Mi sembra più interessante tentare di capire quando e come è importante assumere un ruolo o l’altro, soprattutto in un’epoca in cui una storia può essere veicolata attraverso molteplici canali, per tentare il successo non è strettamente necessario scrivere un libro, ma diventano fondamentali il contenuto e la sua adattabilità.

Gli autori che consideriamo veramente di successo oggi, pensate a Neil Gaiman o Margaret Atwood, sono riusciti nell’impresa di coniugare la grande scrittura con la grande narrazione.

Come scoprire se siete narratori o scrittori?

Forse non si sceglie di essere scrittori o narratori, almeno non consapevolmente. Probabilmente il proprio percorso viene influenzato dalle naturali inclinazioni creative e dagli interessi personali. Cosa ci piace leggere, quali sono i nostri obiettivi?

Se tra di voi c’è qualcuno che desidera essere il prossimo Charles Dickens, ma legge soprattutto romanzi thriller e pulp, allora, l’obiettivo potrebbe non essere in linea con la vostre vere passioni.
Ci avete mai pensato?


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :