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Scrivere il romanzo che è in te – parte 2

Creato il 19 maggio 2010 da Sulromanzo

Scrivere il romanzo che è in te – parte 2Di Morgan Palmas
Facciamo con calma i primi passi
Ieri c’è stato il lancio dell’iniziativa e già una quindicina di persone ha deciso di aderire, dalla Sicilia alla Lombardia, dal Veneto alla Campania. Prima di continuare a leggere, vi consiglio di avere chiaro il primo post, altrimenti non capirete. 
La prima azione che dobbiamo intraprendere è pensare ai nostri amici, famigliari, conoscenti, conoscenti di conoscenti, alla ricerca di almeno una persona che possa condividere l’avventura che durerà un anno. Un gruppo minimo di due persone è necessario, poi se sono quattro cinque o più, meglio. Gli altri del gruppo saranno mentori e critici, coloro che distruggeranno i nostri testi e le nostre idee, è importante perché solo in tale modo la qualità del romanzo che andremo a scrivere sarà più alta. Ora vi direte: «Non conosco nessuno che potrebbe fare al caso mio!», piano, non siate subito definitivi, se ci pensate con calma, la vostra rete sociale nell’arco di 50 km da casa è costituita di centinaia di persone, magari qualcuno lo vedete di frequente, qualche altro da anni non lo sentite. Fra loro c’è di sicuro chi ama scrivere e che potrebbe fare al caso nostro. Si tratta solo di riflettere sui nomi, pensare a come contattarli e proporre l’iniziativa: «Sai, è un po’ che non ci sentiamo, siccome sapevo che scrivevi, ti va di partecipare insieme a un’idea che ho trovato in un blog?». Semplice. A volte basta poco, una frase genuina e l’entusiasmo di tentare scatta imprevisto. Magari qualcuno iscritto a Facebook potrebbe dichiarare nella propria bacheca il desiderio di partecipare, chiedendo ai vicini della propria città chi voglia condividere l’esperienza. Quindi, prima azione: trovare una o più persone per aderire a “Scrivere il romanzo che è in te”. Da fare in questi giorni, da subito. Quando avrete il nome o i nomi, mi invierete alla mail [email protected] i componenti del gruppo e la provincia, in modo che io inizi ad organizzare le lezioni di cui vi dirò dopo.
Il secondo passo è scegliere con il gruppo quando potersi vedere un giorno della prossima settimana, volete incontrarvi in un pub? In un caffè letterario? A casa di uno del gruppo? Non è fondamentale, certo è che dovrebbe essere un luogo tranquillo, dove potersi parlare con concentrazione e senza disturbi fastidiosi, con un foglio e una penna in mano per gli appunti.
Per quanto concerne i contributi che Sul Romanzo fornirà ogni 15 giorni, per coadiuvare le energie donando consigli e metodi, mi affiancherà in questo Geraldine Meyer, collaboratrice del blog e, oltre ad essere una libraia, formatrice nell’ambito della comunicazione e della scrittura. Stiamo studiando assieme un percorso di 12 mesi nel quale sviluppare un vademecum che possa spronare e affinare il punto di vista di continuo. Certo alcune teorie, ma soprattutto un approccio pratico, di immediata utilità all’interno delle dinamiche del gruppo. Non dimentichiamolo: l’obiettivo è avere in mano un romanzo fra 12 mesi, un romanzo che magari soltanto in parte vi ronza nella testa o forse ne avete una percezione flebile; il primo mese lo dedicheremo alla griglia, un lavoro certosino che ci permetterà di creare una prima mappa d’orientamento. Le lezioni quindicinali saranno in forma riassuntiva esposte nel blog, mentre in forma estesa inviate via mail ai componenti del gruppo. Quando le persone si incontreranno, si discuterà sulla base dei contributi già letti: scrittura, strategie e condivisione, un mix esplosivo per procedere fiduciosi verso l’obiettivo finale. Appuntamento a domani per altri passi, in questi primi giorni sono indispensabili. Vi tuffate?


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