Magazine Media e Comunicazione

Scrivere news per il mobile

Creato il 23 luglio 2014 da Pedroelrey

Il mobile è il nuovo oriz­zonte, il nuovo ambiente nel quale tutti dovranno misu­rarsi in futuro, anche ovvia­mente il mondo dell’informazione. Resta però da vedere il reale impatto che tablet e smat­phone avranno per le testate gior­na­li­sti­che nei pros­simi tempi (cioè da domani in poi). Sì per­ché se è vero che le per­sone che uti­liz­zano un qual­che tipo di device sono in con­ti­nuo aumento, è ancora tutto da dimo­strare che il con­sumo di news da mobile cre­scerà nella stessa misura (sull’argomento abbiamo pub­bli­cato diversi arti­coli in par­ti­co­lare: L’informazione da Mobile in Ita­lia e La noti­zia è immo­bile).

Una cosa dovrebbe essere abba­stanza chiara: non basterà agli edi­tori offrire infor­ma­zione sulle nuove piat­ta­forme nella stesso iden­tico modo che sul web, insomma non basterà esserci per­ché tutti ci sono, anche  se con una app ben dise­gnata. Biso­gna fin da subito met­tere in conto nuovi pro­cessi pro­dut­tivi per­ché a cam­biare saranno moda­lità e tempi di lavorazione.

@leliosimi mobile sarà oltre 50% a fine 2014 e non si fer­merà. Per grandi edi­tori saranno sorci verdi da tt punti di vista

— Marco Gio­van­nelli (@marcogio59) March 15, 2014

@leliosimi @nelsonmau e già… mobile per noi “addetti ai lavori“cambia tempi e moda­lità di lavoro prima ancora che di consultazione

— Marco Gio­van­nelli (@marcogio59) March 15, 2014

Ad esem­pio cosa vuol dire scri­vere una news per il mobile? Ok prima carat­te­ri­stica fon­da­men­tale: la bre­vità. Ma cosa vuol dire essere brevi?, sem­pli­ce­mente sin­te­tiz­zare un arti­colo pen­sato per il desktop?

Qual­che sug­ge­ri­mento inte­res­sante viene da Circa la star­tup edi­to­riale che ha lan­ciato una app spe­cia­liz­zata in brea­king news (ne ho par­lato un po’ di tempo fa in que­sto arti­colo: Circa e le nuove idee per l’informazione “mobile first”). Le sto­rie in Circa non ven­gono rac­con­tate con la forma del clas­sico arti­colo ma attra­verso sin­goli ele­menti (fatti, chart, cita­zoni, mappe ecce­tera) pub­bli­cati sepa­ra­ta­mente ma aggre­gati nel tempo, ad ogni nuovo aggior­na­mento, come lo stream di un social net­work tipo Face­book o Twit­ter. Un unico flusso per ogni sin­gola sto­ria, il tutto teo­ri­ca­mente molto più leg­gi­bile per le moda­lità e i ritmi di let­tura dei pic­coli schermi.

David Cohn fon­da­tore di Circa ha scritto un paio di post pub­bli­cati sul cor­po­rate blog della star­tup At Circa We Write Sto­ries, Not Sum­ma­ries, nei quali, come si può facil­mente intuire dal titolo, per spie­gare una parte impor­tante della filo­so­fia del lavoro svolto separa net­ta­mente i con­cetti di cura dei con­te­nuti da quello di sem­plice sin­tesi dei contenuti.

Scrivo “cura dei con­te­nuti” per­ché quello che a Circa chia­mano “ato­mi­za­tion” è in realtà rie­la­bo­rare gli ele­menti di una sto­ria, di un’articolo, rimon­tarli e riscri­verli per adat­tarli al nuovo con­te­sto: in poche parole con­tent cura­tion, appunto. Nell’articolo leg­giamo qulal­che idea che ha valore appun­tarsi e per que­sto ho sin­te­tiz­zato e tradotto:

«Essere breve è un effetto col­la­te­rale della nostra mis­sione, non la mis­sione stessa. Le sin­tesi sono ottime — ma non pos­sono farvi rima­nere in con­tatto nel tempo con le sto­rie che vi interessano».

«Per­ché non basta scri­vere un rias­sunto di ogni arti­colo di noti­zie? Per­ché sarebbe comun­que carente, comun­que privo di qual­che qua­lità o ele­mento necessario».

«Le sin­tesi non sono vive. Sono sta­ti­che e riflet­tono solo il rias­sunto dell’articolo, due buoni rias­sunti su Hur­ri­cane Sandy pro­ba­bil­mente si ripetono».

«Spesso sono i det­ta­gli in un arti­colo o la sfu­ma­tura tra diverse fonti che ren­dono viva una sto­ria. Que­sto è come un let­tore deve essere infor­mato. Que­sto è come un nar­ra­tore crea un’esperienza… Impa­rare a cono­scere il mondo non deve essere un lavoro di rou­tine. Deve essere un’esperienza».

Circa-Investor-Deck.001-1024x378

Insomma la cosa inte­res­sante che ci dice Circa è che le sto­rie su mobile hanno biso­gno di una ri-scrittura com­pleta, e che que­sta scrit­tura deve saper coniu­gare la bre­vità alla com­ple­tezza e la con­te­stua­liz­za­zione. L’alternativa è scri­vere sem­pli­ce­mente una ver­sione ridotta dell’articolo già scritto per il web. Ovvero fare gli stessi errori com­piuti nel pas­sag­gio tra carta e web.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :