Magazine Talenti

Scrivi di ciò che conosci.

Da Arturo Robertazzi - @artnite @ArtNite
  • Categoria Cuore
  • Categoria Cervello

“Non sempre per uno scrittore esordiente è saggio scrivere di ciò che conosce. Talvolta l’azzardo letterario pare essere più gratificante contravvenendo a questa regola assodata, soprattutto quando ciò che si scrive appartiene a un mondo mai nemmeno sfiorato”. (da PulpLibri, #88, Ombretta Romei, pag. 40)

Scrivere di ciò che conosci

È un pensiero e un dubbio che mi porto dentro da qualche tempo. Mi arrovella. Perché io ho scritto anche di cose a me completamente sconosciute: ho inventato storie nella Storia, personaggi tra persone, non-luoghi tra Città vere.

E poi cosa vuol dire scrivere di ciò che conosci?

Secondo Writer Unboxed (che comincia a diventare uno dei miei blog preferitiscrivere di ciò che conosci non significa necessariamente scrivere della propria vita quotidiana (…) Potrebbe voler dire ciò che conosci dalle tue letture, dalla storia della tua famiglia, o ciò che conosci dall’osservazione e dalla buon vecchia curiosità.”

Poi, Sophie Masson chiude l’articolo confessando che “Scrivere di ciò che conosci è un buon consiglio… Ciò che conosci dal di dentro.”

Ci penso. Il dubbio mi rimane. Ci penso ancora…

Potrebbe interessarti anche:

  • 10 febbraio 2011

    You can’t edit a blank page.

    "Ci possono essere mille ragioni perché uno scrittore non scriva, e va bene così. A uno scrittore non si chiede di scrivere ogni minuto di ogni giorno. Tuttavia, quando uno scrittore ha il tempo e la ...
  • 8 febbraio 2011

    (Quasi) 100 Parole che suonano.

    Ieri notte, in uno dei miei "moments of madness", ho scritto Palpebre, in cui, tra varie lettere e virgole, sostenevo la bellezza di questa parola. "Palpebre". Oggi leggo 100 parole belle e brutte ...
  • 2 febbraio 2011

    Yes is the answer.

    ... Che poi uno sale la scala in legno, guarda dove mette i piedi, si accompagna con le mani per non cadere, sale fino al soffitto: lì c'è un dipinto che pende, un canvas bianco, con uno spioncino in ...
  • 24 gennaio 2011

    “È tempo che i libri siano qualcos’altro”

    "È tempo che i libri siano qualcos’altro, anche se non vengono letti. Questo è il tempo dei giovani editori." leggo  in un post di Fogli Sparsi. In un'Italia fatta di Vespa, di Amici e di puttanell...

Lascia un Commento

Fare clic per cancellare la replica.

Nome (obbligatorio)

Mail (che non verrà pubblicata) (obbligatorio)

Sito web

Commento


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine