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Scrivi La Tua Storia: Cosa Possiamo Imparare da Elizabeth Gilbert

Creato il 09 maggio 2015 da Sunday @EliSundayAnne

Tempo fa Elizabeth Gilbert, l’autrice del famoso libro Eat Pray Love, aveva postato sulla sua pagina Facebook una riflessione molto interessante. La voglio riportare qui, tradotta. Il suo messaggio è questo: se non ti piace il copione che hanno preconfezionato per te, cambialo. Non lasciare che siano gli altri a scrivere  la tua sceneggiatura. Chissà se anche voi, dopo averla letta, deciderete di prendere quella decisione importante che vi farà scrivere il libro della vostra vita?

elizabeth gilbert

Carissimi,

l’altra sera sono stata così fortunata da far parte di una meravigliosa tribù.

Ho preso parte a un evento con tre altri autori che ammiro molto.

Il tema della serata era I VIAGGI.

Tutti noi abbiamo parlato dei viaggi che abbiamo fatto nelle nostre vite – dal viaggio di Rayya per uscire dalla dipendenza dall’eroina a quello di Robyn attraverso l’Outback australiano su un cammello, al viaggio di Tim attraverso la Mongolia in cavallo, fino al mio, di viaggio, in Mangia Prega Ama.

Le nostre storie non potrebbero essere più diverse. Siamo tutti di età diversa e proveniamo da ambienti diversi, da diverse parti del mondo, e abbiamo cercato parti diverse del mondo da esplorare. Siamo partiti per i nostri viaggi per motivi diversi.

Il mio viaggio è stato senza dubbio il più confortevole fisicamente, e ha comportato la maggior quantità di pasta e pizza – ma il mio è stato anche l’unico viaggio che ha volutamente messo in moto una ricerca spirituale antiquata. Il viaggio di Rayya è stato il più atroce e buio – e al tempo stesso pieno di redenzione. (“Non auguro a nessuno il mio viaggio”, ha detto l’altra sera, “Ma è il mio. Amo il mio viaggio, perché  è il mio, e perché mi ha formata”). E Tim e Robyn appartengono a un livello di avventura solitaria irriducibile e senza paura che è fuori dalla mia immaginazione più selvaggia…

Ma cosa mi ha colpita è che tutti abbiamo scritto la nostra storia.

Non intendo che abbiamo scritto la nostra storia in senso letterale (anche se alla fine l’abbiamo poi fatto, poiché ognuno di noi ha scritto le sue memorie), ma che abbiamo scritto la nostra storia NELLA VITA.

Ognuno di noi, a suo modo, ha rifiutato il copione della vita che ci era stato dato, e ha detto “No. Questo non mi rappresenta, Questo non va bene per me. Farò qualcosa di diverso con la mia vita… perché posso, e perché devo”.

Così, ognuno di noi ha creato la sua vita con le proprie mani.

L’altra sera, qualcuno del pubblico ha chiesto a Robyn perché aveva deciso, da giovane, di attraversare l’Outback su un cammello, da sola, e Robyn gli ha risposto “Beh, e perché tu non lo faresti?”.

Che bella domanda!

OK, mi vengono in mente tante ragioni per cui, personalmente, non attraverserei l’Outback su un cammello (NON VOGLIO MORIRE DA SOLA NELLE SABBIE BOLLENTI!) ma mi piace molto l’essenza della risposta di Robyn.

Perché non lo faresti?

Perché, seriamente: Perché non dovresti voler scrivere la tua storia – qualunque essa possa essere – nel modo più appassionante possibile?

Perché non dovresti voler seguire la tua curiosità alla fine del mondo, o al centro di te stesso, o solamente fuori della tua zona di comfort?

Perché non dovresti voler imparare il mondo, e modellare il tuo posto al suo interno?

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E perché – una volta finito di scrivere una storia – non dovresti voler andare avanti, e continuare a creare e rimodellare lo strano e bellissimo libro della tua vita?

La tua bellissima vita è in progresso, e può essere modellata in mille modi diversi.

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Cos’è che vuoi?
Cos’è che vuoi superare?
Cos’è che vuoi vedere?

Cos’è destinato a essere, il tuo viaggio attraverso le le sabbie bollenti? (o magari solo il tuo viaggio in salita dal pavimento freddo del bagno?)

Come stai scrivendo la tua vita, in questi giorni?

Elizabeth Gilbert

LA FISICA DELL’ANIMA

“Alla fine, sono arrivata a credere a una ricerca che io chiamo LA FISICA DELL’ANIMA.
Funziona più o meno così: Se sei abbastanza coraggiosa da lasciarti indietro tutto ciò che è familiare e confortevole, e che può essere qualunque cosa, dalla tua casa a vecchi rancori, e partire per un viaggio alla ricerca della verità, sia esterna che interna.
Se sei veramente intenzionata a considerare tutto quello che ti capita durante questo viaggio come un indizio.
Se accetti tutti quelli che incontri strada facendo come insegnanti.
E se sei preparata soprattutto ad affrontare e perdonare alcune realtà di te stessa veramente scomode.
Allora la verità non ti sarà preclusa.”


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