Magazine Società

SCRIVONO SU IL FOGLIO: I Foglianti del Foglio.it

Creato il 17 febbraio 2015 da Paolo Ferrario @PFerrario

Foglianti

CLAUDIO CERASA

Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio da dieci anni e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto due libri (“La Presa di Roma”, con Rizzoli, e “Ho visto l’uomo nero“, con Castelvecchi), ha un blog, è su twitter, ha votato Rosa nel Pugno e Partito democratico. Si occupa di politica, ogni tanto di sport, ogni tanto di economia e ogni tanto di cronaca. Collabora con le Invasioni barbariche, Porta a Porta, Panorama e Rivista Studio. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato, le sgroppate di Zanetti, i recuperi di Cambiasso e le ostriche ghiacciate. Il 7 gennaio 2012 è diventato papà.

TWITTER: @claudiocerasa

Leggi gli articoli >

GIULIANO FERRARA

Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.

Leggi il curriculum dell’Elefantino scritto dall’Elefantino

TWITTER: @ferrarailgrasso

Leggi gli articoli >

ANDREA AFFATICATI

Nata a Vienna, giornalista free lance. Ha lavorato per le pagine culturali del Secolo XIX, per Vogue Italia si è occupata di temi legati alla moda e al costume. In passato per Panorama e ora per il Foglio segue politica, economia e cultura della Germania e dei paesi dell’Europa centrale.

Leggi gli articoli >

ANGIOLO BANDINELLI

Nato a Chianciano nel 1927. Vive a Roma. Dirigente di “Radicali italiani” e dell’Associazione “Luca Coscioni”. Segretario nazionale del Partito Radicale nel ‘69, ‘71 e ‘72. Deputato nella 9^ legislatura, consigliere comunale a Roma nel 1979. Negli anni ’50-‘60 ha collaborato al “Mondo” di Mario Pannunzio. Ha diretto giornali e riviste d’area, collane editoriali. Saggi, versi, prose, racconti, traduzioni letterarie dall’inglese (Eliot, “the Waste Land”; D.G. Rossetti, “The house of life”; Yeats, “The Tower”; Stevenson, “The Merry Men”, Robert Lowell, Gary Snyder, ecc.) e dal francese (Hugo, Mallarmé, Baudelaire, B. Péret, F. Jammes, ecc.). Collabora a giornali e riviste.

Leggi gli articoli >

GIOVANNI BATTISTUZZI

Nato il 5 gennaio, nel giorno più freddo del secolo, scorso, lì dove la pianura veneta incontra il Prosecco, Conegliano. Si muove in bici, scrive di bici, ciclismo e quant’altro a pedali. Innamorato di Baggio, Bartali e Pantani, tifa Milan, ancora e comunque. Al Foglio legge Milani e si occupa di web, social network e di mandare avanti il sito. Nel tempo perso scrive (libri a volte). Twitter: @giostuzzi

Leggi gli articoli >

ALFONSO BERARDINELLI

Roma 1943. Critico letterario e saggista, si è dimesso dall’insegnamento universitario nel 1995, lavora oggi fra editoria e giornalismo, dirige la Scheiwiller Prosa e Poesia. Fra i suoi libri: “L’esteta e il politico: sulla nuova e piccola borghesia” (1986), “L’eroe che pensa: disavventure dell’impegno” (1997), “Autoritratto italiano” (1998), “Stili dell’estremismo” (2001), “La forma del saggio” (2002), “Che noia la poesia” (2006, con H. M. Enzensberger), “Casi critici: dal postmoderno alla mutazione” (2007), “Poesia non poesia” (2008).

Leggi gli articoli >

MASSIMO BOFFA

E’ stato allievo di Lucio Colletti e François Furet. Quindi ha seguito diversi interessi, senza condurne nessuno fino in fondo. Ha tradotto Joseph de Maistre e Nikolaj Berdjaev, scrivendo brevi saggi sulla loro opera. E’ stato inviato in Iran durante la rivoluzione, corrispondente da Mosca negli anni Novanta, responsabile delle pagine culturali di Rinascita e di Panorama. Ha partecipato alla fondazione del Foglio. Ora, tornando a un’antica passione – cioè alle origini – scrive di politica e cultura russe. La domenica dipinge.

Leggi gli articoli >

ELENA BONANNI

Nata a Milano, una laurea in Scienze Politiche alla Cattolica quando ancora non immaginava che avrebbe fatto la giornalista (ma ora non potrebbe fare altro). Ha amato Cambridge, Roma e Mantova, dove ha vissuto, studiato e scritto con un debole per le trattorie locali ma anche per il punting sul fiume lungo il King’s College, la Camera dei Giganti di Palazzo Te e le domeniche di sole nei giardini di Villa Balestra. E’ tornata a Milano per seguire la sua passione per l’economia. Scrive prevalentemente di Borsa, banche e risparmio. Ha imparato il mestiere sul campo lavorando per Class Cnbc e per Borsa&Finanza di Ugo Bertone e Guido Rivolta. Vincitrice del concorso Formenton, ha consumato le suole delle scarpe nella Bassa scrivendo di cronaca per la Gazzetta di Mantova per poi fare i bagagli per l’Espresso. Oggi si destreggia tra la carta stampata e l’online da freelance. Collabora con Il Foglio dal 2009. Naturalmente è su Twitter, Facebook, Linkedin ma alla fine preferisce sempre una pizza con gli amici.

Leggi gli articoli >

ALBERTO BRAMBILLA

Nato a Milano il 27 settembre 1985, ha iniziato a scrivere vent’anni dopo durante gli studi di Scienze politiche. Smettere è impensabile. Una parentesi di libri, arte e politica locale con i primi post online. Poi, la passione per l’economia e gli intrecci – non sempre scontati – con la società, al limite della “freak economy”. Prima di diventare praticante al Foglio nell’autunno 2012, dopo una collaborazione durata due anni, ha lavorato con Class Cnbc, Il Riformista, l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) e il settimanale d’inchiesta L’Espresso. Ha vinto il premio giornalistico State Street Institutional Press Awards 2013 come giornalista dell’anno nella categoria “giovani talenti” con un’inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena.

Leggi gli articoli >

PIETRANGELO BUTTAFUOCO

Nato a Catania – originario di Leonforte e di Nissoria – è di Agira. Scrive per Il Foglio e La Repubblica.

Leggi gli articoli >

TONI CAPUOZZO

Inviato non solo televisivo, è nato a Palmanova, fortezza militare perfetta ma mai servita allo scopo, nel 1948 da madre triestina e padre napoletano. Autore di tre libri tre, di cui uno è un’antologia delle sue rubriche sul Foglio, con lo stesso titolo: “Occhiaie di riguardo”.

Leggi gli articoli >

MARCO CECCHINI

Ha imparato a leggere i giornali grazie a un professore di Filosofia che nella Pisa preda dei furori sessantottini predicava il federalismo di Carlo Cattaneo e flirtava con i radicali. Suo padre, volontario in Africa, gli parlava della guerra. Sarà per questo che si è appassionato alle guerre combattute con le armi della moneta e del credito. Ha scritto il suo primo articolo per Lotta Continua. Ma prima di diventare giornalista economico militante si è preparato nel fortino della finanza nordista: la milanesissima Comit. Da li il salto al Corriere della Sera, come inviato, e poi a Roma, portavoce del Tesoro. Oggi da consigli a IVASS e Banca d’Italia. Ha una moglie sudtirolese, una figlia grande ormai lumbard e un figlio piccolo dal nome toscano e dall’aspetto teutonico.

Leggi gli articoli >

MAURIZIO CRIPPA

E’ nato a Milano quando via Solferino era in periferia, alla Mangiagalli quando era la fabbrica dei bambini. Il 27 febbraio 1961, e c’erano le rondini, dice sua mamma. E’ cresciuto a Monza, che è un po’ la sua Heimat, ha fatto studi di lettere e di cinema. E’ al Foglio da quando c’è, scrive letterine e di tutto quanto gli sembri interessante. Spesso di Chiesa, che interessa a lui, ma non solo a lui. Il blog non ce l’ha, ha Zeru Tituli. Ama Jannacci, Javier Zanetti, Neil Young. Vivrebbe in montagna, leggerebbe di più. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, il che per lui è più bello che avere tempo libero.

Leggi gli articoli >

GIUSEPPE DE FILIPPI

Nato a Roma nel 1964, comincia a lavorare a L’Opinione (allora organo del Partito Liberale Italiano) nel 1987 dopo una intensa militanza nella Gioventù Liberale. All’Opinione mette a punto l’archetipo del pezzo giornalistico liberale che continua a scrivere per il resto della sua vita, con una tecnica simile a quella applicata da Bob Dylan (di cui è comunque un ottimo interprete musicale) riguardo alle proprie canzoni nel neverendingtour. Un’ultima versione, in chiave autocritica, dell’articolo tipo trova qualche spazio sul Foglio con l’insegna “un liberale in crisi”. Evita di leggere le versioni altrui dell’articolo tipo, in particolare rifugge da quelle becere recentemente in voga. Si è occupato di Banca centrale europea e di pensioni e previdenza con una certa intensità. Lavora al Tg5, di cui ora è caporedattore e conduttore dell’edizione delle 20, dal giorno della sua fondazione. Ha fondato e diretto nel 1999 il canale all news finanziario Class Cnbc, tuttora funzionante mentre la copia fatta dal gruppo Sole 24 Ore dopo un anno ha chiuso. E’ molto fiero di essere editorialista de Il Tempo e di collaborare stabilmente con il gruppo Class. Vociferato da colleghi invidiosi come il Floris di Mediaset è inorridito e li ha mandati a fare in culo. In conversazioni private da anni ha anticipato la svolta fogliante anti-relativista e per il buonumore. Passioni: sci, golf, girare, suonare e cantare, leggere, cucinare, mangiare.

Leggi gli articoli >

BEPPE DI CORRADO

Scrive con questo pseudonimo di calcio (e di altro) sul Foglio. Ha un passato da calciatore su campi polverosi e troppo duri. Faceva l’ala sinistra: ha sbagliato qualche gol. La colpa era proprio dei campi, ovviamente. Vive una vita a doppio passo: pensa all’America, ma l’unica cosa che capisce è il pallone, detesta gli arbitri, ma una volta l’hanno fotografato vestito da Concetto Lo Bello, è un terrone felice a Milano, con l’idea fissa di New York e la nostalgia di Bari. E’ sposato con un angelo: è la parte migliore di lui.

Leggi gli articoli >

ERNESTO FELLI

Ernesto Lorenzo Felli vive a Roma con la moglie Lia e la figlia Camilla Sofia di 15 anni. Il suo maestro di filosofia è stato Lucio Colletti (quando cominciava a smettere di essere marxista), il suo maestro di economia Edmund Phelps (prima che ricevesse il Nobel). Ha iniziato a collaborare con il Foglio nel 2004. Ama la lettura e il calcio. Sostiene con un certo orgoglio il fardello di essere tifoso romanista. È un discreto sciatore e quando ci riesce gioca a tennis e nuota. È professore ordinario di economia politica. Insegna economia politica e politica economica nell’università di Roma Tre in partibus infidelium (facoltà di giurisprudenza). Nota bene: Tria non è il suo secondo cognome.

Leggi gli articoli >

MATTIA FERRARESI

Nato per errore in Lombardia, è di Modena. Prima di diventare il corrispondente del Foglio da New York è stato corrispondente da Washington, stagista, collaboratore, studente a vario titolo in quel di Milano, bevitore di Lambrusco, coautore di un libercolo su Obama. Si è innamorato fisso di Monica e a un certo punto l’ha sposata. E’ su twitter.

Leggi gli articoli >

FRANCESCO FORTE

E’ nella terza età, essendo nato a Busto Arsizio nell’anno 29 del secolo scorso. Ha vissuto a Sondrio dall’età di 9 anni e ivi ha frequentato il ginnasio-liceo Piazzi. Suo padre, suo nonno e suo zio erano magistrati. Ma lui ha scelto, sin dalle medie, di fare l’economista. Nel 1947, perciò, vinto il concorso di alunno al Collegio Ghislieri di Pavia, si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza e frequentò contemporaneamente la Facoltà di Scienze politiche e soprattutto l’Istituto di Finanza dell’Università. Nel 1951 si laurea con lode e menzione per la stampa con una tesi in scienza delle finanze. Nello stesso anno viene nominato Assistente ordinario nell’istituto di finanza pavese diretto dal professor Benvenuto Griziotti, maestro fra l’altro di Ezio Vanoni, di cui Forte diventa professore supplente all’Università statale di Milano dal 1955-56 al 1956-1957. Da questo anno è professore incaricato presso le Università di Milano e Urbino. E’ nel frattempo consulente di imprese come Eni e Ferrero e redattore capo dell’economia del nuovo giornale Il Giorno. Nel febbraio 1959 consegue la libera docenza in scienza delle finanze. Dal ‘59 al ‘60 è post-doctoral fellow del Thomas Jefferson Center del Dept. of economics dell’Università di Virginia. Nel 1960 è Associate professor of economics presso la stessa Università. Nel 1961 approda all’International Tax Center di Harvard e diviene full professor of Economics all’Università di Virgina su proposta di James Buchanan e Ronald Coase poi premio Nobel per l’economia. Nello stesso anno vince in Italia il concorso di cattedra in Scienza delle finanze e viene chiamato da Luigi Einaudi a succedergli presso le facoltà di Giurisprudenza e Scienze politiche dell’Università di Torino. Tra il 1962 e il 1964 è consulente dei ministri del Bilancio Ugo la Malfa e Antonio Giolitti e inizia a elaborare a livello politico la formula del liberal-socialismo, allora considerata strana, che peraltro deriva dal suo indirizzo di “economia sociale di mercato”, cui rimarrà costantemente fedele. Nel 1965 è visiting professor nell’Università di York in Inghilterra, due anni dopo Rockfeller research professor a Washington presso la Brookings Institution e nel 1970 Visiting professor presso l’Università di California. Dal 1966 al 1976 è membro della giunta esecutiva e poi vicepresidente dell’Eni, e fino al 1981 preside della Scuola di specializzazione E. Mattei dell’Eni. Nel 1983 diviene membro del Board dell’Università di Buckingam e nel 1986 la stessa Università gli conferisce la laurea Honoris causa. Dal 1979 al 1987, su designazione di Bettino Craxi, che ne apprezza la linea economica, è capolista alla Camera ed eletto nel collegio Como-Sondrio-Varese. Dall’87al ’94, per altre due legislature, senatore del collegio di Sondrio In questo periodo è presidente della commissione Industria alla Camera, ministro delle Finanze (1982-1983), ministro delle Politiche comunitarie (1983-1985), sottosegretario delegato per gli interventi straordinari nel terzo mondo (1985-87), capo dello staff del rappresentante speciale del segretario delle Nazioni Unite per i problemi del debito estero dei PVS (1990-91), presidente della commissione Finanze e Tesoro del Senato (1992-94). Nel 1984 è chiamato a Roma alla cattedra di Politica economica e poi a quella di Scienza delle finanze nella Facoltà di economia dell’Università La Sapienza. Nel 1987 diviene presidente della European Public Choice Society e nel 1989 vicepresidente della Hume Society di Edimburgo. Dal 1987 è presidente onorario dell’International Istititute of Public Finance. Nel 1997 è visiting professor presso il Fondo monetario internazionale a Washington. Dal 2000 al 2004 è presidente prima del nuovo Corso di Laurea in Turismo e Risorse e poi di quello di Moda e Costume della Sapienza. Dal 2005 è professore emerito della facoltà di Economia della Sapienza e vi continua le sue ricerche scientifiche. Presidente dal 2004 del comitato scientifico per l’istituzione della facoltà di Economia dell’Università mediterranea di Reggio Calabria, vi ha creato il nuovo corso di laurea in Scienze economiche e vi insegna Scienza delle finanze e Analisi economica del diritto. E’ oramai autore o coautore di 51 volumi di opere scientifiche e di diverse centinaia di saggi economici in italiano e inglese in riviste italiane e internazionali. Ha scritto articoli sull’Espresso, Panorama, La stampa, Il Giornale, Italia Oggi, e ora su Libero. E’ autore dell’editoriale economico del Foglio dalla fondazione e grazie all’elettronica svolge, con impegno quasi religioso, questo compito quotidiano in qualunque parte di Italia o del resto del mondo si trovi. Scrive sul Foglio, di tanto in tanto, articoli firmati che, nel gergo dei foglianti, vengono denominati “i fortiani”.

Leggi gli articoli >

GIPO

Dj e produttore di musica house a tempo perso, Giuseppe Valli è il grafico del Foglio. E’ nato 37 anni fa nella città più piovosa d’Italia: Udine. Si è diplomato nel 1994 in “grafica e design” presso l’ormai defunto IAL di Casara della Delizia (Pn). Giunto nella Capitale nel 1996 ha collaborato con soddisfazione con alcune delle maggiori case editrici, quali: Istituto Luce, Medusa, Minerva Pictures, Paramount Italia, Rarovideo. In seguito, dopo alcune importanti esperienze professionali presso alcuni studi pubblicitari e fotografici capitolini, ha iniziato a collaborare con il Foglio. E’ dal 2007 che la fruttuosa collaborazione prosegue… e il Foglio esce tutti i giorni.

Leggi gli articoli >

ALESSANDRO GIULI

Alessandro Giuli nasce a Roma il 27 settembre del 1975. Maturità classica e studi filosofici, viene sradicato dall’Università nel 2000 per entrare alla redazione del Foglio rosa del lunedì e istruito nella scrittura giornalistica da Giorgio Dell’Arti. Nel 2004 entra al Foglio come redattore di politica interna. Nel 2007 pubblica con Einaudi “Il passo delle oche”, pamphlet sulla destra postfascista dedicato dall’autore ai propri nonni di Salò. Dal 2008 è vicedirettore del Foglio.

Leggi gli articoli >

MIRELA GURAKUQI

Laureata a Tirana in Economia e Commercio, arriva in Italia nel 1991. Ha una figlia, Wendy, che adora sopra ogni altra cosa. E’ nella segreteria di redazione del Foglio dal 2001. E’ una fogliante anima e cuore. Le piace il lavoro che fa e non lo cambierebbe per nessun altro al mondo.

Leggi gli articoli >

GIORGIO ISRAEL

E’ professore ordinario di storia della matematica all’Università di Roma La Sapienza e membro dell’Académie Internationale d’Histoire des Sciences. Tra i suoi ultimi libri: La macchina vivente. Contro le visioni meccanicistiche dell’uomo (Bollati Boringhieri, 2004); La mano invisibile. L’equilibrio economico nella storia della scienza (con B. Ingrao, Laterza, 2006); Liberarsi dei demoni. Odio di sé, scientismo e relativismo (Marietti, 2006). Collabora con Il Foglio e Tempi.

Leggi gli articoli >

MARCO VALERIO LO PRETE

Da marzo 2009 al Foglio, coordina l’Economia ma si occupa anche d’altro. Nasce nel 1985 sull’Isola Tiberina. Nella Capitale si muove poco: asilo, scuole elementari e medie, liceo ed università, tutto nel giro di pochi chilometri quadrati. In compenso varca spesso (e volentieri) le soglie del Paese natìo. Prima per studiare un anno nella ridente Rochester (New York, USA), poi – dopo numerose e più brevi escursioni – emigra all’Université Libre di Bruxelles per sei mesi. E a Bruxelles ci ritorna, ancora per sei mesi, per affiancare un formidabile manipolo di radicali che lavora al Parlamento Europeo. Mentre si trova nel punto del globo più distante da Roma, facendo ricerca sull’immigrazione all’Università di Melbourne, in Australia, riceve una e-mail dal Foglio. Non ci crede, pensa sia spam, invece è uno stage.

Leggi gli articoli >

MARIAROSA MANCUSO

Critica cinematografica, ha studiato filosofia e ha cominciato a occuparsi di cinema per le radio della svizzera italiana. Lavora per Il Foglio sin dai primi numeri e ha tradotto i racconti di Edgar Allan Poe. Ha raccolto le recensioni di un anno di lavoro in un libro del Foglio che ha preso il nome dalla rubrica del sito, Nuovo cinema Mancuso. Nel 2010 Rizzoli ha aggiornato e ristampatoNuovo cinema Mancuso, con la partecipazione di Giuliano Ferrara e Aldo Grasso.

Leggi gli articoli >

MICHELE MASNERI

Michele Masneri è bresciano e vive prevalentemente a Roma. È editor at large di Rivista Studio, e scrive schizofrenicamente di economia, cultura e società oltre che sul Foglio, su IL del Sole-24 Ore, su Style del Corriere della Sera. Come molti italiani ha scritto un romanzo, si chiama “Addio, monti”, non c’entra con l’ex premier, ed è edito da minimum fax.

Leggi gli articoli >

GIULIO MEOTTI

Lavora al Foglio dal 2003. Si è laureato in Filosofia sulle tracce di George Steiner. Ha scritto per il Wall Street Journal. E’ autore di “Non smetteremo di danzare” (Lindau), libro-inchiesta sui martiri di Israele, tradotto anche negli Stati Uniti. E’ sposato. Ha due figli.

Leggi gli articoli >

MAURIZIO MILANI

Nasce nel 1962. Nel 1987 esordisce sul palco di Zelig e fa una carriera di successo in tv come comico. Tra i suoi libri ricordiamo “L’uomo che pesava i cani” (2006) e “Del perché l’economia africana non è mai decollata” (2007). Scrive come opinionista su Il Foglio, ha una rubrica su Max e ha raccontato le disavventure del sindaco di Kyoto da Fabio Fazio a “Che tempo che fa” su Rai 3. Da poco è uscito il suo ultimo libro, “Mi sono iscritto nel registro degli indagati” (Rizzoli).

Leggi gli articoli >

LANFRANCO PACE

E’ editorialista del Foglio. Dal 1984 al 1997 ha vissuto in Francia ed è stato giornalista del quotidiano francese Libération.

Leggi gli articoli >

RIO PALADORO

Figlio di un italoamericano di stanza a Chicago (Little Sicily, nel West Side), sverna a Cochabamba dove da piccolo è stato iniziato alle delizie del calcio da Marco Etcheverry, per tutti El Diablo. Il suo nume tutelare è Rob Brezsny.

Leggi gli articoli >

ALAN PATARGA

Nato a Roma, ha smesso di sentirsi romano da un pezzo e d’altronde con una famiglia che in poco meno di due secoli ha girovagato dalla Grecia all’Egitto e dal Canada alla Padania, sentirsi di qualche parte è complicato. Fondamentalmente un nostalgico, si trova a disagio in questo secolo e tutto sommato anche nel precedente s’è trovato più di una volta in difficoltà, però è convinto che in un Ottocento un po’ oleografico avrebbe dato il meglio di sé. Nella prima repubblica sarebbe stato monarchico, ai tempi del re avrebbe scritto volentieri le clausole del Patto Gentiloni, oggi s’accontenterebbe di potersi dire ancora liberale. Sostenitore delle cause perse a prescindere (gli piace persino Radetzky), è lui stesso nel novero, nonostante sua moglie, il cane e pochi amici credano ancora il contrario. Sui giornali ha cominciato a scrivere prima di prendere la patente e, tranne la laurea, non s’è risparmiato nulla, dalla nera al calcio, dalla geopolitica all’economia.

Leggi gli articoli >

CARLO PELANDA

Fa, e insegna, scenari globali presso la University of Georgia con i quali alimenta la nota rubrica. Ha visioni futurizzanti che talvolta riesce a trasformare in progetti industriali. Nato nel 1951, è cresciuto a Trieste. Lì è stato influenzato dal probabilismo soggettivo (De Finetti), dalla mistica senza Dio, dalla cultura per interni, dal gioco a scacchi a occhi bendati, dal senso del witz. Per hobby fa soldi.

Leggi gli articoli >

GIUSEPPE PENNISI

Tra breve cumulerà 18 anni di età pensionabile con la Banca Mondiale e 45 con la pubblica amministrazione italiana (dove è stato direttore generale in due ministeri). Quindi, lo sbatteranno a riposo forzato. Ha insegnato dieci anni alla Johns Hopkins University e quindici alla Scuola superiore della pubblica amministrazione; per periodi più brevi a Salerno e a Palermo. Ha scritto una dozzina di testi di economia, pubblicati in Italia, Gran Bretagna, Svizzera e Germania, ed è editorialista economico di un paio di quotidiani. Da quando aveva l’età di 12 anni la sua passione è l’opera lirica (specialmente del Novecento e meglio ancora se contemporanea coniugata con electroacustic e live electronics). Ha contagiato la moglie e in parte i figli. Vaga, quindi, da teatro a teatro. Con un pechenino a righe e una matita rossa. Il riposo forzato – si augura- sarà in una barcaccia.

Leggi gli articoli >

GIULIA POMPILI

E’ nata il 4 luglio. Ha iniziato all’ufficio stampa del Consiglio nazionale delle ricerche parlando di pesci bisessuali ed evoluzionismo, per poi finire al Foglio. Va in vacanza con Arthur, mezzo cocker e mezzo setter inglese, e ha preso il secondo dan di Kendo prima ancora della laurea in Giurisprudenza. Scrive soprattutto di Asia – nel 2012 ha vinto il premio giornalistico “Umberto Agnelli” della Fondazione Italia Giappone – e pure sul blog I’m With The Band.

Leggi gli articoli >

EDOARDO RIALTI

Edoardo Rialti ha 30 anni e continuerà ad averli, perché ha un ritratto che invecchia in soffitta al posto. Insegna in Italia e Canada. Cura e traduce letteratura inglese, fantasy e fantascienza per Mondadori, Lindau, Marietti e Gargoyle. Per Cantagalli ha pubblicato “L’uomo che ride”, “Un’infinita sorpresa”, “La lunga sconfitta, la grande vittoria”, biografie letterarie di G. K. Chesterton, C. S. Lewis, J. R. R. Tolkien che raccolgono le puntate uscite tra il 2010 e il 2013 sul Foglio. Vive in treno. Godersi sia Proust che Stephen King, Platone e George R. R. Martin, lo sport, le serie tv e il vino costituisce per lui segno di grande equilibrio mentale. Vuole scrivere un best-seller e passare la vita a twittare su una spiaggia candida. E’ su twitter, appunto.

Leggi gli articoli >

MARIANNA RIZZINI

E’ nata a Roma da genitori scesi dal Nord, ha studiato al liceo Visconti (anni divertenti) e alla Sapienza (anni noiosissimi). Ha vissuto a Milano, città che adora, e c’è stato un tempo in cui ha viaggiato (ma prima o poi lo rifarà). Non hai mai voluto lavorare nello spettacolo, a differenza di quasi tutti i suoi parenti. E’ mamma di Tea, la cosa più bella.

Leggi gli articoli >

CARLO ROSSELLA

65 anni, è nato in Lombardia, ma non si sente lumbard. E’ laureato in Economia, ma non si sente un economista. Ha fatto il reporter per tanti anni, ma si sentiva direttore. Ha diretto Stampa Sera, il Tg1, La Stampa, Verissimo, Panorama, il Tg 5, ma si è sempre sentito un reporter. Oggi è presidente di Medusa, ma si sente direttore. Di che? Non si sa. Ma continua a dirigere, quantomeno se stesso. In viaggio e al Pelican di Miami ha scritto tre libri: “Miami”, “Grand Hotel” e “Tango”.

Leggi gli articoli >

SCROPPO & NEWBURY

Si sono conosciuti molti anni fa all’Harry’s Bar, diretti alla Biennale di Venezia. Non si sono più lasciati, anzi si sono sposati due volte, a Cambridge e Torre Pellice. Vivono in entrambi i posti, hanno due figlie e un figlio. Sono foglianti del primo giorno. Erica è valdese, cresciuta in Val Pellice e a Torino, ha insegnato italiano e storia. Pubblicista, ha iniziato scrivendo sull’Unità e Nuova Società. Ora scrive per chiunque non la censuri e la paghi. Predilige i ritratti di persone viventi. Ha pubblicato “Donna, Privato e Politico” con Mazzotta (biografie di donne comuniste) e “Memorie di un’utile idiota” con Tempi (autobiografia politica). Ama i cani e i gatti di razza (specie terrier e orientali) e tutti i cavalli. Ama gli alberi e la neve e odia gli scoiattoli grigi. Richard è londinese e anglicano, ha studiato a Cambridge, ha insegnato inglese e storia, e predilige la ricerca nella University Library di Cambridge. Si è specializzato in biografie irriverenti di “dead white men”, ma non solo. Ha pubblicato “Elisabetta I” presso la Claudiana e “Elisabetta II” e “Keynes” presso Boroli. Ama il sole e il caldo, adora il mare e la barca a vela. Ha scritto sul Corriere della Sera e Panorama. Scrive sulla Stampa. È noto per il suo sardonico sense of humour.

Leggi gli articoli >

GIUSEPPE SOTTILE

E’ nato il 15 marzo 1946 a Gangi, nel cuore di quella che i giornalisti colti chiamano “profonda Sicilia” e ha lavorato per 23 anni a Palermo. Prima a “L’Ora” di Vittorio Nisticò, per il quale ha condotto numerose inchieste sulla mafia, e poi al “Giornale di Sicilia”, del quale è stato capocronista e vicedirettore. Oggi cura, per “Il Foglio”, l’inserto del sabato. Nel 2005 con Einaudi ha pubblicato “Nostra signora della Necessità”, un romanzo di storia e memoria sulla Palermo degli anni Settanta, fiammeggiata dal piombo e dal sangue, per il quale ha vinto anche il premio Hemingway.

Leggi gli articoli >

FELIX STANEVSKIY

Mi ricordo i miei primi passi in diplomazia. L’ambasciatore russo in Italia Ryzov mi ha chiesto di fare un pacco. “Che razza di diplomatico sei se non sai impacchettare niente?!”, ha detto al vedere il pacco che gli ho portato. Qualche anno dopo a Santa Cecilia un’altra gaffe. “Qual è la capienza della sala?”, mi domanda un viceministro. E sento di nuovo: “Che razza di diplomatico sei, se non sai rispondere alle domande del tuo principale?!”. Una volta in Georgia sono invitato da un ministro. Sono le nove di mattina, ed egli mi offre un bicchiere di vino: “Che razza di diplomatico sei se non sai bere?!”. Ho deciso di cambiare il mestiere. Sono venuto al Foglio, dove non mi chiedono che razza di giornalista sono.

Leggi gli articoli >

THE TANK

The Tank è la sezione del Foglio.it curata dalla redazione esteri. The Tank firma analisi, link, fotografie, video, grafici, controinchieste e tutto ciò che serve per capire che cosa succede dalle Alpi alle Piramidi e anche molto oltre. The Tank non si trova in edicola, sulla carta, ma soltanto in uno spazio dedicato nell’edizione online del Foglio. Un’idea al giorno, bellicosa ma con giudizio, per raccontare quello che i soliti siti non dicono. The Tank è anche su Twitter, se volete essere aggiornati su notizie, commenti e opinioni di politica estera da tutto il mondo non potete non seguirlo.

Leggi gli articoli >

MARINA VALENSISE

Lavora al Foglio dal 1996 e si occupa di libri e di idee. Ha scritto un libro su Sarkozy (Mondadori, 2007), curato l’edizione italiana di vari saggi di François Furet, e appena pubblicato  “Il sole sorge a Sud. Viaggio contromano da Palermo a Napoli via Salento” (Marsilio, 2012).
Dal 2012 dirige a Parigi l’Istituto italiano di cultura.

Leggi gli articoli >

VINCINO

Vincenzo Gallo nasce a Palermo, in giovane età, quando ancora non sa che è destinato a diventare il “grande vecchio” della satira italiana. Inizia con l’Ora seguendo da disegnatore il processo sulla strage di viale Lazio. Poi Lotta continua negli anni 70. Dirige L’avventurista e nel 1978, insieme con Pino Zac, fonda Il male, di cui sarà il direttore per quattro anni, col suo spirito iconoclasta. Sempre alla ricerca di un alto livello grafico, faceva esperimenti disegnando con la mano sinistra, per dare al segno un carattere più tremolante e più “nature”. Dopo Il male, Zut, poi Il clandestino, le collaborazioni a Tango, Cuore, Il Corriere della Sera, Il Foglio.

Leggi gli articoli >

DIANA ZUNCHEDDU

Mamma lunatica di tre creature meravigliose, ha domicilio a Roma, ma non può ascoltare la parlata romana stretta in bocca a certe femminucce. Laureata scienziata politica, ha sognato di trasferirsi in Pakistan, ci ha ripensato ed è arrivata a Il Giornale. Dopo aver girato quattro redazioni si è spostata sul locale, prima della pausa materna. Unamicol’ha poi chiamata al Foglio.

DA

I Foglianti del Foglio.it.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog