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Scuola: il 25% delle bocciature derivano dai troppi giorni di assenza

Creato il 29 settembre 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Un incubo che per uno su quattro dei non ammessi a giugno del 2014/15 è diventato realtà. Così, dai primi giorni di scuola, comincia il maniacale conteggio dei giorni in cui si è mancati all’appello, e schizzano le visualizzazioni delle pagine di Skuola.net che trattano proprio delle assenze scolastiche.

(ilmirino.it)

(ilmirino.it)

Bocciato per le assenze: l’incubo di ogni studente. Il giudizio è inevitabile e definitivo: se a fine anno non si raggiungono il 75% del monte ore complessivo, l’anno non è considerato valido e si ripete. Senza neanche la speranza del recupero di settembre. Guardando ai dati Miur sui quadri finali delle prime quattro classi delle scuole superiori, a giugno del 2015 la quota dei bocciati ha raggiunto circa il 9%. Di questi, il 26% è stato “fregato” proprio dalle assenze.

I dati dei bocciati a causa delle assenza anno per anno. Il primo anno è il più duro: non ce l’ha fatta quasi un ragazzo su sette, di cui il 25% per essere mancato troppe volte. Anche se il numero dei respinti va a diminuire nelle due classi successive, non cambia di molto la percentuale di chi è stato “castigato” per lo stesso motivo. Si tratta del 22% e il 27% dei bocciati al secondo e al terzo anno. Al quarto anno abbiamo la sorpresa: da un lato si riduce drasticamente la percentuale dei non ammessi a giugno (solo il 5%), dall’altro si alza di netto quella di chi ha inciampato sulla cattiva gestione delle assenze: si tratta di quasi di un bocciato su tre.

Non solo cattiva volontà o pigrizia. E neanche semplicemente una tendenza particolare a “bigiare” tra i ragazzi più grandi. Questi dati lasciano infatti intravedere lo zampino dell’abbandono scolastico, che prende di mira in particolare gli studenti che, raggiunti i 17 anni, escono dall’obbligo di istruzione.

L’analisi dimostra che le “vittime” da assenze scolastiche sono tutt’altro che rare: gli studenti non possono che essere preoccupati. La drastica normativa voluta dall’ex-ministro Gelmini ha creato così l’ossessione per i calcoli e le tabelle. Qual è il limite delle ore di assenza per la mia scuola? E a quanti giorni corrisponde? Ho superato o no la drammatica soglia? E via dicendo. Il problema è che non sempre avere queste risposte si rivela cosa facile. Ed ecco allora che arriva il web in soccorso. Un numero enorme, pari a quasi 150mila, sono state nell’ultimo anno le visite alla pagina del portale Skuola.net che tratta della bocciatura per assenze. (ADNKRONOS)


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