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Scuola: il rebus delle iscrizioni online

Creato il 24 gennaio 2013 da Afrodite
Con l'obbligo delle iscrizioni online per gli alunni delle prime classi della scuola elementare, media e superiore, trovare un posto a scuola per i propri figli  sta diventando un vero rompicapo.
Una testimonianza di quanto sia diventata difficile un'operazione fino allo scorso anno non particolarmente complicata l'hanno fornita gli interventi degli ascoltatori della trasmissione "Salvadanaio" andata in onda oggi a partire dalle 12: 15 su Radio24 (http://www.radio24.ilsole24ore.com/main.php?dirprog=Salvadanaio&articolo=scuola-iscrizioni-online-richiesta-piattforma-famiglie-alunni-prima-classe).
C'è chi si è registrato ma poi non è più riuscito ad accedere al sito, chi ha sbagliato a inserire il nome della figlia e ora è disperato perché non sa come fare a correggere l'errore, c'è lo straniero regolarmente in Italia che tuttavia viene discriminato dal programma non appena inserisce la località di nascita...
Per non parlare degli immigrati senza permesso di soggiorno, i cui figli hanno per legge diritto all'iscrizione ma ai quali non è possibile registrarsi in quanto tra i campi obbligatori è richiesto il codice fiscale.
Insomma mai come da quando è stata introdotta questa novità, prevista dalla legge 135/2012 più conosciuta con il nome di spending review, l'iscrizione a scuola è stata un terno al lotto.
Innanzitutto per evidenti limiti del programma informatico utilizzato, tanto che sul sito del ministero viene precisato che, considerato l'afflusso straordinario dei primi giorni (la procedura è partita il 21 gennaio) a fronte di un sistema tarato su una media di 40.000 accessi al giorno, "l'architettura è stata potenziata ed è entrata in esercizio una nuova configurazione che permette di raddoppiare il numero delle iscrizioni".
Ma non si tratta solo di questo. In Italia permangono delle arretratezze che rendono il nostro paese fanalino di coda rispetto ai paesi europei più evoluti.
Per esempio esistono zone dove ancora la connessione veloce (banda larga) non è arrivata. Secondo un report Unesco del settembre 2012 siamo al 29esimo posto nel mondo con 22,8 contratti di banda larga fissa ogni cento persone e al 35esimo con 31,3 cittadini connessi su 100 per la banda larga mobile.
Secondo i dati Istat 2012 la quota di famiglie che possiede un personal computer è pari al 59,3%, ma scende al 55,5% se si considera la disponibilità di un accesso a Internet.
Come detto la novità delle iscrizioni online deriva dalla cosiddetta spending review, il che significa che questa disposizione è stata pensata per ottenere una riduzione dei costi. Obiettivo il cui raggiungimento è tutto da dimostrare, considerato che chi non è in grado di fare le iscrizioni via web viene invitato a rivolgersi alle segreterie scolastiche. E poiché pare che tra iscrizione e registrazione il procedimento sia piuttosto lungo, è facile immaginare quanto il personale amministrativo delle scuole rischi di essere impegnato nell'attività di supporto.
Non si vuole con questo criticare il provvedimento alla radice: in un paese tecnologicamente più dotato e con una maggiore alfabetizzazione informatica sarebbe il benvenuto. Ma stando le cose come ci dicono i dati sopra riportati, appare quanto meno azzardato.
Per chi dovesse procedere all'iscrizione online diamo comunque qualche consiglio. Innanzitutto c'è tempo fino al 28 febbraio, quindi non è necessario affrettarsi e - come le cronache hanno registrato - dedicarsi a questa incombenza nelle ore notturne quando tra l'altro la stanchezza porta più facilmente a commettere errori. Si consiglia inoltre di evitare gli orari più gettonati che al momento risultano quelli compresi tra le 9 e le 11 del mattino o tra le 14 e le 17.
Infine, prima di procedere alla registrazione e all'iscrizione è consigliabile consultare le guide predisposte sull'apposito sito istituito dal ministero (http://www.iscrizioni.istruzione.it/guide.html).
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