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"scuse strutturali"

Creato il 22 giugno 2013 da Pasquale Mattera @pasqualem85
Krugman ancora una volta emette una critica aspra ma seria, in particolare riguardo, ai discorsi che in tutta Europa ma soprattutto in Italia vengono fatti sulle Riforme Strutturali, che nel gergo politichese il più delle volte significano taglio dei salari. Basta ricordare i vari Monti, Prodi e non ultimo Letta che di continuo fa riferimento a queste politiche, che in realtà nascondono sorprese poco piacevoli, ma soprattutto vengono utilizzate - secondo Krugman - come scuse per giustificare e sviare il discorso lonatano dai disastri macroeconomici reali e non considerare le responsabilità della Germania e della BCE.
Ho promesso in un precedente post di dire qualcosa sul perché in questi giorni tendo ad essere infastidito quando sento la frase "riforme strutturali", soprattutto in Europa.
Parte della ragione è che la frase suona bene, ma potrebbe significare un sacco di cose In molti casi "riforme strutturali" è la frase in codice che significa, eliminare le protezioni dei lavoratori e/o tagliando drasticamente le prestazioni sociali. A volte questo può essere necessario - diciamocelo, la Francia ha reso troppo attraente andare in pensione a 55 - ma queste cose dovrebbero essere chiamate con il loro nome, non avvolte in linguaggio vago che nasconde la natura dolorosa del concetto.


Questo mi porta ad un secondo problema: ogni volta che qualche tormentone diventa parte di quello che dice la gente molto seria perché suona rispettabile, è il momento di smettere di usare tale frase, per costringere le persone molto rispettabili a parlare del reale significato di ciò che dicono. Nel contesto degli Stati Uniti, "riforma dei diritti" è roba da persone molto rispettabli - voglio dire, chi può essere contro alla riforma? Ma c'è un mondo di differenza tra il tentativo di allontanarsi dalla tassa per la medicina di servizio - una riforma che sostengo - e, per esempio, l'innalzamento dell'età per la copertura Medicare, che sarebbe una politica terribile. Queste cose non dovrebbero essere raggruppate nello stesso insieme.
Ma la cosa principale delle "riforme strutturali" in Europa è il loro ruolo che esse svolgono nella discussione delle politiche macroeconomiche. Invece di riflettere sul fatto che l'Europa, 
dopo cinque anni di crisi, sta sempre più sprofondando nella depressione, e ha chiaramente bisogno di meno austerità ed un' espansione monetaria più aggressiva, i soliti sospetti cominciano a parlare della necessità di una riforma strutturale. E la mia sensazione è che questo parlare di riforme strutturali è, in pratica, non tanto una reale richiesta di azioni specifiche che ma una scusa per non confrontarsi con la realtà del disastro macroeconomico, e un modo per evitare di considerare le responsabilità della Germania e della BCE, in particolare, per contribuire a porre fine a questa catastrofe Il Click Per un Blog Utile

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