Magazine Psicologia

Se l'orgoglio e' piu' forte dell'amore

Da Gianfranco

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E’ curioso, ma la parola orgoglio ha conservato un’affinità etimologica con la parola rigoglìo: entrambe deriverebbero dalla stessa matrice del tedesco antico ‘urgol’, che significa notevole. Immaginiamo la nostra pianta preferita nel suo momento di massima espansione, quando si ricopre di germogli nuovi e di foglie brillanti, quando sembra crescere a vista d’occhio e sviluppa i suoi rami e le fronde in un tripudio di vitalità: questa è una pianta rigogliosa che si appropria dello spazio per crescere. Ora, proviamo a pensare ad una persona orgogliosa e cerchiamo di capire cosa abbia un comune con la nostra pianta. Come questa, la persona orgogliosa si impone allo sguardo e mostra la sua forza; non riusciamo ad immaginarla seduta, ma in piedi, con il petto in evidenza e il mento un po’ sollevato: una persona orgogliosa non abbassa lo sguardo e non si ritira davanti a quello degli altri: un po’ come la pianta, solo che, a differenza del vegetale, l’uomo o la donna in questione, hanno una mappa di rappresentazioni mentali, una consapevolezza della propria esistenza e la facoltà di parola. Ecco, adesso davanti a noi ci sono  una pianta e un essere umano. Entrambi rigogliosi e inorgogliti. Ma l’uomo è innamorato, la pianta no.


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