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Se la sinistra ripudia il liberismo, abbandona la socialdemocrazia e torna il socialismo. I giovani giudicano destra e sinistra concetti superati ma dentro il capitalismo c'è solo immobilismo. Va condizionato, superato.

Creato il 07 maggio 2012 da Slasch16

Se la sinistra ripudia il liberismo abbandona la socialdemocrazia e torna il socialismo. I giovani giudicano destra e sinistra concetti superati ma dentro il capitalismo c’è solo immobilismo. Va condizionato, superato.

Una delle critiche più correnti che ricevo è di essere un nostalgico, quando va bene, ed un post comunista da compatire, se escludiamo le offese che ricambio cordialmente.
Le ricevo tutte dai giovani dei movimenti, quelli che si ritengono sopra ed oltre la destra e la sinistra, avanti, come dicono loro.
E’ a questi giovani e meno giovani che si ritengono avanti, che ripudiano i partiti, considerano la politica una cosa sporca e la confondono con i politici luridi, che rivolgo tutte le mie considerazioni sulla situazione attuale del mondo e delle prospettive che il sistema di governo mondiale ci propone.
Io credo ancora negli ideali, nel progetto di sinistra e combatto il progetto della destra.
Chi ripudia questo tipo di democrazia, alcuni arrivano a ripudiare la costituzione, secondo me non ha capito qual’è il vero problema che non è la morte della vecchia politica, che si identifica in destra o sinistra, ma che si identifica nel capitalismo finanziario parassita, speculatore e sfruttatore di manodopera a prezzi stracciati.
Collocarsi al di sopra della destra o della sinistra è un errore, secondo me, non si tratta di essere avanti come era avanti Marx che aveva idee e progetti chiari contro il capitalismo produttivo dei suoi tempi ma, se applichiamo le sue teorie al capitalismo finanziario e parassita ci accorgiamo che è più attuale che mai.
Per stare a noi, in Italia, dico che l’errore più grande che ha fatto quella che viene ritenuta sinistra ma che sinistra non è, alludo al Pd, è di avere accettato di giocare la partita ideologica e politica in casa del nemico, in trasferta e cioè nel campo del capitalismo liberista, del mercato.
Tra l’altro con un arbitro di parte, i governi di destra che si sono succeduti, e quelle poche volte che l’arbitro non era di destra ma di centrosinistra si è dimostrato incapace, non dico venduto ma incapace sicuramente.
E’ anche chiaro che per arbitrare bene ci vuole il consenso degli spettatori e troppo spesso è stato inferiore alla forza necessaria per cambiare le cose perchè il centrosinistra italiano ha un vizio di fondo che se non viene eliminato lo porterà alla sconfitta, se non ripudia il liberismo ne uscirà con le ossa rotte.
E’ la stessa cosa che imputo ai movimenti, a chi si ritiene avanti sulla politica ritenendo superati i concetti di destra e sinistra.
Secondo te, mi scrivono, per uscire da questa situazione dovremmo tornare al vecchio Pci? Alla vecchia politica?
Segno evidente che non hanno letto attentamente i miei post, l’ansia di rispondermi per le mie critiche a Grillo li fa ripetere sempre gli stessi commenti, gli stessi slogan, le stesse battute che il comico urla nei suoi spettacoli/comizi.
Per me il problema reale è il capitalismo finanziario che domina sulla politica, grazie anche alla complicità asservita della politica della destra mondiale, tutti sappiamo che il liberismo è stato politicamente imposto da Reagan e dalla sua compare inglese.
Il colpo di stato nel Cile, appoggiato e guidato dagli Usa, è stato l’inizio della messa in atto delle teorie di Milton Friedman imposte con i carri armati e l’esercito parafascista.
In seguito non hanno avuto nemmeno bisogno dei carri armati e dei missili, se non per esportare democrazia nelle zone ricche di petrolio e di materie prime, per ottenere lo scopo di creare crisi economiche devastanti per l’economia degli Stati basta ed avanza il capitalismo finanziario parassita e speculatore.
Che la crisi economica sia il motore del capitalismo finanziario parassita ce lo ha spiegato il teorico per eccellenza, Milton Friedman, che gode della considerazione del Professor Monti, l’attuale capo del governo italiano.
Io ho solo la terza media, non ho mai comprato un bot o una azione in vita mia, ma leggo sui giornali, quasi tutti i giorni, che qualcuno ha perso milioni per avere investito in azioni di qualche banca, industria o altro. Comprando un titolo a 10, faccio un esempio, ha scommesso che in un anno o due  lo stesso titolo valga 12 e se succede che valga 6 nessuno si sogna di mettere una tassa al popolo per rendergli la perdita dovuta alla sua scommessa. Semplicemente prima aveva 100 adesso ne ha 60.
Per quale motivo chi scommette, specula, sui titoli di Stato dovrebbe essere protetto nel suo investimento, ingordo, garantendogli la restituzione a spese del popolino?
Perchè la politica, tutta la politica compresa la sinistra ha accettato il capitalismo finanziario così com’è, ha pensato di condizionare la finanza, o di vincere la partita in trasferta. Sempre che siano in buona fede e non complici, adesso arriviamo al nocciolo della questione.
Dato per scontato, secondo me, che la politica di destra è succube, agevola, lo sfruttamento capitalista c’è da capire cosa voglia fare il centrosinistra, se è andato nelle sabbie mobili di Wall Street e della Goldman Sachs per convinzione o per stupidità
, o per scelta di campo in seguito della caduta del muro di Berlino e delle nefandezze del comunismo reale.
Il comunismo reale ha fallito, non ovunque ad ogni modo, ma il capitalismo che ha vinto su tutta la linea non ci ha offerto di meglio, basti vedere la Russia di Putin, ha aumentato i miliardari ma ha moltiplicato, a dismisura, i poveri e resi meno liberi di prima.
Ecco perchè io non parlo di ritorno all’antico ma di un passo in avanti contro il capitalismo partendo dall’insegnamento di chi per primo si è posto il problema della liberazione del proletariato dal giogo del capitalismo, Marx, Engels.
Al di là della retorica sull’onestà degli eletti, delle riduzioni dei loro stipendi, tutte cose che condivido al 100%, il problema del disonesto lo avremo sempre e comunque perchè fa parte del Dna umano, più maschile che femminile, a dire il vero ed è qui che ci vuole una legge intransigente, che li chiuda in galera.
Il punto vero, per me, è capitalismo si o capitalismo no, perchè non sono convinto che il capitalismo finanziario parassita e speculatore si possa sconfiggere, condizionare, con una class action.
E’ qui che torna in ballo l’ideologia, gli ideali riveduti e corretti in base all’evoluzione globale
e chi si ritene avanti ed oltre la vecchia politica senza mettere in discussione i principi del capitalismo liberista e libertario è come il carcerato che gioca una partita di calcio nel cortile del carcere e per un’ora e mezzo crede, finge, di essere libero.
Appena avrà sfogato la sua carica dovrà tornare in cella a mangiare quello che passa il carcere.
Per me per una società più giusta, un mondo più equo e vivibile, per rispettare la natura e la persona si deve abbattere il capitalismo e riportare la Politica al suo dovere primario, governare nell’interesse della massa e non dei ricchi che la dominano.
Chiunque mi faccia una proposta una proposta del genere io l’accetterò, il Pd non è in crisi perchè lo attaccano i movimenti, è in crisi di suo perchè ha smarrito la strada e pensa di cambiare le cose con due punti qui ed un cerotto là.
Vuole, o crede che è ancora peggio, di imbiancare il mondo con un pennello da acquarello e non ci siamo per niente. Decida quello che vuole essere e la smetta di tenere insieme il diavolo e l’acqua santa, deve decidere cosa vuole fare da grande, ammesso che non muoia prima dello sviluppo.
Esiste anche la sinistra alternativa non rappresentata in parlamento, se fosse possibile è ancora più in confusione del Pd, non è possibile dividere un fiume in migliaia di rivoli a lungo andare finiscono in secca al primo giorno di sole.
Se la destra è anticapitalista sono di destra, se il centrosinistra è contro il capitalismo finanziario sono di centrosinistra, se la sinistra si coagula e la smette con i distinguo e rema contro il capitalismo sono di sinistra anch’io.
Se i movimenti mettono al primo punto il superamento del capitalismo finanziario speculatore e parassita divento movimentista.
Altrimenti ho l’età per mettermi in disparte, prendere quello che arriva ed attendere, il più serenamente possibile, che la fortuna mi assista e che la mia ora giunga nel miglior modo possibile.
Ma questo non dipende da me.
La vignetta si chiede: è la fine del capitalismo? E si da una risposta ma perchè abbia ragione Marx dobbiamo, prima, uscirne vivi. E non mi sembra che siamo messi bene.


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