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Se Letta intravede Manhattan… io mi faccio quattro chiacchiere con Allen!

Creato il 11 novembre 2013 da Cozzanews

Premesso che io dichiaro a tutte le onde che passano che mi piace perdermi per scoprire cose nuove (che a volte è carina come cosa, poi se in effetti devi arrivare da qualche parte non è il massimo) solo perchè faccio fatica ad orientarmi pure dentro guscio, io la geografia bipede non la capisco. Mi sfugge qualcosa. E non sono un asso neanche con le equazioni (a me fate contare i granellini di sabbia ma pochi per volta, se no mi distraggo che mi vien voglia di giocare con gli stampini!) Ecco, detto questo (poi non dite che devo esser sballottata come una lattina solo per sgasarmi un po’: con tutte le premesse che faccio sto cercando di capire di che sono esperta a parte sparar cozzinate e intrecciare i capelli delle bambole così poi Bersani può star “qui qui qui a pettinarle”) dove sbaglio se affermo che Berlsuconi ne saprà zero di storia, ma Letta ne sa meno di geografia? Cioè, io di quella bipede di certo non sono esperta, però qualcosa mi ricordo di bassipiani oceanici e autostrade acquose (le chiamate fiumi voi se non sbaglio) da quando ero un baby-cozza che sedeva sugli scoglietti di scuola con la sua fedele seppiolina prendi-appunti accanto (io dettavo e lei sputacchiava inchiostro, che io tutt’oggi è più facile che me lo spruzzi sul guscio piuttosto che sulla pergamena d’alghe: quella ha 50 sfumature di verde, mi spiace macchiarla, invece sul mio tubino non si nota!). E quello che so per certo, visto che da piccola quando andavo alle riunioni dei mollu-scout me lo ripetevano sempre, è che noi qui abbiam molto più spazio da esplorare di voi possessori di polmoni. Quindi: l’Atlantico, per usare una terminologia appropriata, è un Oceano di spazio. Se io parto da un luogo, trasvolo sta distesa infinita e atterro al primo aeroporto che trovo, significa che quando sono in vista della torretta dei piloti ci sono. Giusto o da sgusciare? Allora, che cannolicchio dice adesso Letta? “Stiamo facendo la trasvolata dell’Atlantico e già si vedono i grattacieli di Manhattan”. L’atterraggio – prosegue – è previsto “per la fine del 2014, con le tasse che scendono, la crescita che c’è e i primi segnali dalla lotta alla disoccupazione”. Ma se è partito ad aprile con il giuramento, e già vede Manhattan, ci mette più tempo a trovar parcheggio in pista che a farsi il viaggio? No, perchè se è così io soffrirò pure un po’ il mal d’aria che non è il mio elemento, ma meglio cambiar pilota subito! E io capisco pure la teoria dei piccoli passi (cioè, penso sia tipo quando io fischietto in spiaggia e bascolo lentamente per evitare di faticare troppo in qualche attività, ma qui stanno giocando a statue di sale e neanche si sono imbattuti in Medusa! Cioè, ma son presi talmente male che Babbo Natale quest’estate li ha avvisati che tutti gli elfi del mondo non potevano creare le leggi di cui avevano bisogno loro entro l’anno e bisogna aspettarne un altro? (Coniglio Pasquale io l’ho visto: si era spacciato per Bianconiglio ed è schizzato via quando gli han chiesto se poteva metterle dentro l’uovo e portarle in Parlamento: là c’è la Pitonessa: ma quando lo vedi?) Io la metafora comunque proprio non me la spiego, sempre che non abbia la vista da falco lui e si sia confuso di partito: tipo che se votano la decadenza fa cadere il governo lui senza che ci si metta in mezzo l’altra metà delle larghe intese. Così poi può andar in giro pure lui a dire che non è colpa sua. Comunque i toni sono proprio quelli di Berlsuconi: promesse a raffica e fantasie irrealizzabili. Cioè, certe vette d’utopia non le tocco neanch’io quando gioco a farmi sparare in aria dalla fontanella di madam La Balenienne! Comunque ora che mi fa pure l’esempio del volo io un dubbio ce l’ho: rapace sì… ma mica aquila!

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