Magazine Società

Segnali si fumo sull'area ex-Falck

Creato il 09 settembre 2011 da Pierotieni
venerdì, 09 settembre 2011

Segnali di fumo sull'area ex-Falck

Segnali si fumo sull'area ex-FalckAnche ad Arcore abbiamo la nostra bella area ex industriale, ora dismessa, da risistemare. Ma per fortuna che il proprietario non si chiama Pasini e che, soprattutto, il sindaco non si chiama Penati.
La passata giunta di destra aveva il suo (pessimo) progetto, naufragato all'ultimo minuto per il disfacimento della coalizione e grazie al provvidenziale ritardo in consiglio comunale dell'ex consigliera pidiellina Morozova (onore al merito). Guardando quel progetto un colore predominava sugli altri: il grigio.
L'altra sera il PdArcore si è riunito per parlare della questione e chiacchierando chiacchierando ci siamo addormentati. Allora abbiamo sognato una bozza che ci ha subito colpito per una cosa: c'erano circa due terzi di verde ed un terzo di costruzioni. Ma mica verde di alberelli piantati di qua e di la. No, un vero e proprio parco urbano di parecchie migliaia di metri quadrati. E poi non c'era l'asfalto, perchè le vie si possono costruire in tanti modi e con tanti materiali. E le macchine? Perchè in quel sogno non c'è nessuna macchina in superficie? Perchè stavano tutte nei parcheggi interrati. Ed era sparita pure la caserma dei carabinieri (che quella la può costruire il premier o il ministro dell'interno)! Ed al suo posto non era sorto mica un asilo qualsiasi, ma addirittura un centro polifunzionale per l'infanzia. Sempre in quel sogno poi, per arrivare da quell'area al centro cittadino, non bisognava più aspettare in eterno che si alzasse la barra del passaggio a livello, ma bastava scendere e risalire dal sottopasso: 10 minuti a piedi e si era in centro.
E le volumetrie a quel punto non erano la cosa fondamentale perchè nel sogno si poteva costruire sia in orizzontale, occupando tutto il suolo, oppure in verticale liberando spazio per il verde.
Allora ci siamo svegliati e ci siamo detti: abbiamo sognato tutti più o meno la stessa cosa? Bene, adesso mettiamoci a lavoro, sistemiamo, correggiamo, riempiamo, rendiamo ancora più bella la bozza apparsa in sogno che stavolta ce la facciamo a farla diventare realtà. Anche in tempi brevi.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine