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Sei cattolico ? Forse SI, ci devo pensare

Creato il 14 giugno 2014 da Mattiamusiello
Qualche giorno fa mi fecero questa domanda, in un ambito di puro chiacchereccio da pausa caffe', non aveva nessun scopo di scelta o discussione, una domanda semplice con una risposta semplice e diretta.
Io senza indugiare risposi NO ! Non ho un credo Cattolico e non ho religioni preferite al momento, credo in altre cose piu' naturali, ma questo e' un altro discorso.
Sei cattolico ? Forse SI, ci devo pensare
Tornato a casa ci pensai molto, forse perche' non ho altro da fare, forse perche' vivendo all'estero e avendo a che fare con una cultura di base diversa dalla tua, che si basa su una storia diversa e dei valori a volte opposti a quelli che sei stato "indottrinato" fin da piccolo, ti fa pensare se le risposte che dai o se le azioni che metti in atto, partendo dal semplice pensiero di una determinata situazione all'azione derivata dal tuo pensiero, siano imparziali alla religione di base del tuo paese di origine.
Faccio alcuni passi all'indietro nel tempo, guardando la mia vita.
Sono stato battezzato, ho frequentato la scuola materna con le Suore Cattoliche, ho frequentato i pomeriggi del Sabato all' ACR ( Associazione Cattolica Ragazzi ), ho frequentato tutta una serie di parentela che ineggiava al grande Dio e derivati, BoyScout Cattolici, ho fatto la comunione, alcune volte sono andato in chiesa con la nonna, in molte case di parenti avevano la foto di Gesu' o il crocefisso, alcuni di loro sono anche andati ad adorare il rappresentante terreno di Dio a Roma, con bandiera e gruppo organizzato, altri sono stati a visitare Madonne piangenti, ho assistito giornalmente per circa 34 anni a persone che chiedevano a un essere superiore di sistemare la loro vita o piccoli particolari, guarigioni o qualsiasi altra cosa in cui speravano un cambiamento, sono stato nelle colonie estive con le Suore Cattoliche, in tutte le scuole che ho frequentato, c'erano crocefissi appesi in ogni stanza o quasi.
Da questo elenco ne deriva una moltitudine di pensieri e azioni derivanti da questa cultura, basata su un concetto di etica appunto Cattolica, il distinguere cio' che e' bene o male per te e la societa' che ti sta attorno, se dire una cosa o non dirla, cosa ta "bene" fare o cosa "non farlo che non va bene".
Potrei riassumere il tutto con una stupidaggine del tipo " una ragazza deve dire che usa il suo corpo per il divertimento solo dopo sposata o almeno fidanzata con una persona fissa, in cui abbia dichiarato il suo amore a tempo illimitato, se lo fa prima e' troia, fallo ma non dirlo a nessuno ".
Cose che all'estero o almeno qui in Scandinavia e' totalmente normale e ci si ride sopra, anzi, magari se ne parla per capire meglio, ricordo che qui a 15 anni sei capace di intendere e volere, rispondi legalmente del tuo corpo.
Forse alla domanda iniziale avrei dovuto rispondere: SI sono Cattolico per induzione, la mia cultura di base e' sicuramente Cattolica.
Non basta dire: non credo un Gesu' per non esserlo.
Bisogna cambiare una moltitudine di pensieri, collegamenti, basi di paragone, cambiare alcune regole di base, cambiare i percorsi di pensiero che portano a una risposta diversa, cambiare il concetto di rapporto con i figli, non piu' determinata da un superiore che impone verso il basso una dittatura con leggi e regole in cui i sudditi a testa bassa devono ubbidire, ma ci si deve inserire un sistema paritario di dialogo che porta a un risultato superiore, in cui esista una crescita bilaterale.
Vi assicuro che per me e' una cosa difficilissima, si parla di riprogrammare 34 anni di vita, se non tutto, gran parte, essere neutrali alla cultura di base, con la sua etica, e' difficile e ci si deve dedicare moltissimo tempo nel ragionare a moltissime cose che fai e dici, fare un percorso a ritroso e confrontarlo con alcuni ragionamenti fatti dai vicini di casa o le insegnanti di scuola.
Mi scuso per l'articolo lungo, ma sono cose che credo vadano pensate, molto, ragionate e discusse con la vostra compagna/o, espatriare non significa imparare una nuova lingua, cambiare banca e mangiare diversamente, significa essere pronti a riprogrammare gran parte della vostra vita, capire cosa e' male della vostra cultura di base interna e cosa si puo' tenere come valore aggiunto a quella nuova, ma questo va fatto con un ragionamento imparziale, senza etica e senza credo, altrimenti tornerete sempre ad avere ragione con voi stessi, cosa che il cervello fa molto volentieri per non dover lavorare troppo e usare schemi prestabiliti di vita.
Avrei piacere parlarne con voi, le vostre esperienze e capire se sono l'unico a porsi certi dubbi di vita.
Vi ses,
Mattia

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