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Self-publishing: i consigli di J.A. Konrath

Da Sambruno
Self-publishing: i consigli di J.A. Konrath
Self-publishing: i consigli di J.A. Konrath Post parecchio lungo: procuratevi vettovaglie, bibite e caffè.
Nel suo articolo, Konrath dà dieci consigli di suo; in questo, che non è una traduzione letterale, io ci ho messo del mio, anche inserendo qualche informazione quando non sapevo di cosa l'autore stesse parlando.

Ieri ho letto questo post di Konrath: How to sell eBooks. Sempre nell'ottica di cominciare a studiare il terreno, prima di buttarmi di pancia nell'impresa di vendere le mie storie.
Eh sì, ho scritto vendere. Di scrittura vorrei provare a camparci. Tipo come con un lavoro. Va bene anche la combo: "scrittura + altro lavoro". Anzi, è più realistica. Molto più realistica.
Sono una brutta persona. Non dovrei parlare di vendere quello che scrivo, dovrei farlo solo per passione, lo so. Quello dello scrittore, qui in Italia, mica è un mestiere, se uno non è pubblicato da una CE ^^
D'altra parte, però, il post di Konrath parla di vendite.
È rivolto a chi vuole vendere i propri eBook, ma quello che scrive potrebbe essere utile anche a chi non ha intenzione di farlo.
The question I get asked more than any other is: How can I make my ebooks sell more copies? That's actually not the right question to ask. Because there is nothing you can do to make people buy your ebooks, except maybe hold them at gunpoint or kidnap their pets.

La frase che ho quotato è un ottimo modo di presentare le cose.
Non c'è niente che si possa fare per indurre una persona a comprare un tuo eBook: oddei, l'opzione "tenerla sotto tiro" non sarebbe male (non potrei mai rapire un cane o un gatto o un topo o un pappagallino o...), ma purtroppo è illegale, quindi non resta che offrire un buon prodotto e incrociare le dita affinché quella gran meretrice della Fortuna si tolga la benda e, per una volta, guardi proprio te e non il bastardo accanto.
Siccome è sempre valido il detto "aiutati che Cthulhu ti aiuta", per arrivare a piazzare sul mercato un eBook competitivo ci si può avvalere dei consigli e dell'esperienza che altri autori indipendenti, come Konrath - in questo caso, mettono a disposizione.
Consiglio #1: realizzare delle buone copertine
Fin qui ci ero arrivata.
Ma buona copertina non significa solo "immagine in cui titolo e nome siano ben visibili".
Una buona copertina deve:
  • comunicare a prima vista il tipo/genere di romanzo
  • deve essere leggibile in scala di grigi
  • deve essere leggibile anche come miniatura
In giro - su Amazon, nella fattispecie: io compro praticamente solo da lì - si vedono copertine sgranate, rozze, realizzate alla bell'e meglio. Non invogliano certo all'acquisto - a meno che, come mi è capitato di recente, l'argomento non interessi: in quel caso si va oltre l'aspetto grafico. Tanto non importa: nel 90% dei casi, anche la formattazione è pessima.
Non che i romanzi che arrivano in libreria siano messi tanto meglio, a volte.
Capita tanto con gli autoprodotti che con gli editi che: a) la copertina non c'azzecchi un tubo con il romanzo (basti pensare alle copertine tutte uguali che stanno travolgendo gli scaffali e a quelle con un soggetto che è persino in contrasto con il contenuto del libro); b) che sia realizzata in modo così grossolano da far sbarrare gli occhi per l'incredulità che una cosa del genere sia stata approvata.
Tornando a Konrath, altri consigli sono:
  • le taglines 
  • i blurb
  • l'intramontabile "Dall'autore di [titolo romanzo]".

Consiglio #2: una buona descrizione del prodotto
Ahi! Dolente nota.
Io sono pessima persino quando devo scrivere l'introduzione a una mia fanfiction.
Konrath suggerisce di studiare ben bene il retro delle cover dei tascabili.
Tutto quello che non sta sul fronte di una copertina, per evitare di renderla troppo pesante e illeggibile, può essere piazzata sul retro - evitando di sovrabbondare con corsivi e grassetti.
Consiglio #3: scrivere un buon libro
Che sembra una cosa scontatissima, ma sappiamo bene che non lo è, sia a livello di autoproduzione che a livello di testi editi - e questo per quanto riguarda non solo la scrittura, ma anche l'editing e la formattazione.
Consiglio #4: un buon prezzo
E qui, gente, quanto quanto quanto vorrei aprire in due, con le unghie, le teste di certi editori italiani. E non sono l'unica: c'è da prendere il numerino.
Il prezzo giusto per un eBook non dovrebbe superare €5,00 - che proprio basso basso non è, ma rientra ancora nel range dell'accettabile. Invece qui da noi se ne vedono fin troppi che hanno lo stesso prezzo di copertina di un cartaceo. Fatevi un giro sul sito della Feltrinelli, per esempio: c'è da inorridire. Si arriva anche a €20,00 per un PDF!
Un autore autopubblicato può decidere da sé il prezzo dei propri eBook - evitando così la vangata sui coglioni (propri e del mercato degli eBook) assestata dagli editori.
I have my novels priced at $3.99, my novellas and short story collections at $2.99, my trilogy sets at $9.99, and short stories at 99 cents.
Questa di Konrath è una strategia.
Un'altra è quella di Lindsay Buroker, riportata da Joanna Penn nel suo articolo Self-publishing requires a business mindset:
Lindsay writes fantasy and moved into full-time writing last year because of the success of her Emperor’s Edge series. She is a great example of someone who is quietly building up an enthusiastic fan-base by putting out quality books and using an interesting pricing model - the first book in the series is permanently free and the others are $4.95 which means she can make a full-time living.
Il primo romanzo di una serie è sempre gratis, mentre gli altri sono in vendita a $4.95.
Sono prezzi contenuti, ma che non "svendono" il lavoro dell'autore.
Consiglio #5: quantità
Okay, questo lo conoscevo già, grazie all'articolo di Joanna Penn che ho linkato sopra.
Non partire con l'autopubblicazione se non si hanno almeno un paio di eBook pronti. Più si pubblica, maggiori sono le possibilità di trovare lettori.
Inoltre, avere uno scaffale con un buon numero di titoli permette di organizzarli in modo più accattivante: cofanetti, collezioni, antologie.
E se si conoscono altri autori, si può anche collaborare: an easy way to swap fans and increase readership, dice Konrath.
Consiglio #6: social media
Quanto sono utili? È una cosa che mi chiedevo, non avendo chissà quanta esperienza con Facebook e Twitter come strumento di diffusione del mio lavoro. Però vedo che, a livello di semplice comunicazione, la maggior parte delle persone che ho tra i contatti non la 'sento' affatto. Dipende anche da me: non sono abbastanza social, per carattere. Ma la cosa è sufficiente per farmi domandare se, ai fini della promozione, farebbe tutta questa differenza averne centinaia o migliaia. A quanti arriverebbe davvero? Quanti si soffermerebbero a prestare attenzione a uno status che i più, tra l'altro, prenderebbero per spam?
Esperienze al riguardo sono bene accette :-)
Quanto a Konrath, dice che i social media non ne hanno fatta granché, per lui. Chi lo segue, a quanto pare, non è tanto interessato ai suoi eBook (anche se vendite ci sono state), quanto alle informazioni che può dare come autore autopubblicato di successo.
In effetti sembra un filino cinico, riguardo i social.
Secondo lui è meglio affidarsi ad Amazon e Kobo, piuttosto.
Io... non so. Il rapporto con il lettore è una cosa che ho sempre tenuto in considerazione fin dai tempi in cui pubblicavo fanfiction su EFP - e i social media, da questo punto di vista, non sono cosa da trascurare.
Consiglio #7: piattaforme su cui pubblicare
E qui Konrath mi ha aperto un universo di siti che non conoscevo. Ammetto che, se mi fossi lanciata nell'autopubblicazione digiuna come sono dei suoi aspetti fondamentali, non sarei andata più in là di Amazon.
Invece ci sono anche Kobo, Smashwords, iTunes, Createspace.
Bisogna cercare di essere presenti sul maggior numero di piattaforme, in modo da diffondere i propri eBook in tutti i formati esistenti - visto che, per esempio, Kindle non legge gli ePub, mentre Kobo e altre non leggono i Mobi.
A proposito di Amazon, un suggerimento è quello di sfruttare al meglio Author Central per creare la propria pagina autore. AC permette al lettore di essere sempre aggiornato su biografia e titoli. E qualsiasi aggiornamento apporti l'autore, questo sarà immediatamente condiviso su Kindle.
Maggiori informazioni in Kindle Direct Publishing, nella Newsletter del settembre 2012: Announcing ABOUT THE AUTHOR for the Kindle.
QUI c'è l'articolo "tradotto" in italiano ^^
Consiglio #8: vendite all'estero
Be', è ovvio che a Konrath non convenga affatto spendere una mezza fortuna per far tradurre i suoi eBook in italiano, francese, tedesco, giapponese, birmano.
Neanche a me, economicamente parlando, converrebbe far tradurre le mie storie in inglese... ma non ho molta scelta, almeno fino a quando non avrò tanta dimestichezza con la lingua da usarla per scrivere, in modo che poi potrò assumere qualcuno solo affinché corregga.
Konrath parla di vendere i diritti all'estero per un tempo limitato: tre/quattro anni, giusto per guadagnarci qualcosa, e poi riprenderseli.
Ma Konrath ha un agente.
Consiglio #9: procurarsi un agente
Appunto.
Ma pare sia alquanto inutile farlo prima di aver venduto un sacco di eBook.
Almeno 50.000.
Mi vien da ridere.
And I said sell, not give away for free.
Su questo non ci piove.
Consiglio #10: sperimentare
There isn't a single thing I'm saying here that you should automatically believe. Don't trust me, or any other so-called expert. Instead, try things out for yourself and draw your own conclusions.
Okay, non mi fido. Ma intanto metto in saccoccia quanto scritto finora :-)
In soldoni, dice Konrath, è bello avere l'esclusiva proprietà del suo lavoro, pubblicarlo al prezzo che lui stabilisce e su tutte le piattaforme possibili e immaginabili. Riesce a fare arrivare i suoi eBook a molti più lettori di quanti ne raggiungerebbe avendo una casa editrice alle spalle.
Ma autopubblicarsi non è quel giochino da sfigati che alcuni credono.
L'autopubblicazione è un business e bisogna avere una mentalità adeguata.
Bisogna essere professionali.
Il che significa dotarsi di una squadra che curi tutto, dall'aspetto dell'eBook al guadagno. E quindi: commercialista, designer, impaginatore, correttore di bozze.
Significa avere anche buon occhio per interpretare le tendenze di mercato.
If you want to sell ebooks, look at why you buy ebooks.
When was the last time you:
  • Bought an ebook you saw in a tweet? 
  • Clicked on an Internet ad? 
  • Followed a Facebook ad? 
  • Bought an ebook because you got a postcard in the mail? 
  • Bought an ebook because you got an email about one? 
  • Read a free ebook?
If you can figure out why you buy what you buy, not just with ebooks, but with every single thing, you'll learn a lot.
Use that knowledge. And if it works well, write about it so I can learn it too.

È un lavorone, accidenti! Mi viene il fiatone solo a rileggere questo post.
Ci vorrà un bel po' di tempo - tra risorse varie da mettere insieme - ma per quel che mi riguarda, la strada è questa. Quindi si continua ad andare avanti, e a cercare altre informazioni e altri autori con esperienza nell'autopubblicazione.

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