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Selfie: quando l’idiozia diventa virale

Da Pamelaferrara @PamelaFerrara

Selfie: quando l’idiozia diventa virale

selfie“Mi faccio una selfie” è la nuova forma di autoerotismo 2.0 che ha sdoganato gli sfigati.
Sì perché, pensateci: anni fa farsi le fotografie da soli era un’attività infinitamente triste e, se anche la facevi, di certo evitavi di raccontarlo in giro.

Di selfie invece non ne abbiamo mai abbastanza: non solo è una tendenza virale ma alcuni la considerano una vera e propria forma d’arte.

Centinaia di articoli e gallery, da Repubblica al Corriere, parlano unicamente di selfie: quelle più famose, quelle più pericolose, quelle più spaventose.
Io, solo guardando la timeline di Facebook, potrei fare la classifica delle 10 selfie più ebeti, poi magari la mando alle testate come contributo al giornalismo di spessore.

Durante il Tour de France, alcuni spettatori sono arrivati al punto di mettere in pericolo se stessi e gli altri pur di farsi uno scatto con i ciclisti.
Ma, per arrivare al tizio che è riuscito a suicidarsi davvero durante una selfie, abbiamo dovuto attendere qualche altro mese: Oscar Otero Aguilar si è sparato involontariamente un colpo alla tempia nel tentativo di farsi un autoscatto con una pistola (Quotidiano.net).

Purtroppo la selfie, come i social network nel loro complesso, non è altro che uno specchio fedele dell’idiozia umana. Solo che in passato rimaneva circoscritta nel mondo reale mentre adesso è libera di dilagare sul Web, offerendo a tutti il privilegio di vedere più cessi di un idraulico.

Se siete estimatori del genere, ho trovato anche un’interessante offerta su Groupon: il “supporto smartphone per selfie”. Imperdibile.


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