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Senza pastori e senza pecore

Creato il 03 novembre 2010 da Tnepd
Senza pastori e senza pecore Dopo lo sfogo liberatorio degli ultimi giorni e’ il caso di fare il punto. 
Ho raccolto nella novella sezione Bunga Bunga una ventina di post, tutti comici o presunti tali, ispirati all’ultima performance di Mussoloni. Mi sono forse allineato, in tal modo, al coro di detrattori del premier? Spero di no, non era mia intenzione. Forse Mussoloni e’ realmente il miglior leader cui una nazione democratica puo’ ambire. E’ border line, non ci piove, ma almeno offre al suo pueblo tante occasioni per riderci sopra. Forse e’ anche per questa ragione che molti lo votano. Non solo perche’ vorrebbero essere come lui – e quindi in embrione gia’ lo sono - ma anche perche’ Mussoloni e’ proprio il miglior interprete dello show democratico. Non c’e’ pastore senza gregge, non c’e’ padrone senza servi, non c’e’ premier senza pueblo. Cento pecore libere se ne andrebbero ciascuna per i fatti suoi. Per comporre un gregge, gli ovini hanno bisogno di un pastore che li tenga raccolti. Se le pecore sapessero essere autosufficienti, il pastore non avrebbe ragione d’esistere.La servitù, in molti casi, non è una violenza dei padroni ma una tentazione dei serviIndro Montanelli 
Nella speranza che un giorno possa esistere un’Italia senza pastori e senza pecore, non ci resta che riderci sopra. 
Senza pastori e senza pecore“Popolo italiano! Sei tu dunque disposto a lottare per essere libero?” 
“Si’! Tu dimmi cosa devo fare e io lo faccio.”

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