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Sequestro a Bari, gli aggressori due baby rapinatori

Creato il 11 febbraio 2014 da Makinsud

A Molfetta, in provincia di Bari, un ragazzo di 21 anni viene aggredito e sequestrato per pochi euro, gli aggressori sono due baby rapinatori. Hanno meno di 18 anni i due ragazzini che l’altra mattina intorno alle otto hanno minacciato con un coltello un ragazzo più grande, i due lo hanno condotarresto baby rapinatorito in un seminterrato per rapinarlo. L’obiettivo dei soldi facili però non è andato a buon fine, infatti la vittima non aveva denaro con sé e quando i baby rapinatori se ne sono accorti, prima lo hanno sbeffeggiato e deriso, dopo lo hanno punito versandogli della candeggina negli occhi. I due prima di scappare hanno abbandonando il giovane segregandolo nel seminterrato con un lucchetto. Per fortuna al 21enne non era stato sequestrato il telefono e grazie a esso ha potuto chiedere aiuto al 112. I carabinieri arrivati sul posto, hanno tranciato il lucchetto che chiudeva il seminterrato e liberato il giovane, lo hanno subito trasportato al pronto soccorso del Policlinico di Bari. I  medici gli hanno diagnosticato una ustione chimica della cornea dell’occhio destro, ma per fortuna con una prognosi di dieci giorni si riprenderà.

Grazie alle immagini di alcune telecamere di sorveglianza, i militari hanno individuato subito i due baby aggressori, il più grande ha solo 16 anni, ed è stato arrestato e condotto all’istituto per minori “Fornelli” di Bari; mentre l’altro ha soli 13 anni e non essendo impugnabile è stato rilasciato e consegnato ai genitori. All’identificazione si è arrivata anche perché i due ragazzi erano già noti all’Arma per alcuni  precedenti.

Sempre più spesso le pagine dei giornali si riempiono di notizie in cui i protagonisti sono piccoli rapinatori o assassini. Il fenomeno si

baby
sta sempre più diffondendo, ma le cause non sono ancora chiare. Alcuni suppongono che la colpa sia dei videogiochi troppo violenti e crudi; altri additato i genitori poco presenti che permettono ai figli di stare ore e ore da soli in mezzo alla strada, magari con delle compagnie poco raccomandabili; altri pensano che la responsabilità sia dei comuni e delle città che non offrono ai ragazzi e ai giovani nessuna attività ricreativa o luoghi di aggregazione dove poter passare i pomeriggi. Si gioca allo scarica barile, ma nessuno davvero si preoccupa di evitare questi avvenimenti, c’è un grande bisogno di fatti e di meno parole, i giovani sono il nostro futuro!

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