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Serbia. Belgrado acquista armi russe e partecipa ad esercitazioni Nato in Germania

Creato il 29 ottobre 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

serbia_flagdi Giacomo Dolzani

Ancora una volta si esplica la politica su due fronti del governo serbo, finalizzata a mantenere buoni rapporti sia con l’occidente che con lo storico alleato russo.
In occasione della sua visita di ieri a Mosca, il premier serbo, Alexander Vucic, ha infatti firmato un accordo di collaborazione con la Federazione Russa, nel quale è anche previsto l’acquisto di armi (solamente difensive, in risposta al recente riarmo croato, ha specificato il primo ministro del paese balcanico), una pratica contraria alle sanzioni emesse da Ue e Stati Uniti contro la Russia in seguito all’aggressione contro l’Ucraina.
Belgrado non ha infatti mai applicato questa politica sanzionatoria, con il fine di non rovinare le proprie relazioni con Mosca.
Contemporaneamente un contingente di un centinaio di unità di terra dell’esercito serbo sta per essere inviato in Germania, dove prenderà parte ad una serie di esercitazioni Nato, sotto la guida degli Usa e alle quali parteciperanno anche altri paesi balcanici, come Albania, Bulgaria, Montenegro, Romania e Slovenia, già membri dell’Alleanza Atlantica.
Questa politica di neutralità che spesso, soprattutto da occidente, ha portato il governo di Belgrado ad essere accusato di doppiogiochismo, è dovuta alla particolare situazione in cui si trova la Serbia: da una parte infatti c’è la convenienza ad entrare nell’Unione Europea, con i vantaggi in campo economico e della sicurezza che ne deriverebbero, a costo però di rinunciare per sempre alla propria sovranità sul Kosovo, riconoscendolo come stato sovrano, dall’altra ci sono invece gli storici e redditizi rapporti con la Russia, suo sostenitore anche in sede internazionale, soprattutto sulla questione della secessione di Pristina.
Mentre Mosca ha garantito che le relazioni con l’occidente, così come sono ora, non rischiano di incrinare le relazioni con Belgrado, Washington e, soprattutto, Bruxelles, hanno però frequentemente lanciato degli ultimatum al governo serbo, richiedendogli di scegliere una parte ed abbandonare definitivamente l’altra.

da Notizie Geopolitiche



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