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Serbia. Premier Vucic, ‘favorevole a elezioni anticipate’; ma la vittoria è scontata

Creato il 17 gennaio 2016 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

vucic_aleksandardi Giacomo Dolzani

Aleksandar Vucic, primo ministro della Serbia, nel suo discorso in occasione della riunione odierna del Partito Progressista Serbo (Sns), formazione conservatrice di cui detiene la presidenza e che si trova attualmente al governo del paese balcanico, ha ventilato la possibilità di elezioni anticipate, dicendosi favorevole ad una simile possibilità, la quale a suo dire potrebbe mettere fine alla “crisi sociale latente” presente nel paese.
Vucic ha infatti attaccato gli alti funzionari pubblici e tutti coloro che, sia all’opposizione che al governo, cercano di impedire il percorso di riforme, istituzionali ed economiche, di cui necessita la Serbia, con il fine di mantenere il loro potere ed i propri privilegi.
Il premier, in carica dalla fine di aprile 2014, ha infatti affermato che sarà necessario un intero mandato (4 anni) per implementare le politiche necessarie al raggiungimento degli obbiettivi, imposti da Bruxelles a Belgrado, al fine di ottenere nel 2020 l’integrazione nell’Unione Europea. Aspettare la naturale scadenza della legislatura e tornare alle urne nel 2018 significherebbe quindi, se il Sns uscisse sconfitto dalle elezioni, rischiare una discontinuità politica che andrebbe ad incidere sul percorso europeo della Serbia.
Questa evenienza, allo stato attuale, è invece risibile: i sondaggi danno infatti il Sns attestato su percentuali che sfiorano la maggioranza assoluta dei consensi, superando di quasi quaranta punti percentuali i socialiti del Sps, dati a poco più del 10%.
Vucic non si è sbilanciato su una possibile data per le elezioni ma, se queste ci saranno, si svolgerebbero quasi sicuramente il prossimo aprile, in concomitanza con le amministrative.

da Notizie Geopolitiche



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