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Sergio Angeli mostra “Simulacro” Spazio Ginko Vernissage ore 19:00

Da Lielarousse

21 Marzo 2014

SERGIO ANGELI

“SIMULACRO”

Risonanza 00, Sergio Angeli

SPAZIO GINKO

Vernissage 21 marzo ore 19:00

a cura di Manlio Paglione

Via del Colosseo, 24

Roma

+39 06 9437 9632

[email protected]

http://www.spazioginko.com/mostra-di-pittura/sergio-angeli.html

Music by Angelo Secondini aka Cometa 
free download: http://www.jamendo.com/en/list/a97131

Biografia

Sergio Angeli, nato a Roma il 13 gennaio 1972, è un artista dedito innanzitutto alla pittura, ma si occupa anche di installazioni, scultura, fotografia e poesia. Nel 2004 pubblica una serie di poesie sull’“Antologia del III° Millennio” a cura della Galleria d’Arte “Il Leone”.
Nel 2005 si dedica alla fotografia.
Nello stesso anno da una sua idea nasce la rivista indipendente “Animarte” e contemporaneamente fonda il laboratorio artistico “Officina Dentro”, con il quale pubblica, con il Patrocinio del Municipio Roma V°, l’Antologia delle Risorse Artistiche del Territorio.
Illustra il libro “L’uomo che raccontava strane storie” (Aletti Editore) di Daniele De Sillo.
Pubblica disegni e poesie sulla rivista indipendente “Animarte” e su “Rizoma”.
Nel 2007 partecipa alla Rassegna di Fotografia “Quello che non diciamo”, con il Patrocinio del Municipio Roma V°, presso l’Associazione Culturale “Officina Dentro”.
Realizza la mostra delle opere originali contenute all’interno del libro “L’uomo che raccontava strane storie” di Daniele De Sillo (Aletti Editore) con il Patrocinio del Municipio Roma V° presso i locali dell’Associazione Culturale “Officina Dentro”.
Partecipa all’esposizione delle tavole originali della rivista “Animarte” con alcuni suoi disegni presso l’Associazione Culturale “Versoriente” a Roma, a cura di “Intro_Lab”.
A Maggio 2007 realizza la mostra di fotografia “La degradazione” presso la libreria “Liber.mente” a Roma a cura di “Intro_Lab”, dove espone suoi disegni pubblicati sulla rivista “Animarte”.
A Giugno espone di nuovo delle fotografie nel corso dell’esposizione curata da “Intro_Lab” “La Degradazione” presso “Liber.mente” di Roma.
A Ottobre dona un’opera all’O.N.U. in occasione della “Giornata Mondiale del Disarmo” organizzata a Milano nei “Saloni di Artecultura”.
E’ presente sul volume “Apogeo, Rassegna delle Arti” edito da “Lulu” a cura di Flora Contoli.
Due sue opere vengono pubblicate, inoltre, sul volume “Avanguardie Artistiche”.
A Giugno 2008 fonda l’Associazione Culturale “PassOver Lab”
Si occupa, inoltre, di scenografia e installazioni-video.
E’ presente sul libro “Quotazioni dei pittori italiani” (Edizioni “Il Quadrato”),su “Avanguardie Artistiche 2008/2010” e su “L’Elite 2010”.
Nel 2012 dona un’opera all’I.S.A Istituto Italiano Sessoanalisi di Salerno.
Nel 2013 pubblica il libro di tavole e testi “Questo è il mio martirio” , (edizioni Lulu.com)
Lo stesso anno partecipa alla mostra “Incendium” artisti per città della scienza, presso il Pan di Napoli.

Sergio Angeli maestro di un silenzioso presagio

“Sono ancora sull’uscio della sua porta eppure, m’accorgo in quell’istante stesso, che c’è un segreto celato nell’opera sua. Un’ombra, un velo d’aria ricopre l’intorpidita mia vista che catturandola dalla lontananza l’attira a lui. Sergio Angeli mi dicono essere. L’indistinto di un’impalpabile figura semi astratta mi precede sinuosa. La sua inquietudine è nella fattezza a me dinnanzi, un silenzioso presagio m’investe, - Angeli è l’opera stessa – penso. Senza rendermene conto con la pelle permeabile delle narici sono ad un palmo dal suo acrilico odore, la osservo apparentemente informe costruirsi sotto i miei occhi, percepisco il tratto donatole dell’artista, odo la sua emozione sciogliersi in un pigmento brillante, scossa la percorro con lo sguardo, ed ovunque in essa c’è tutto lui, Sergio Angeli e l’uso che fa dei colori genera sul mio volto un rosso porpora che degusto sulla lingua, ha il sapore ferroso del sangue. Così mi trasporta nel suo segreto riscoprendomi all’interno di un mondo nuovo, elevazione di suggestioni che mescolandosi plasmano sentimenti a me sconosciuti. L’amore sa d’odio, l’odio è un disprezzo sottile che mi fa sorridere, la morte sa di vita piena colma e inarrestabile. Sfioro la pazzia che innaturale sa così tanto d’amore, e la saggio ancora, con la bocca avida m’accorgo in quello stesso istante di aver oltrepassato l’uscio, di essermi immersa nell’opera sua, e scopro che l’artista ha scovato i legami che uniscono le contraddizioni rendendo ogni emozione un’antinomia dell’esistenza massima dell’essere umano, dell’indifferenza alla propria identità in quanto esseri, che siano di un’esultante umanità viventi o morenti di un’insulsa vita, ed è proprio questo che anela disaffezione per Angeli. Così denudata delle mie convinzioni sfoglio con gli occhi ogni opera, rapita m’arresto sull’amore, quello indicibile, vengo colpita e seppur spossata rimango in Risonanza 00 e scelgo di vivere in essa, in Sergio Angeli, nel suo mondo creato per quelli come noi.”

Lié Larousse

 



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