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Serie A: Napoli Inter

Creato il 28 novembre 2015 da Trescic @loredanagenna

Finalmente Sarri ritrova la "normalità". Dopo l'escursione blindata in Belgio e il ritorno a casa nelle mattinata di ieri, il tecnico dei partenopei ha potuto finalmente lavorare in pace, trascorrendo una giornata come piace a lui. Allenamento pomeridiano a Castel Volturno, con una prima fase dedicata al lavoro atletico e poi una intensa seduta tecnico-tattica. Giocheranno i titolari, non c'è dubbio. Anche Insigne, che a Bruges era stato fermato per precauzione a seguito di un risentimento a un polpaccio, è tornato in perfette condizioni di salute. Sarri tra ieri pomeriggio e la mattinata di oggi ha avuto anche il tempo per concentrarsi a studiare l'Inter di Mancini, in modo da poter trasferire ai suoi giocatori i consigli e le idee giuste per contrastare la capolista nella maniera migliore e possibilmente per vincere la sfida. Non a caso Faouzi Ghoulam, in un'intervista a Radio Kiss Kiss, dice che la gara di lunedì sera al San Paolo "sarà una sfida tattica e un confronto in cui ci vorrà concentrazione e pazienza".

Serie A: Napoli Inter

"Stiamo preparando la partita con intensità e attenzione - aggiunge l'esterno algerino - ma non è certo una partita scudetto perché manca tanto. Noi non pensiamo alla classifica ma andiamo avanti gara dopo gara come abbiamo sempre fatto. Ogni incontro che arriva per noi è quello più importante ma non è comunque decisivo perché la stagione è lunghissima. Sicuramente contro l'Inter sarà un match di grande richiamo per tutti, ma noi pensiamo al nostro gioco e siamo concentrati soprattutto su noi stessi". "Sarà una sfida - spiega Ghoulam - in cui ci vorrà anche pazienza perché credo sarà un confronto molto tattico. L'Inter ha una grande rosa, piena di qualità e noi da parte nostra abbiamo uomini di valore e siamo consapevoli di quello che possiamo dare. Sarà una partita di alto livello e speriamo di dare una gioia ai nostri tifosi". Ghoulam non si meraviglia del fantastico momento che attraversa la sua squadra. "Ci conosciamo bene - conclude - sono due anni che molti di noi sono insieme, abbiamo un gruppo compatto e stiamo dimostrando il nostro valore. Però dobbiamo proseguire così perché la strada è lunga e vogliamo far bene per raccogliere i frutti del lavoro".

Serie A: Napoli Inter

Mancini cerca squadra perfetta, Icardi fuori - Icardi e Jovetic, questione di feeling che non c'è. Mancini sa che contro il Napoli non c'è spazio per gli errori e sta pensando di lasciare in panchina il capitano dell'Inter. L'argentino e Jovetic faticano a duettare, anche domenica contro il Frosinone hanno deluso. Non si cercano, giocano troppo lontani e il montenegrino è riluttante nel mandare a rete il compagno. Icardi è meno decisivo dello scorso anno e la sua presenza, come ha dimostrato la sfida con la Roma, non è indispensabile. Mancini potrebbe quindi decidere di puntare sul tridente Jovetic, Ljajic e Perisic, giocatori di movimento che mettano in difficoltà la retroguardia del Napoli. Icardi, però, scalpita. E' sicuro che tornerà a segnare con continuità. "Non ricordo quante reti avevo realizzato l'anno scorso in questo periodo - ha detto oggi -. Col tempo io e i compagni ci siamo conosciuti e ho iniziato a segnare. Speriamo possa andare ancora così". Anche il feeling con Jovetic, secondo Icardi, non è così lontano: "Mi cerca tanto, ma non è sempre facile fare la giocata giusta. Inoltre Stevan ha le qualità per provare la conclusione da solo. Dobbiamo giocare insieme, così migliorerà anche l'intesa tra noi". Contro il Napoli, però, non c'è tempo per i tentativi. Il tecnico deciderà all'ultimo la formazione, ma un'esclusione potrebbe scoraggiare l'attaccante argentino già corteggiato da club di Premier. "Si parla tanto - chiude - ma io rimango qui. Sono il capitano". Mancini, che perde Kondogbia per un risentimento ai flessori, si troverà di fronte un Napoli rinvigorito dalla gestione di Sarri in una sfida che metterà a confronto due visioni opposte di calcio.

Serie A: Napoli Inter

Il gioco offensivo e coinvolgente del Napoli, contro quello difensivo e noioso dell'Inter. Due squadre guidate da allenatori profondamente diversi: Mancini, attento all'immagine, e Sarri, alla mano ma capace di fare meglio di illustri predecessori. Questo Napoli è imprevedibile, entusiasmante e può contare sull'estro di Higuain, da cui specialmente l'Inter sa di doversi guardare. Lo ha dichiarato anche Felipe Melo che, in un'intervista, ha promesso di riservargli "molta attenzione" paragonandolo anche a Balotelli che, secondo il centrocampista, doveva essere "menato" in campo. Parole che hanno scatenato l'ira dei tifosi napoletani e infastidito Massimiliano Rosolino, tifosissimo partenopeo e amico personale del goleador: "Higuain non si tocca e i giocatori devono dare il buon esempio, nelle partite e fuori dal campo. E' sbagliato anche paragonare Gonzalo a Balotelli, sono due giocatori totalmente diversi". L'aggressività, però, è il marchio di fabbrica dell'Inter che sopperisce così ad evidenti mancanze tecniche. Lunedì chi vince può tentare la fuga e, se saranno i nerazzurri ad imporsi, sarà la concretezza a vincere sull'estro. Ma le grandi squadre, quelle che restano nella storia, devono anche saper divertire e coinvolgere. Perché il calcio, al di là di moduli e tattica, deve restare uno spettacolo

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