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Serie A: Peric l’arma in più della capolista

Creato il 11 dicembre 2014 da Basketcaffe @basketcaffe

C’è un’unica nota comune tra la Reyer Venezia di quest’anno e quella della passata stagione. Si chiama Hrvoje Peric, croato di Dubrovnik, classe ’85. Lui c’era anche l’anno scorso quando Venezia, coltivando grandi ambizioni, si ritrovò invece a disputare una stagione al di sotto di tutte le aspettative, senza riuscire a competere per nessuno degli obiettivi che si era preposta. Peric aveva contribuito per 11.2 punti di media partita conditi da 1.2 assist e 4.7 rimbalzi. L’unico a metterci impegno, a sporcarsi le mani in campo: forse proprio per questo, per la sua polivalenza, per l’abilità nelle due fasi di gioco e la sua esperienza europea, coach Recalcati ha deciso di trattenerlo nella laguna.

Così Peric sta ricambiando la fiducia in prestazioni sontuose come l’ultima di campionato a Pesaro dove ha sfiorato la doppia-doppia con 25 punti, 9 rimbalzi, 3 assist, 8 falli subiti per un complessivo 36 di valutazione. Il croato ha un grande feeling con il nostro campionato: nel 2010 venne ingaggiato da Malaga ma girato in prestito a Treviso, con cui compie il suo primo approccio con il basket italiano. Una stagione dignitosa chiusa a 7.7 punti di media con 1.5 assist e 3.3 rimbalzi, in quella che risulterà la penultima stagione dell’allora Benetton in Serie A. Quindi Peric torna a Malaga dove in realtà rimane solo per una stagione, durante la quale gioca anche l’Eurolega, arricchendo la sua esperienza cestistica. Ma in Spagna non trovano conferma nelle aspettative riposte e decidono allora di scaricarlo. La più lesta di tutte ad assicurarsi i servigi del croato è la Vanoli Cremona con cui Peric gioca 23 partite firmando 14.3 punti, 6.0 rimbalzi e 1.6 assist. Quindi il passaggio in oro-granata dove arriva per formare una squadra in grado di lottare per i piani alti della classifica, ma sappiamo tutti come è finita.

Quest’anno Peric ha ripreso il suo filo a Venezia più in palla che mai: sarà stato l’arrivo di Recalcati, o l’onore di essere stato l’unico rimasto, insomma qualcosa ha fatto click e Peric è diventato fondamentale per questa formazione. Dopo sole nove partite viaggia a 15 punti di media con 5.7 rimbalzi e 2.4 assist ed è quarto nella graduatoria della percentuale da due punti con il 60%. Rappresenta il termometro della squadra: quando Peric non gira e non raggiunge la doppia cifra nella casella punti segnati la squadra ne risente e infatti nell’unica uscita, fin qui, in cui il croato ha segnato meno di 10 punti, Venezia ha perso. Con lui in campo la Reyer ci guadagna sia in termini di equilibrio che di sostanza. Capace di giocare sia da 3 che da 4, Peric è molto abile a leggere il gioco e farsi trovare pronto dai compagni vicino a canestro, ma è in grado anche di variare e di aprire il campo per poi segnare anche dalla lunga distanza.

Con Peric Venezia aggiunge un’arma importante al suo potenziale di fuoco ma guadagna anche un giocatore completo e che sa guidare la squadra in campo, nel tentativo, quest’anno sì, di raggiungere risultati importanti, senza però montarsi la testa, ma vivendo partita per partita.

Pesaro-Venezia col season high di Peric, 25 punti

 

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