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Serie B: nelle sponsorizzazioni la somma fa più del totale?

Creato il 17 febbraio 2015 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Una giornata dedicata al marketing operativo e alle politiche commerciali della Lega Serie B e di tutti e 22 i Club associati, per migliorare il rapporto con Tifosi, Partner e Istituzioni. Questo il senso di sei ore di lavoro, di confronto e di analisi che la Lega e i manager dei Club associati hanno sviluppato a Milano, nella sede di RCS, con il Direttore della Gazzetta dello Sport, Andrea Monti, che ha introdotto i lavori aperti con una relazione di Julian Prat, Direttore Generale MEC Italia (GroupM/WPP) su "Lo scenario media degli investimenti pubblicitari e i trend di mercato".

Matteo Bozza di Repucom Italia, società di ricerca leader a livello mondiale, ha poi presentato "Lo scenario delle sponsorizzazioni e focus sull'Italia". L'obiettivo di questo workshop è semplice quanto innovativo: fare leva sull'aggiornamento professionale, sul confronto e la collaborazione tra Lega e Club, per sommare i numeri, cioè la forza di 22 territori e delle altrettante realtà sportive, per migliorare la presenza e la partecipazione della gente, e l'appetibilità dei partner nei confronti della B: "Il Campionato degli Italiani".

B Club, questo il nome del progetto sul quale ci si è soffermati, che rappresenta una forma di marketing associativo, nello spirito che contraddistingue la Lega Serie B di innovazione e di supporto ai club che, grazie a questa operazione, incrementano le proprie risorse economiche e raggiungono brand internazionali altrimenti difficili da intercettare.

Valorizzazione del prodotto Serie B, incremento dei ricavi dei singoli club, ottimizzazione dei beni e servizi in ottica di centrale acquisti e sviluppo congiunto dell'offerta commerciale Club/Lega. Per raggiungere questi risultati, il secondo passo è stato quello di reperire sul mercato un advisor, individuato in RCS Sport che è diventato il partner commerciale esclusivo della Lega Serie B, affiancandola in questo processo di centralizzazione di alcuni primari benefit promo-pubblicitari delle società con la conseguente offerta al mercato di innovativi format di sponsorizzazione.

In un anno e mezzo si sono alternati diversi sponsor internazionali nei bordocampo della Serie B, così come su tutti gli altri strumenti di comunicazione della Lega e delle sue associate; brand leader nei propri settori, automotive, assicurativo, bevande, carburanti, farmaceutico per fare qualche esempio, attratti dai numeri della Serie B capaci di sommare ogni sabato 70-80mila spettatori negli stadi, che davanti alla tv si trasformano in 600mila, cifra che rappresenta l'audience media per turno, escludendo le repliche e gli highlights trasmessi in chiaro.

Un palcoscenico di grandi e piccoli territori, quello delle 22 realtà della Serie B, ma capaci di intercettare soggetti e investitori che per strategia aziendale, politiche di comunicazione, posizionamento di prodotti/servizi, logiche commerciali e capillarità distributiva necessitano di essere destinatari di proposte e progetti che garantiscano un significativo bacino di utenze e un'ampia visibilità con 472 eventi da agosto a giugno.

Una proposta, inoltre, declinata geograficamente in modo articolato, caratteristiche che la Serie B può garantire grazie alle 21 province e alle 13 regioni presenti nel proprio campionato per un bacino potenziale di 15 milioni di abitanti.


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