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Serie Tv: recensione Stuck - The chronicles of David Rea

Creato il 01 maggio 2013 da Giuseppe Armellini
Serie Tv: recensione Stuck - The chronicles of David ReaIo ho un problema con le serie tv. Dopo l'esperienza Lost non sono mai più riuscito a vederne altre (prima di
Lost soltanto la formidabile, splendida, Six Feet Under, ma non tutta). Ho fatto uno strappo alla regola, ahimè, solo per il disastro The River, un pò perchè -fortunatamente-era molto breve, un pò perchè l'horror mi attira sempre. Ora, grazie all'ottimo Mymovieslive -che vi consiglio caldamente- trovo questa strana serie, Stuck. Strana perchè pur essendo completamente italiana (produzione, regia, cast e location -Roma-) è girata in inglese. E strana poi perchè non è una vera e propria serie tv ma una web series uscita a puntate sul tubo e andata avanti grazie al gradimento.
Gradimento che merita tutto, è davvero una piccola perla della nostra cinematografia.
Cercherò di esser breve ma è praticamente impossibile.
Le vicende ruotano intorno alla figura di David Rea, un Emotional Trainer, uno insomma che aiuta le persone bloccate (lo Stuck del titolo) ad uscire dall'impasse. Si parla di blocchi perlopiù emotivi, di persone che arrivano a un certo punto della vita e non riescono più ad andare avanti, a decidersi. Persone al bivio delle proprie relazioni incapaci di capire che strada imboccare.
David non è un dottore, tutt'altro. E' un nichilista, un cinico, uno stronzo, un misogino, un manipolatore. Se si presenta un uomo il consiglio (più che un consiglio, quasi un diktat ipnotico) è sempre quello, lascia la tua partner. Se si presenta la partner invece prima se la fa direttamente nel tappeto dello studio, poi si può iniziare ad analizzarla.
Un giorno sul tappeto dello studio ci finisce Emma, una ragazza insoddisfatta, partner di un uomo egocentrico e pieno di sè. Emma non finisce nemmeno di arrivare al terzo orgasmo (mentre il compagno ascolta appena fuori dallo studio) che si innamora di David. Neanche 3 minuti e David la prende a lavorare con sè. Questa è solo la prima delle brevissime 10 puntate dell'intera serie, poco più di dieci minuti l'una.
Quello che sorprende di Stuck è l'elevatissima qualità dell'operazione.
La regia è di primordine, molto moderna e mai banale. C'è un gusto per l'inquadratura davvero notevole, nessun virtuosismo, ma capace di regalare una sequenza più bella dell'altra (io sono innamorato di quella sulla spiaggia ad esempio). Anche la fotografia sia degli interni che degli esterni è di qualità ottima.
Gli attori sono strepitosi: Sardonè che interpreta David Rea è una sorpresa assoluta ma non gli sono da meno il simpaticissimo Vincenzo Alfieri (Vince) o le tre ragazze, su tutte la bellissima Ivana Lotito (Emma).
Perfetta anche la colonna sonora che ha una particolarità. Tutte le volte che accompagna una scena abbastanza emozionante (e ce ne sono più d'una malgrado il tono generale da commedia) viene poi stoppata bruscamente al culmine dell'emozione.
Perchè in un certo senso anche la colonna sonora riprende il carattere del protagonista, un bastardo che dei romanticismi e delle emozioni se ne infischia. Ed è qui il punto forte di Stuck,ossia i suoi personaggi e lo script in generale. Lui è strepitoso, bastano i primi 30 secondi del prologo con quella gomma schioccata in faccia alla ragazza per inquadrarlo. David dice sempre pane al pane e vino al vino, gli piace manipolare le persone, se possibile anche rovinargli la vita. Ma tutti ne restano affascinati, sia i personaggi che gli ruotano intorno che noi spettatori. Narcisista all'inverosimile (anche se in una delle tante fulminanti battute risponde a un "fottiti" con un "non sono ancora così narcisista"), sicuro di essere in grado di convincere qualsiasi persona a fare qualsiasi cosa. Non c'è una donna in tutta la serie che non vada a letto con lui o non ci voglia andare. Per lui è puro sesso, per loro no, ci sono sempre diverse motivazioni dietro.
Emma ad esempio è una giovane ragazza che crede nell'amore, Splendido a tal proposito l'accorato e disperato discorso sull'amore femminile che fa ad un paziente di David (che nel frattempo invece pensa solo a farsela...).
Vince è l'avvocato di David. Involontariamente goffo, colleziona due di picche dove David cala assi a non finire. E' un ragazzo dal grandissimo cuore, sa subire e perdonare, aiutare e voler bene. Memorabile la ginocchiata sulle palle che si prende da ubriaco.
Ottimi anche tutti gli altri, Ramona, l'ex moglie del defunto fratello gemello di David, che per vendicarsi dall'essere stata sostituita da Emma allo studio pretende un figlio da David (come pretendere un buon libro da Moccia) e Lisa, bella da far paura, che piano piano viene fuori come personaggio affatto secondario, anzi, l'unica che ha qualche potere su David.
La serie è politicamente scorrettissima, l'amore e i buoni sentimenti calpestati di continuo, il sesso visto come naturale deriva di ogni rapporto, anche appena instaurato. Si ride molto, si resta affascinati, si vuole andare avanti per capire che succederà. Ci si sorprende per dei dialoghi di una brillantezza unica,sospesi tra il comico e il tragico, divertente ed emozionante. Ogni personaggio ha le sue sfaccettature, le sue peculiarità, ed è un miracolo vista la brevissima durata della serie.
La serie non  ha particolari macro-eventi, scorre veloce senza prendersi troppo sul serio. Ma nelle ultime due puntate accade qualcosa. In David forse sta maturando qualcosa (il dialogo nel quale Emma cerca di fargli tirar fuori un ti amo è un gioiello), quel personaggio così tutto di un pezzo ha un passato e un possibile futuro diverso da quello che è.
E l'ultima puntata il colpo di scena arriva, eccome se arriva. Lo spettatore resta confuso per più di un motivo,  la vicenda sembra quasi assurda ma colpisce lo stesso. Il primo ad esser stato bloccato in passato, stuck, fu proprio David. E il modo che decise per venirne fuori è sorprendente.
Stuck è cattivo, irriverente, corrivo, brillante, originale (penso all'Annunciazione), intelligente, dolce ed emozionante. E le tematiche che affronta con un sorriso sulle labbra sono importantissime, perchè niente è più importante del rapporto con le altre persone o con chi si ama. Non è un capolavoro ma un piccolo miracolo di passione e tecnica.
E David Rea un personaggio indimenticabile.
( voto 8 )

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