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Serie Tv – Tutti i nuovi arrivi del giovedì

Creato il 03 ottobre 2014 da Nicola933
di Silvia Azzaroli Serie Tv – Tutti i nuovi arrivi del giovedì - 3 ottobre 2014

loghiDi Simona Ingrassia e Silvia Azzaroli. Tre succose novità fanno il loro debutto proprio questa sera. La prima è la chiacchieratissima serie Gracepoint, remake, targato Fox, di Broadchurch acclamata dalla critica e vincitrice di diversi premi BAFTA, con protagonista lo stesso David Tennant (Doctor Who), in questo remake affiancato dalla vincitrice dell’Emmy Anna Gunn (Breaking Bad).

Ideata sempre da Chris Chibnall che si avvale di nuovo della collaborazione di James Strong.

Le perplessità su questo rifacimento sono molteplici, ma a differenza della critica statunitense che insiste molto sulla poca verosimiglianza dell’accento americano di Tennant, cosa che francamente ha un po’ stufato (come se loro fossero sempre dei fenomeni a fare gli accenti inglesi), ci vorremmo soffermare su altri problemi un po’ più seri.

Ci rendiamo conto che la storia di Broadchurch era così succosa e intrigante da dover attirare per forza le mire dei produttori americani e non solo. Il remake può starci. Come può starci volere di nuovo lo stesso attore dell’originale, David Tennant, amatissimo negli States per Doctor Who.

Quello che non ci sta è partire con una storia che sembra una fotocopia dell’originale. Il trailer, che potete trovare qui sotto, pare la parodia mal fatta di quello di Broadchurch, con Anna Gunn travestita da Olivia Colman. L’unico che si salva è proprio Tennant, che, accento mal riuscito o meno, sembra riuscire a dare un minimo di credibilità al personaggio. Più volte sia Tennant, sia gli altri curatori del progetto, hanno fatto menzione che questa serie finirà in modo diverso rispetto a quella madre. Considerato il fatto che il padre della vittima ha delle connotazioni fisiche da “latino”, come gli americani definiscono le persone provenienti dal Sud America, temiamo che gli autori possano optare per una scelta banale, e molto facile dal punto di vista narrativo, coinvolgendolo nell’omicidio del figlio. Ci auguriamo che le differenze non riguardino solo il colpevole dell’assassinio ma coinvolgano anche il resto dei personaggi. Sarebbe interessante, da parte degli autori, fare una serie critica locale, come sta avvenendo per The Bridge, remake riuscito di Bron. Naturalmente parleremo di Gracepoint nella nostra rubrica tra qualche mese per confrontarlo con l’originale.

Eccovi il trailer:

L’altro debutto importante di stasera riguarda Bad Judge, ideata da Adam McKay (Funny or Die), Chad Kultgen  e Chris Henchy  per la Nbc e riguarda le vicende del giudice Rebecca Wright, interpretata da Kate Walsh (Grey’s Anathomy, Private Practice, Fargo) giudice al servizio del  County Circuit Court di Los Angeles, una donna forte e determinata sul posto di lavoro che conduce una vita privata piuttosto discutibile partecipando a feste e comportandosi in maniera poco consona rispetto al suo ruolo. La sua vita potrebbe essere messa sotto il vaglio di Robby Shoemaker, un bambino di otto anni i cui genitori sono stati mandati in galera proprio da Rebecca. La loro interazione potrebbe essere la scintilla che indurrà Rebecca a cambiare stile di vita.

La serie si presenta in maniera interessante, speriamo solo che non si debba ridurre ad una sorta di sermone moralistico contro la donna in carriera.

L’ultimo debutto di stasera riguarda A to Z, serie comica ideata da Ben Queen(Drive) sempre per la NBC, vede protagonisti Ben Feldman (Drop Dead Diva, Mad Men) e Cristin Milioti (How I met your mother in tv e The wolf of Wall Street al cinema) che interpretano rispettivamente Andrew Lofland, impiegato di un sito per incontri amorosi che sogna di incontrare la donna della sua vita e Zelda Vasco, un’avvocatessa razionalista, cresciuta da una madre hippie da cui sta cercando di prendere le distanze. Per uno strano scherzo del destino Andrew e Zelda si incontrano per risolvere un errore riguardante un incontro e finiranno ben presto per innamorarsi.

A narrare le loro vicende è la voce suadente di Katey Sagal, famosa per essere Gemma Teller nella serie cult Sons of Anarchy. Immaginiamo che la Sagal, dopo i tanti morti della serie del marito (Kurt Sutter, ideatore dei celebri bikers di Samcro) abbia avuto bisogno di un po’ di sana leggerezza.

Passiamo a The McCarthys, altra sit-com, targata questa volta CBS, che debutterò il 30 Ottobre, è stata creata da Brian Gallivan(Are you there, Chelsea? – Happy Ending), che vi lavora assieme a Mike Sikowitz, Richie Schwartz e Will Gluck.

Le vicende narrate ruotano intorno ai McCarthy, una affiatata famiglia della classe lavoratrice di Boston che ha un legame profondo con lo sport. Ma quando un padre dall’animo schietto, un allenatore di basket al liceo completamente dedito al suo lavoro, decide di prendere sotto la sua ala protettiva Ronny, figlio totalmente negato per lo sport e apertamente gay, come assistente, gli altri membri della famiglia metteranno ferocemente in discussione le sue scelte.
Mostrare le dinamiche familiari può rivelarsi una scelta vincente oppure essere il punto debole. Gli autori della serie in questo caso hanno un compito abbastanza difficile, considerato il rischio di banalizzare la figura dell’adolescente omosessuale e già rischiano di partire con il piede sbagliato con la scelta banale di fargli odiare gli sport. Speriamo che ci sorprenda raccontandoci un bel rapporto tra padre e figlio.

Concludiamo con How to Get with Murder che ha debuttato il 25 settembre sulla Abc, ideata da Shonda Rhimes, celebre autrice di Grey’s Anatomy e Scandal, vede protagonista l’attrice premio Oscar Viola Davis nei panni della professoressa Annalise Keating, che insegna ai suoi studenti in legge come riuscire a farla franca nel caso fossero coinvolti in un omicidio.

Bisogna dare atto alla Rhimes di voler creare una storia dai contenuti diversi dal solito. In questa serie, infatti, sembra aleggiare un intelligente humor nero e la protagonista è una garanzia in fatto di recitazione, non solo per i premi vinti.

Le nostre perplessità riguardano il nome o meglio il cognome dell’insegnante, Keating, che dovrebbe essere un omaggio al celebre personaggio portato sullo schermo dal grande Robin Williams in L’attimo Fuggente, che se esistesse, potrebbe apprezzare una donna del genere. Speriamo solo che l’omaggio non si trasformi in oltraggio a causa del modo di scrivere della Rhimes, non sempre all’altezza della situazione.

Vi lasciamo con due video di questa serie

First Look

Trailer

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