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Serve una nuova offerta politica che intercetti il partito dell’astensionismo

Creato il 27 novembre 2015 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

italiaAbbiamo urgente necessità in questo particolare periodo storico che stiamo vivendo di una ventata di cultura politica nuova, che metta in luce valori morali e civili condivisi. Di conseguenza, anche la nuova forma di presenza in politica non solo dei cattolici ma di tutti i riformisti ed i liberali che hanno deciso oramai di superare a ragion veduta i giochi di alleanze di potere, a cui si dedicavano i vecchi partiti. Non sarà facile. Eppure oggi occorre tentare strade nuove alimentate dalla società civile, cominciando ad animare il dibattito politico con iniziative culturali di spessore e puntando a creare un contenitore che includa leadership e consensi, partendo da luoghi d’incontro e di confronto, di formazione e di studio, dove offrire a tutti l’opportunità di dialogare, di frequentarsi e di crescere nella conoscenza e nella coscienza delle proprie responsabilità al servizio del bene comune. L’Associazione denominata “Italia dei Diritti e dei Doveri” con l’iniziativa del 5 Dicembre a Foligno, nasce con queste finalità, predisponendo un percorso dove laici e cattolici possano realizzare un’omogeneità ideale e di cultura politica, su cui fondare la necessaria ristrutturazione della casa comune di tutti gli italiani. E con essa i suoi correlati nel campo della politica democratica: il patto di cittadinanza siglato in nome dell’uguaglianza e dei diritti di tutti e di ciascuno, il welfare con la sua impronta solidaristica e universalistica, il nesso fiscale fondato sulla redistribuzione e la progressività, la partecipazione sociale e politica innervata dalla pluralità dei corpi intermedi e dalla faticosa, conflittuale ricerca e composizione del bene comune e dell’interesse collettivo. Orpelli fuori moda, oggi, al tempo dell’individuo in via di de-socializzazione e dei suoi tanto celebrati attributi di autonomia e responsabilità, competizione e concorrenza, merito. Eppure, la realtà della crisi e delle politiche di austerità odierne ci restituisce l’immagine ben più prosaica di una società drammaticamente piena di sperequazioni, gerarchizzata e segmentata. Soli, disuguali e pressoché impotenti, ma immancabilmente connessi in rete e in attesa di un riscatto tutto individuale e non più collettivo, di fronte allo smantellamento del lavoro e dei sistemi di protezione sociale; all’inarrestabile concentrazione della ricchezza e del potere; alla colonizzazione di sempre più ampie sfere e attività sociali e personali da parte degli imperativi della mercificazione, della privatizzazione, del profitto ad ogni costo, costi quel che costi anche uccidendo le persone. Nell’attuale società, tanto per intenderci, quella in cui ci troviamo ora a vivere, sono davvero pochi coloro ai quali è concesso di affermare la propria individualità. A tutti gli altri non resta che riconoscere la propria subalternità. È questa la sfida che ci attende ci piaccia o meno e non pensamo che l’astensionismo combatta questo quadro devastante della nostra società, anzi lo agevola. . Serve allora uno scatto d’orgoglio, osare, mettersi in gioco con fede e convinzione per riprendere insieme il cammino con coraggio e speranza per ricostruire insieme il nostro Paese, dopo il lungo periodo d’incertezza e di immobilismo.

Convegno di presentazione con entrata libera

Sabato 5 Dicembre 2015 alle ore 16.30 presso la sede di Nemetria Palazzo Giusti Orfini, Via Umberto I°, n.7 – Foligno



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