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Sesso in scatola

Da Ffc
Sesso in scatola
Niente fotografie o riprese video, vietato il sesso sotto gli alberi, pedoni e ciclisti non benvenuti. Sono alcuni dei divieti che regolano l'utilizzo della nuova area destinata alla prostituzione femminile entrata in funzione lo scorso martedì, dopo la presentazione ufficiale alla stampa e un porte-aperte organizzato per tutti. I garage, o box del sesso, ormai mondialmente conosciuti grazie a un interesse mediatico internazionale fin troppo esagerato, mirano, secondo le intenzioni della municipalità zurighese, non solo ad aumentare la sicurezza delle prostitute di strada, ma anche ad allontanare la prostituzione, e il relativo flusso automobilistico, dai quartieri abitati. In particolare dal Sihlquai, dove il via vai di prostitute seminude e di clienti era diventato, secondo gli abitanti della zona, insostenibile. Il "drive-in" a luci rosse è a disposizione di circa 40 lavoratrici del sesso e dei loro clienti motorizzati (attenzione, uno solo per veicolo!) ogni giorno dalle 19 alle cinque del mattino. Superato un cancello si deve seguire un percorso chiaramente indicato durante il quale si entra in contatto con le prostitute e si pattuisce un prezzo per le prestazioni. Per i rapporti sessuali sono disponibili degli appositi "box" con pareti in legno, parcheggi per camper e due spazi coperti per quei clienti che l'auto gli va un po' stretta. Nella zona sono presenti anche servizi igienici riservati alle prostitute e gli assistenti sociali di Flora Dora, l'associazione che ha collaborato alla realizzazione del “sex drive-in'' elvetico prendendo spunto da progetti analoghi in Germania e Olanda. Approvato da un referendum cittadino nel marzo 2012 e allestito nel quartiere di Altstetten, a fronte di un investimento di 2,1 milioni di franchi svizzeri (1,7 milioni di euro), lo Strichplatz Depotweg ha subito trovato interesse fra le prostitute. E i clienti? Oseranno avventurarsi in un luogo così pubblicizzato? Fra tre mesi il primo bilancio.Nota a margine: in Svizzera, la prostituzione è legale. Il suo esercizio è considerato una forma di attività economica e come tale i proventi di tale attività sono soggetti a imposizione fiscale.

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