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Sette brevi lezioni di fisica, quando la scienza diventa best-seller

Creato il 14 aprile 2015 da Edizionialtravista

Dando un’occhiata alle classifiche dei libri più letti del momento, tra tutti i titoli presenti ciò che colpisce è, probabilmente, la presenza costante di un saggio che parla di fisica: stiamo parlando proprio di “Sette brevi lezioni di fisica”, scritto da Carlo Rovelli, classe 1956, fisico e professore ordinario all’Università degli Studi di Marsiglia.

Un saggio sulla fisica come best seller: chi l’avrebbe mai detto? Proprio quella materia che ai più appare tanto sconosciuta quanto inconoscibile, roba per addetti del mestiere, per chi se ne intende, ma che invece oggi leggono tutti. E così, incuriositi da questa sorpresa, anche noi de IlBlogDeiLibri ci siamo avvicinati a questo titolo, provando a scoprire cosa si celasse dietro alla sua semplice copertina blu della collana Adelphi e cosa gli ha permesso di diventare così popolare tra i lettori.

Innanzitutto, per poter avvicinare così tante persone a una materia intrinsecamente difficile occorre utilizzare un linguaggio semplice, che abbia la capacità di poter far comprendere ai più le cose notevolmente complicate che tratta. E Rovelli, dando prova di essere anche un grande divulgatore, oltre che grande scienziato, riesce a creare questa alchimia, a impostare il “codec” giusto che permette di semplificare i concetti delle leggi fisiche e renderli fruibili a tutti.

Da sola, questa è una qualità che permette al saggio di risaltare in mezzo a centinaia di titoli simili: se, poi, alla straordinaria semplicità del linguaggio seguono anche i contenuti, ecco spiegato come è stato possibile far schizzare questo saggio sulla fisica in testa alle classifiche di vendita, per di più con ampi apprezzamenti della critica.

Infatti, Sette brevi lezioni di fisica conduce il lettore attraverso i progressi e le nuove teorie che nel corso del Novecento hanno permesso all’umanità di comprendere meglio l’universo in cui è immersa, partendo dalle teorie fondamentali, come la relatività e la meccanica quantistica, per poi focalizzarsi sul cambiamento nel modo di pensare che queste hanno contribuito a formare riguardo all’infinitamente grande (l’universo) e all’infinitamente piccolo (il mondo subatomico). Dalla gravità Newtoniana alla fisica dei quanti, dalla teorie di Einstein alla concezione della natura dell’universo attraverso i secoli, Rovelli ci conduce nel mondo dove la fisica, almeno in libro, diventa linguaggio per tutti, parlandocene con un linguaggio mai saccente, semplice ma nemmeno semplicistico.

  • Autore: Carlo Rovelli
  • Editore: Adelphi
  • Pagine: 88

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