Magazine Cultura

Sette consigli di Stephen King per diventare uno scrittore migliore

Creato il 06 aprile 2013 da Mcnab75

Stephen_King_5

Terzo capitolo di questa rubrica scostante e a cadenza irregolare.
Dopo aver letto i consigli di Kurt Vonnegut e quelli di Chuck Palahniuk, oggi è il turno di un bestsellerista come Stephen King. Uno scrittore spesso nel mirino di lettori e critica, ma forte dei tanti milioni di copie vendute in tutto il mondo, Italia compresa.
King ha molti difetti. Su di tutti la prolissità e l’incapacità quasi congenita di scrivere un finale decente ai suoi romanzi. Tuttavia è bravissimo a plasmare le storie che inventa, al punto da incollare il lettore alla pagina. Molti lo definirebbero grezzo, ma geniale. Di quel genio istintivo tipico di tanti numeri dieci del calcio, tanto per capirci. Se infatti analizziamo il suo stile – i kinghiani mi perdonino – non notiamo particolari raffinatezza. Eppure piace. Piace, a fasi alterne, anche a me, che pure nel mentre ho scoperto centinaia di altri autori tecnicamente più preparati rispetto a mr.King.
I suoi segreti? Eccoli.

Vieni al dunque

Fa strano che sia proprio King a dirlo, ma a quanto pare il suo primo suggerimento è proprio quello di tagliare corto. Niente preamboli infiniti, niente aneddoti superflui lunghi decine di pagine. “Venire al dunque” è un’arma vincente, sempre e comunque. Perché per allungare il brodo senza annoiare a morte il lettore bisogna essere molto bravi.

Lascia riposare la tua bozza

Scrivi il racconto o il romanzo che hai in testa. Fallo di getto. Una volta terminato mettilo da parte e lascialo decantare per qualche tempo, fosse anche soltanto per due o tre giorni. In tal modo, quando finalmente inizierai l’editing, la tua mente sarà più lucida, più distaccata, e quindi maggiormente ricettiva nei confronti di errori e refusi.

Taglia le parti inutili

In fase di editing, taglia brutalmente tutto ciò che ti dà la sensazione di rallentare la scorrevolezza della lettura. Sì spietato, ma non esagerare nel tentativo di ricavare un testo troppo minimalista. Di solito tagliare il 10% di quanto è stato scritto durante la prima stesura è un buon parametro per ottenere un versione più fruibile del racconto/romanzo.

Affidabilità e onestà

Uno dei punti di forza dei romanzi di King è la caratterizzazione del personaggi. Certe volte ci si complica la vita inutilmente, quando in realtà basta un po’ di onestà mentale per “disegnare” dei personaggi credibili. Cercare di immedesimarsi con chi stiamo descrivendo è sempre un esercizio utile. Se stiamo scrivendo un capitolo che ha come protagonista Bob il rozzo contadino, non facciamolo parlare come un laureato ad Harvard. Tentiamo piuttosto di calarci nella parte, e di farlo agire e ragionare come verosimilmente farebbe il “vero” Bob.

Danse Macabre von Stephen King

Non dare troppo peso alla critica negativa

Per quel che mi riguarda è un punto molto delicato. Se la critica può essere utile per la crescita professionale di uno scrittore, l’abuso della medesima può minarne l’autostima. King consiglia di non dare troppa importanza ai feedback negativi, soprattutto se al contempo ne arrivano anche di positivi. Non si può piacere a tutti – questo è un punto che accomuna i writing tips di moltissimi scrittori famosi. Cerca dunque di filtrare i commenti utili e di ignorare tutti gli altri. Non smettere di scrivere solo perché lo sconosciuto lettore Tizio di dice di lasciar perdere*, che non vali nulla. Scrivi e cerca nuovi lettori.

Leggi molto

Il solone super-esperto, patito di manuali di scrittura, ti dirà che leggere non è abbastanza. Tu fregatene e continua a considerare la lettura come la migliore scuola possibile e immaginabile per diventare buoni scrittori. Impara a sfruttare i tempi morti per leggere ovunque: in bagno, in treno, il fila alle Poste. Cerca di carpire i segreti e la tecnica di ciascun autore, ma non smettere mai di divertirti mentre lo fai. Non sei un fottuto editor, sei un amante della lettura, che vuole imparare a scrivere. C’è una bella differenza tra le due cose!

Scrivi molto

Banale? Mica tanto. Imparare a scrive con costanza, fossero anche solo appunti o bozze di racconto, è il modo migliore per prendere il ritmo, per acquisire l’abitudine di produrre un tetto minimo di parole giornaliere. Non aspettare l’ispirazione divina, il momento in cui ti sembra di avere in mente la storia perfetta, o chissà che altro. Scrivi e basta. Per buttare tutto e ricominciare da capo c’è sempre tempo.

- – -

* Un giorno torneremo su questo punto.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines