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Shadowhunters - Città di ossa

Creato il 28 gennaio 2013 da Labellaeilcavaliere
Cassandra Clare
Shadowhunters - Città di ossa

Titolo:Shadowhunters, Città di ossa
Titolo originale: Shadowhunters, City of bones
Autore: Cassandra Clare
Traduttore: Fabio Paracchini
Editore: Mondadori
Prima edizione italiana: ottobre 2007
Prima edizione: Margaret K. McElderry - 27 marzo 2007
Pagine: 525
Prezzo: Rilegato - € 17,00

Quando ho scoperto che sarebbe uscito il film di Shadowhunters ( 23 agosto 2013) non ho avuto scelta: ho dovuto rileggere subito il libro e prepararmi così all’evento.
Nonostante sapessi già la storia, sono riuscita a stupirmi e divertirmi come e più della prima volta in cui l’ho letto. La Clare ha uno stile davvero scorrevole, senza troppi fronzoli a rallentare la narrazione incalzante, ma con un velo di sarcasmo nei dialoghi a dir poco irresistibile. Alcuni discorsi tra i protagonisti sono delle vere perle di ironia e non mi stanco mai di rileggerli.
Una sera come le altre. Clary si trova al Pandemonium, un locale dove girano personaggi interessanti, coi capelli colorati, piercing e strani gusti in fatto di vestiario, ma dove lei si sente stranamente a suo agio. Lì assiste a qualcosa di inspiegabile, due ragazzi e una ragazza, tutti con strani tatuaggi sulla pelle, uccidono quello che sembra un ragazzo indifeso, ma che si rivela essere un demone a caccia di prede. Ma la cosa più strana è che lei non dovrebbe vederli, nessun umano può. Si lascia così riaccompagnare a casa da Simon, il suo migliore amico, chiedendosi se non stia diventando pazza. Ma questo è solo l’inizio. Jace, il ragazzo biondo che ha ucciso il demone davanti ai suoi occhi, si rifà vivo e le svela un mondo popolato da creature magiche, pericolose e letali, e dai Nephilim, i figli degli angeli che da secoli proteggono il mondo da queste creature.
La Clare ha saputo mescolare in modo perfetto diverse figure della mitologia, come fate e stregoni, aggiungendo vampiri, licantropi e angeli. Potrebbe sembrare un guazzabuglio caotico, invece tutte queste creature si mescolando alla perfezione creando un mondo dentro il mondo, in perfetto stile Harry Potter.
Ma a portare avanti la storia sono soprattutto i personaggi, ironici, divertenti e soprattutto credibili. A cominciare dalla protagonista. Appena quindicenne e alle prese con tutti i problemi legati alla sua età, Clary riesce ad essere allo stesso tempo forte e testarda, mostrando anche il suo lato fragile, la paura davanti al mondo ignoto che si trova ad affrontare, il senso di tradimento perché la madre glielo ha tenuto nascosto, e molto altro. Accanto a lei troviamo immancabilmente l’eroe maschile, bello e tormentato. Verrebbe da chiedersi “Ancora?”, ma Jace non è solo il bello di turno, senza macchia e senza paura. Ironico e saccente, riesce ad essere irritante e adorabile allo stesso tempo, con un colpo di scena finale che mi ha lasciato sconcertata. Intorno a lui ci sono Alec e Isabelle, altri due Shadowhunters con cui vive nell’Istituto e che sono di fatto la sua unica famiglia. Anche il rapporto tra loro tre non è perfetto. Combattono insieme contro i demoni ma ci sono tensioni, incomprensioni, e sentimenti inconfessabili.
Alec è stato, in particolare, uno dei miei personaggi preferiti fin dall’inizio. La sua ostilità verso Clary è incomprensibile finché non scaviamo più a fondo e, una volta fatto, non si può non tenere in parte anche per lui.
Un altro personaggio che ho amato è Luke, amico intimo della madre di Clary e che le ha fatto da padre per tutti quegli anni. Quando la madre di Clary sparisce improvvisamente è a lui che si rivolge la ragazza, trovandolo però sordo alla sua richiesta di aiuto. Andando avanti nella storia si scoprono i motivi del suo comportamento e il racconto del suo passato, legato strettamente a quello della madre di Clary, fa luce sul motivo per cui il mondo degli Shadowhunters le è stato tenuto nascosto.
Ultimo personaggio da tenere d’occhio, soprattutto in vista degli altri libri della trilogia, è Magnus Bane, Sommo stregone di Brooklyn. Nonostante in questo libro compaia poco, è sicuramente un personaggio di impatto e vi preannuncio già che nei prossimi libri, con mia grande soddisfazione, sarà ancora più presente.
Personaggi, trama, ambientazione, la Clare ha saputo rendere ogni dettaglio in modo mirabile. I dialoghi sono divertenti, originali e ben inseriti nel contesto. Spesso non è solo la frase in sé a dover essere divertente, deve esserlo in rapporto a cosa succede intorno, e la Clare lo ha saputo fare decisamente bene.
Uno spazio particolare va poi al cattivo. Ovviamente non vi svelo di chi si tratta, ma voglio comunque dire che è uno dei migliori antagonisti di questo genere. Il racconto di come sia diventato tale, visto attraverso le parole di Luke, lascia spazio alla comprensione. Certo, lo vorrete uccidere più o meno con la stessa intensità degli altri personaggi, ma allo stesso tempo lascia lo spazio per chiedersi: “È davvero del tutto sbagliato?”.

Alaisse
Questa recensione partecipa a Hogwarts Reading Challenge.
Questa recensione partecipa a Tributes Reading Challenge.

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