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Shampoo, cosa è e come si fa.

Creato il 06 agosto 2012 da Andreapolverini @polveriniandrea

La parola prende origine dall’hindi champo, che significa “massaggiare“. E con questo è detto tutto. Il massaggio è il punto saliente. Da un buon massaggio, che esso sia forte ed energico, o rilassante e drenante dove serve, determina in buona parte anche la riuscita dello styling che verrà poi fatto alla cliente. Quello che conta è come si deterge la testa al lavaggio. Finalmente oggi siamo tornati ad un uso molto naturale per quanto riguarda la composizione dei prodotti detergenti, e quindi una notevole diminuzione di agenti chimici che talvolta alterano il ph della cute e a lungo andare creano disfunzioni anziché rimedi. Polverini professional in questo è molto attenta e ad oggi vanta di una gamma di prodotti detergenti tra le più naturali sul mercato. Sono prodotti fatti da un “parrucchiere” per dei “parrucchieri”, quindi con un notevole studio a monte prima della loro commercializzazione. Sono dei veri sistemi più che prodotti e dando un’occhiata alle statistiche dei nostri saloni possiamo dire che il risultato è garantito.

La procedura per un corretto shampoo è la seguente:

  1. Bagnare la cute ed i capelli con acqua.
  2. Versare una piccola dose di prodotto sul palmo della mano (circa 4/5 ml), strofinare assieme all’altro palmo per dosare su entrambi la dose, dopodichè  portare le mani sulla testa e distrubuire in maniera da distribuire in modo uniforme il prodotto.
  3. Iniziare con movimenti circolatori a massaggiare con i polpastrelli tutte le zone della testa. Non usare unghie per “grattare”, anche se a volte farebbe piacere,  perchè potremmo creare delle micro lacerazioni (graffi) che sarebbero più un disturbo che un sollievo poi. Quindi continuare col massaggio facendo attenzione a passare su tutte le zone della testa.
  4. Terminato passiamo al risciacquo.
  5. Ripetere i punti 2 e 3 a se i capelli son molto sporchi.
  6. Passare un balsamo per idratere lo stelo del capello e facilitarne la pettinatura. Lasciare in posa qualche attimo.
  7. Risciacquare e passare allo styling.

Vorrrei far presente una cosa importante, ovvero; quante passate di shampoo si devono fare? 1 o 2? Beh la risposta sembra essere ovvia, uno se poco sporchi, 2 se molto sporchi. é ma da cosa si vede se sono poco o molto sporchi i capelli? La risposta è: Dalla quantità di schiuma che una passate di shampoo produce. Poca sciuma = capelli sporchi, molta schiuma =capelli puliti. C’è una sostanza allinterno degli schampoo che è un tensioattivo che al contatto dell’aqua si trasforma e si concatena ad altri formando delle sfere (le bolle della schiuma) le quali attraverso il massaggio delle dita, raccolgono lo sporco sulla cute, quali grasso e impurità e poi col risciacquo viene portato via. Quindi se fa poca schiuma una passata e necessario farne un’altra, ma se vediamo molta schiuma già al primo passaggio vuol dire che la seconda sarebbe sprecata e ricorda un’abuso di shampoo porta poi ad una disfunzione delle ghiandole sebacee. In poche parole se lavi troppo alteri il film idrolipidico della cute (leggero strato di grasso atto a proteggere la cute stessa ad esempio da agenti atmosferici) e le ghiandole pensando che manchi ne producono sempre più in abbondanza e sempre più in fretta. Risultato?  Capelli più grassi. Poi lo spreco danneggia anche l’ambiente dove viviamo. E questo è il fattore più importante di tutti.

Buono shampoo.

Andrea Polverini.



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