Oggi pomeriggio su radio tre hanno trasmesso Shéhérazade di Nikolaj Rimskij-Korsakov. Suoni incantevoli e molto “colorati” mi hanno tenuto incollato alla radio, mentre cercavo di raccordare la musica con la leggenda ad essa legata. Lasciatemela raccontare anche se già la conoscete: La favola ( almeno ritengo sia tale) è ambientata in Persia dove lo shah Sharian , volendo sincerarsi della fedeltà delle sue numerose mogli e soprattutto della sua favorita Zobeide, finge di andare a caccia col fratello Zahman lasciando gli eunuchi a guardia dell’harem. Ma questi tradiscono la fiducia dello shah facendo entrare nell’harem gli sciavi negri tra cui il bellissimo “Schiavo d’oro”, di cui Zobeide s’invagisce. Ne scaturisce un’orgia ed una conseguente carneficina di schiavi, eunuchi e mogli infedeli quando, al suo ritorno, lo shah si rende conto dell’accaduto. Solo Zobeide scampa al massacro ma per darsi la morte da sola. Non contento di cotanta vendetta, lo shah decide, per sedare la sua ira, di sposare ogni giorno una donna vergine che mette sistematicamente a morte dopo aver consumato il matrimonio. Quando è il turno di Sheherazade, ella si salva grazie alla sua magistrale bravura nel raccontare allo sposo storie così avvincenti da tenere desta la sua attenzione per giorni e giorni. Infatti, sul più bello del racconto, rimandava il finale al giorno successivo e così andò avanti per “Mille e una notte”. Riuscì così a far sbollire l’ira dello shah salvando se stessa e le altre vergini dalla morte. Vogliamo sentire la favola in musica ? Allora voliamo nel vicino oriente.