Magazine Italiani nel Mondo

Shekawati, sic transit gloria mundi

Creato il 18 novembre 2011 da Mariagraziacoggiola
Sono nella regione dello Shekawati, nel Rajasthan nord orientale, una parte un po' fuori dal classico percorso turistico, ma che nel ''Rinascimento indiano'' era un punto di passaggio per i carovanieri provenienti dai porti del Mar Arabico e diretti nelle citta' della pianura del Gange. Di sicuro qui giravano i soldi, non si potrebbe spiegare la ricchezza delle haveli, le case signorili completamente affrescate, che sono la principale attrazione. A Mandawa, dove il patrimonio e' stato per fortuna piu' preservato, mi trovo in una haveli convertita in un hotel e ovviamente di grande fascino per i tipici affreschi dello Shekawati. I ricchi uomini di affari dello Shekawati avevano senza dubbio un amore per l'arte a tal punto che e' nata una scuola di pittura locale. Per fortuna, molto e' stato preservato alle razzie dei vari invasori, specie dai mughal. Forse sono state le scarse comunicazioni a salvare questo angolo di Rajasthan. Ancora oggi arrivare qui e' un'impresa, una specie di rally nel deserto, per lo stato delle strade. Ma meglio cosi'... Mi immagino con curiosita' quale bellezza doveva essere stata la citta' nel 1700, come vivevano i residenti di queste case e poi il declino. ''Sic transit gloria mundi'', come dice il detto latino rispolverato di recente dall'ex premier italiano a proposito della caduta di Gheddafi. Vero. Il fatto che il declino purtroppo non si e' ancora arrestato e che il patrimonio locale, qui e nel resto dell'India temo, e' a rischio di finire nelle mani rapaci dell'industria turistica. Il castello di Mandawa ne e' un esempio. Meta' e' stato trasformato in hotel di lusso, dedicato soprattutto ai viaggi organizzati (adesso e' pieno, e' alta stagione, soprattutto turitisi da UK), l'altra meta' giace abbandonata. Mi hanno detto che la proprieta' era stata divisa tra due litigiosi fratelli discendenti del potente del loco. Mentre uno ne ha fatto un albergo, l'altro l'ha ceduta a una famosa catena alberghiera indiana, che non ne ha fatto nulla. Cosi' meta' del castello e' stato ridipinto di bianco e l'altro e' rimasto come era in origine, molto meglio direi, ma nella completa incuria. Questo e' quanto ho visto dal cancello aperto, perche' una guardia mi ha chiesto 250 rupie per la visita all'albergo, comprensiva di un ''drink'', come mi e' stato detto. E' il primo caso di biglietto di ingresso in un hotel!

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :