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Non credo che abortirei mai, ma credo nella libertà di scelta delle persone e non mi sembra giusto che se io non abortirò devo impedire agli altri di farlo. Io sono assolutamente favorevole alla legge sull'aborto, anche se non vorrei mai usarla per me. E comunque, quando non c'era la legge non è che non ci fossero gli aborti. C'erano, ma erano clandestini, venivano praticati chissà dove, chissà con quali mezzi, chissà in quali condizioni igieniche. Le donne morivano. Vogliamo tornare a questo? A far morire anche le madri oltre che gli embrioni? Ecco, non sarebbe più logico tutelare la vita di chi c'è già piuttosto che quella potenziale di chi forse un giorno sarà un essere umano, ma che, per ora, è solo un mucchietto di cellule?
Ci sono passata da poco, ho visto le ecografie dei primi mesi, ho visto che quel mucchietto di cellule aveva già le sembianze di un bambino, per questo immagino che scegliere di non vedere mai il volto del proprio figlio, generato chissà con chi, chissà in quali contesti, per forza di cose deve essere doloroso. Per questo io non credo che riuscirei mai a rinunciarci, ma io sono io e un figlio anche non cercato l'amerei. Io sono io e in quell'embrione ci vedo un bel po' di vita, perciò non credo saprei spegnerla. Adesso meno che mai. Ci sono mille modi per evitare un figlio, basta un po' di buon senso, basta un pizzico di responsabilità. L'aborto dovrebbe esistere solo in casi estremi di malattie e violenze, in tutti gli altri casi dovrebbe essere evitato a monte. Cioè bisognerebbe pensarci prima. Quando mia sorella era all'ospedale, mesi fa, c'era una ragazza di 23 anni, aveva abortito perché voleva ancora divertirsi. Cavolo, divertiti, ma stacci con la testa, no? È davvero così difficile?
Resta il fatto che la legge 194 non deve essere toccata. Sarei egoista se dicessi che, poiché io non vorrei mai praticarlo, nessuna donna dovrebbe avere la possibilità di ricorrere all'aborto. Quello che non sopporto è l'idea che qualcuno possa decidere per tutti, nascosto dietro una morale del tutto soggettiva. Non mi piace che lo faccia lo Stato, meno ancora la chiesa, ma non voglio farlo certo nemmeno io. Quel mio "sì" alla legge 194 è un sì alla libertà di scelta di ogni singola persona.
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