Si chiude il cerchio

Di notizie orribili ce ne sarebbero a partire dalla messa all'indice da parte di Gabriella Carlucci di alcuni libri di storia usati nelle scuole (crociata sottoscritta da altri 19 deputati della maggioranza, numero in crescita), alla quale ha risposto in maniera esemplare Marco Revelli. Accusato di "partigianeria" di sinistra contro Berlusconi perché nel suo, e di Ortoleva, "L'età contemporanea" parla di "rigore morale del Presidente Scalfaro", Revelli risponde: "Essere messo nella lista nera da un branco di ignoranti mi fa piacere, è come ricevere una medaglia". Oppure il PDL lombardo che regala a Berlusconi l'uovo con sorpresa di svedesona violinista e dalle tette di marmo, oltre ad un toro di cristallo al grido: "ha due palle così, come le tue Silvio!"; ovviamente Silvio ringrazia ma la sensazione è un po' come quando si regalano sigarette ad un fumatore cronico. Oppure la morte nella raffineria Saras a Sarroch (CA) di Pierpaolo Pulvirenti, intossicato a 23 anni con un contratto a tempo determinato (il primo della vita) da 60 euro al giorno. O ancora la notizia degli 800 migranti partiti dalla Libia e mai arrivati in Italia.
Niente di tutto questo, solo la notizia dell'archiviazione del caso-Belpietro che molto mi stava a cuore. A quanto pare non si trattava di un attentatore che voleva nuocere al direttore di Libero, forse era un ladro o chissà; che fosse armato niente lo ha dimostrato, abbiamo solo le parole del poliziotto Alessandro Mastore. Poliziotto che fu protagonista di un caso analogo quando era di scorta a Gerardo D'Ambrosio durante Mani Pulite. Insomma tanto rumore per nulla (Belpietro, appunto) ma il musone non molla e oggi ha continuato a berciare contro i giudici (una volta di più), dimenticando che se questo fantomatico malintenzionato esistesse davvero si sarebbe volatilizzato dopo i tre colpi sparati a casaccio dal poliziotto di guardia. Forse Belpietro dovrebbe guardarsi da chi gli sta intorno più che dagli sconosciuti.