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Si fa presto a dire “sovranità”

Creato il 22 aprile 2011 da Coriintempesta

I poteri occulti della finanza ci tengono sotto scacco e si arricchiscono attraverso valori artificiali creati dal nulla

Dai sistemi di controllo come Echelon e Swift al signoraggio bancario

Si fa presto a dire “sovranità”

Indipendentemente dalle posizioni politiche, la maggior parte dei cittadini concorda sulla gravità di alcuni problemi che non possono essere occultati. Il debito pubblico in particolare pesa come una spada di Damocle sulla testa delle famiglie e, soprattutto su quella dei giovani. Sembra quasi che un genio maligno voglia creare continuamente problemi ad un’Italia che si è sempre distinta, da molti decenni, per la sua creatività e per alcune virtù che fanno da contrappeso ai vizi ed alle debolezze evidenti.
I cittadini di questo nostro Paese confuso hanno una grande capacità di lavoro, non solo nelle regioni settentrionali come si crede, e non esitano ad affrontare difficoltà di ogni genere quando sono convinti della reale utilità di ciò che fanno. Ne è testimonianza il fatto che sono ancora in numero molto importante quelli che, malgrado la crisi, continuano a risparmiare o che comunque si sono salvati dal disastro proprio per aver accantonato qualcosa nel timore di tempi difficili. Questo comportamento virtuoso appartiene alle famiglie ma anche a migliaia di aziende.
Da destra e da sinistra si continua a dire che la politica non si occupa di cose serie ma solo di scandali di basso profilo e pettegolezzi.
La sinistra sostiene che Berlusconi si dedica solo alla giustizia per varare leggi ad hoc e salvarsi da una condanna inevitabile. Ed ha ragione. I pidiellini sostengono che i sinistri non hanno idee e progetti e si occupano monotematicamente di Berlusconi, che sembra essere l’unico scopo del loro impegno politico.
I giornalisti italiani più famosi e ricchi sono quelli che si occupano di escort, ballerine e di vizi privati e qualche volta fanno finta di affrontare problemi seri come la crisi economica; di cui però raccontano le cifre senza neppure interrogarsi sulle cause del disastro e della genesi del debito che grava sulle famiglie. Quando lo fanno si limitano a mistificare. Il problema vero è che solo qualche raro patriota ha la stoffa ed il coraggio di affrontare temi vitali per la comunità nazionale.
Si tratta infatti di difendere l’interesse nazionale di fronte ad un sistema di asservimento che trasforma uomini liberi in servi del vero potere, quello che impartisce ordini alla politica e alla comunicazione per rafforzare una egemonia che dura da troppo tempo. Questi padroni sono i padroni della moneta.
Proprio l’esplosione nei numeri e nello spazio della nuova informazione elettronica, che non costa e non è facilmente controllabile, ha determinato una diffusione della conoscenza di alcuni meccanismi che sono la base della vera oligarchia. Ormai si parla sempre più diffusamente della creazione del debito e del signoraggio finanziario.
Abbiamo già visto in una serie di articoli pubblicati su Linea i meccanismi attraverso i quali si muove la grande speculazione finanziaria per affamare interi popoli. Ne hanno trattato anche alcuni giornalisti coraggiosi come Pino Buongiorno che, su alcuni settimanali europei, ha svelato, con nome e cognome, le strategie dei cosiddetti “padroni dell’universo”.
Di questa realtà maledettamente operativa, che si realizza sulla pelle delle famiglie e della sovranità politica e finanziaria nazionale, comincia a rendersi ben conto anche il Ministro per l’Economia, Giulio Tremonti, il quale, intorno ad alcuni temi, cerca anche di creare una rete di solidarietà europea.
Abbiamo visto come, negli anni, l’alta finanza abbia avuto a disposizione tutti gi strumenti di controllo per mantenere ben saldo il proprio potere. Prima, per decenni, il metodo Echelon, il grande orecchio planetario. Dopo l’11 settembre il micidiale sistema Swift dopo il quale e con il quale tutti i flussi finanziari sono stati monitorati ad insaputa degli interessati e con la sostanziale rinuncia dell’Europa alla propria sovranità.
Il cuore del potere è però quello che ruota intorno al signoraggio bancario e che rappresenta una espropriazione di sovranità, questa veramente antidemocratica, ai danni dello Stato e contro gli interessi del popolo. Chi emette moneta indebita gli stati e si appropria del valore creato dal nulla. Questo potere arbitrario è anche la fonte dell’enorme debito pubblica che grava su tutti, famiglie, produttori, bimbi appena nati e rappresenta il fardello che ognuno paga ai creatori del denaro dal nulla.
Si tratta di un tema di cui parleremo ancora e più diffusamente ma che, ogni giorno, dovrebbe aprire i telegiornali ed i quotidiani. Questa in verità è l’autentica guerra di liberazione dalla schiavitù. Queste sono le motivazioni reali che dovrebbero essere alla base delle rivolte del mondo meno sviluppato.
La situazione è però cambiata nel volgere di pochi anni. Fino ad un decennio fa le persone che si occupavano del signoraggio, della sua genesi e delle conseguenze erano poche e si conoscevano tutti tra loro. Amici che, spesso, operavano nello spirito delle intuizioni di Pound.
Voglio ricordare in particolare qualcuno che non c’è più: Giacinto Auriti, colui che ha dato il contributo più importante, e Giano Accame che ha inserito il tema della lotta all’usura nell’ambito di una visione sociale.
Oggi è sufficiente servirsi di un motore di ricerca per trovare, su internet, anche tanti giovani e giovanissimi, che hanno intuito l’importanza di questo tema fondamentale per la libertà dei popoli dal debito.

Vincenzo Centorame


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