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Si fossi il Pd

Creato il 30 luglio 2010 da Pierotieni

Si fossi il Pd

 

 

di Piero Tieni

Si fossi foco arderei 'l mondo diceva quello.
Molto più modestamente, si fossi il Pd chiederei a gran voce le elezioni anticipate. Sì, lo so che in caso di caduta del governo tocchi a Napolitano cercare in Parlamento una maggioranza alternativa prima di alzare bandiera bianca e mandarci tutti al voto. Però se il Pd si dichiarasse indisponibile, non ci sarebbe maggioranza alternativa possibile. La legge elettorale attuale fa schifo (tanto da essere definita porcellum proprio da chi l'ha concepita) però ha un vantaggio: conta gli schieramenti in campo e alla coalizione che prende un solo voto in più delle altre, regala il 60% dei seggi parlamentari. Se si andasse a votare subito dopo questa fragorosa rottura, gli schieramenti in campo sarebbero abbastanza definiti: da una parte ciò che resta del Pdl (che porterebbe addosso la croce del fallimento) e della Lega (che resterebbe l'unico partito rimasto al fianco e in difesa del partito degli inquisiti, di Dell'utri, Cosentino, Verdini e cricche di complemento); poi ci sarebbe uno schieramento moderato (molto moderato) con Casini, Fini, Montezemolo, Rutelli e altri figuri simili; infine ci sarebbe uno schieramento a sinistra con Pd (centrosinistra), Di Pietro (Idv), Vendola (sinistra-sinistra) e magari Bonino (radicali). A fotografarli oggi, il primo schieramento raccoglierebbe meno del 40%, l'area di centro starebbe attorno al 20% e il centrosinistra supererebbe il 40%. In pratica potremmo addirittura vincere le elezioni, potendoci affrancare in un sol colpo di Casini, Rutelli e Fini. E dovremmo combattere principalmente contro un avversario che ha fallito avendo 100 voti di maggioranza, che non ha fatto nulla di quello che aveva promesso e che ha dato vita ad una ragnatela di corruzione che tangentopoli a confronto sembra il regno delle Orsoline.
Troppo facile e troppa grazia avranno pensato gli strateghi del Pd, che infatti, ancora prima che Fini pronunciasse (finalmente e, si spera, definitivamente) parole di fuoco contro il Sultanino, hanno già dichiarato che non sarebbe opportuno ora precipitare il Paese verso elezioni anticipate, ma che bisogna essere "disponibili" a soluzioni-ponte, che si chiamino governo di larghe intese, di transizione o istituzionale.
E come no, un bel governoneoneone affianco di quelli che fino a ieri gurdavamo come portatori di peste, per poi dire un anno dopo, quando i disastri del Sultanino saranno stati dimenticati (e sfumati dalla propaganda), che noi siamo meglio di loro. E magari stare insieme per togliere di mezzo una legge elettorale che, alle condizioni attuali, con 3 schieramenti in campo, ci consentirebbe pure di vincere. Complimenti davvero. E buone vacanze.

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