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Si invita lo staff di Gasparri ad insegnare al proprio assistito le “buone maniere” sui social network

Creato il 21 ottobre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Che la politica in Italia, come in tutti gli altri paesi del mondo, abbia un ruolo importante strettamente connesso al potere è cosa nota. Nessuno stupore.A rendere il Belpaese totalmente diverso da altri paesi sviluppati in Occidente, però, è sicuramente l’uso del linguaggio e, dall’avvento dei social network come Facebook e Twitter, l’uso delle parole. Il significato delle parole. Alcuni onorevoli, politici, moralisti, forti del potere acquisito nel corso degli anni, spesso sviliscono il significato intrinseco delle parole oppure usano le stesse in maniera inappropriata, soprattutto su internet. Non si tratta solo di politici, sia chiaro, ma anche di persone comuni che sui social network, celandosi dietro ad uno schermo, pensano di poter scrivere ciò che vogliono: insulti, epiteti poco gradevoli, minacce.

Questo, però, non dovrebbe capitare ai profili pubblici, come nel caso del senatore forzista Maurizio Gasparri, nelle ultime settimane alla ribalta delle cronache con il rapper Fedez. Gasparri ieri, su Twitter, ha risposto ad una ragazzina, usando degli epiteti poco gradevoli, dopo che la stessa lo aveva apostrofato come “sporco”.

(© cinquequotidiano.it)

(© cinquequotidiano.it)

Il caso Gasparri-Fedez, con le difese da parte di Maria Pia. Ieri, il senatore Gasparri (@gasparripdl) ha insultato una fan del rapper Fedez. La ragazzina ha pubblicato una frase in cui difendeva il cantante dalle parole rivoltegli dal vice-presidente del Senato. La ragazzina (@mariapiatag) lo aveva taggato nei suoi 140 caratteri scrivendo: “caro @gasparripdl il ‘coso colorato’ è una persona pulita e umile, a differenza tua che sei sporco e telo credi perchè sei un deputato!!!” Stizzito, il senatore, non ha esitato a rispondere alla ragazzina: ”Meno droga, più dieta, messa male.” Ma la querelle che vedeva protagonisti il senatore forzista, Maurizio Gasparri, ed il rapper Fedez è partita qualche giorno fa quando il cantante aveva pubblicato una foto contro la manifestazione “Stop Invasione” della Lega Nord, sul suo profilo. Gasparri, dopo aver visto la foto di Fedez, ha risposto in questo modo, alludendo ai tatuaggi del rapper: “Cioè questo coso dipinto ha avuto qualcosa da ridire?”. E poi ha aggiunto: “Indubbiamente quel #cosodipinto ispira pena, si fa orrore e si nasconde a se stesso”. Da qui i continui botta e risposta dei due, politico e rapper, fino a quando la ragazzina ha preso le difese del rapper. Gasparri, personalità pubblica, non è nuovo a queste uscite: ricordiamo infatti che dopo la vittoria dell’Italia contro l’Inghilterra agli scorsi mondiali si era lasciato scappare “Fa piacere mandare a fare… gli inglesi, boriosi e coglioni“, creando un caso mediatico italo-inglese.

L’uso dei social network da parte dei politici, nei loro profili pubblici. “La maggior parte dei politici – spiega Gianluca Giansante sul sito heybiz.it – usa il web come se fosse in televisione: parla, racconta la propria opinione, ma non ascolta e non interagisce con gli altri. E, se lo fa, non riesce a essere convincente: litiga, s’infuria, polemizza e a volte arriva addirittura a insultare i cittadini. Insomma, nonostante la grande diffusione del web, manca una solida cultura su come utilizzare la rete per creare e consolidare consenso politico”. Di fondamentale importanza, però, è evidenziare che quando un politico, uno sportivo, un vip, insomma una qualsiasi personalità pubblica, crea un proprio profilo sui social network se decide di non confrontarsi con i propri fans o followers che siano, almeno, anche solo per curiosità, è costretto a leggere le opinioni di tutti, che siano favorevoli o contrari al loro pensiero. Qui, infatti, è intrinseca la difficoltà di interazione tra i profili pubblici e le persone comuni. Il capire che, esprimendo le proprie opinioni anche con veemente forza linguistica, oltre il rispettoso confronto non può andare. Se da una parte possiamo “comprenderlo”, ma non condividerlo, da parte della “casalinga di Voghera”, non si comprende né accetta un simile comportamento da chi il potere lo detiene da anni ed è in Parlamento a rappresentare anche gli italiani che insulta.

“Sono piccoli episodi come questi - spiega su Facebook il rapper Fedez – che illuminano a giorno la mania di onnipotenza, l’ego debordante e la mancanza totale di senso di colpa che affliggono taluni tristi personaggi. Io da solo non posso fare molto. Ma voglio fare l’unica cosa concreta che mi sembra possibile: se MariaPia, la ragazza insultata dal Vice Presidente del Senato, decidesse di rivalersi tramite vie legali, io sarò felice di sostenere il costo dell’azione. Non per dispetto. Non per vendetta. Per ottimismo. Perché non ce la faccio più a leggere quotidianamente di queste persone.”

Ma Gasparri, ospite di “Un giorno da pecora” parte al contrattacco. “Io sono stato insultato, mentre io ritengo che si debba rispettare il prossimo. Non chiedo scusa, chieda scusa lei, visto che mi ha offeso. Alla domanda “lei denuncerebbe questa ragazza?”, il ministro risponde: “C’è un insulto nei miei confronti, mi è stato detto ‘sporco’ e cose di questo tipo. Quindi sconsiglierei di querelarmi. E anzi, a questo punto la querela la farò prima io”.


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