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Si potrebbe andare tutti allo zoo comunale

Creato il 22 febbraio 2012 da Upilmagazine @UpilMagazine

Il giardino zoologico di Oria è un dignitoso giardino zoologico situato nel complesso del Santuario di San Cosimo, nei pressi di Oria. Lo zoo fu creato nel 1964 per iniziativa dell'arcivescovo di Oria e del veterinario locale, che all'inizio ne curò la gestione.

Così recita l’incipit di una breve descrizione pubblicata sul web all’indirizzo www.lascienzaneimusei.it.
Poche altre righe ne descrivono le specie animali presenti; null’altro più. Nulla dell’impegno profuso in oltre 35 anni da Eugenio Weidmann ex domatore e dalla moglie Edith Schickler, nulla delle continue difficoltà; men che meno delle attuali condizioni in cui versa la struttura per via degli attriti fra il parroco del santuario dei Santi Medici e l’anziana coppia che gestisce lo zoo inserito in un bell’orto botanico.
Strana storia quella degli zoo, da sempre fra l’incudine e il martello, tra chi ne vede l’aspetto reclusivo e chi quello educativo e di salvaguardia di animali spesso alla fine della carriera circense e che in strutture come quella di Oria trovano la loro dignitosa casa di riposo.
È il caso dello scimpanzé Bongo e della sua compagna, 17 anni di palcoscenico circense e 20 di coccole da parte di Edith, ridotto oggi a cibarsi di patatine San Carlo e pane duro per via dell’esiguità di mezzi economici e del sempre minor afflusso di visitatori. Colpa dei ridotti orari di apertura e chiusura decisi dal parroco, che secondo molti in paese sta assestando il colpo di grazia definitivo allo zoo e allo storico mercatino. Mentre il santuario stesso, meta da sempre di copiosi pellegrinaggi in onore dei santi Cosma e Damiano, non vive il lustro di tempi precedenti.
La dignità degli animali appunto …e di una coppia di anziani che hanno dedicato una vita agli animali con uno spirito ed una passione senza eguali.
Visitatissimo per oltre 30 anni, il piccolo giardino zoologico di Oria ha rappresentato per alcune generazioni l’unico luogo di incontro del Salento con i grandi animali selvatici.
Schiacciato poi dalla maggior fama dello Zoo Safari di Fasano, ha comunque rappresentato un luogo di osservazione privilegiato per intere scolaresche di bambini che mai prima e forse mai dopo hanno provato il brivido dietro la schiena di un approccio ravvicinato con i grandi felini o con i rettili.
…perché ad Oria gli animali vivono per decenni… mi racconta Edith …poiché dormono sulla paglia e non sulla segatura, poiché vengono accuditi come dei bambini di notte e di giorno…senza sosta. Negli altri zoo, gli animali muoiono e vengono rimpiazzati senza che i visitatori se ne accorgano, qui da noi, personaggi come Bongo o il maestoso leone o l’ippopotamo deceduto l’anno scorso, hanno accompagnato almeno un paio di generazioni di visitatori.
Lo zoo di Oria è oggi in cerca di un nuovo gestore. Pare sia giunto l’interessamento dello stesso Zoosafari di Fasano e di un altro imprecisato giardino zoologico del Nord. Quest’ultimo sembrerebbe comunque più interessato alla rara licenza, solo sette infatti in tutta Italia di quella speciale tipologia. Il futuro delle cinque tigri del Bengala e degli altri animali di Weidmann è dunque incerto e l’arrivo di nuovi ospiti è stato “bloccato”. Che quest’ultima sia stata “l’ultima” Pasquetta allo zoo di Oria è plausibile. Noi evidentemente ci auguriamo di no.

 

Lo zoo di Oria , inserito in un suggestivo parco botanico, possiede alcune strutture degne di nota: il reparto dei leoni, costituito da una zona a rocce e piani sfalsati delimitata da un fossato che permette una suggestiva visione degli animali. Anche il recinto che fino a poco tempo fa ospitava due superbi esemplari di elefante africano, ora ceduti al Giardino zoologico di Nantes in Francia, è stato opportunamente ristrutturato e arredato per ospitare un consistente gruppo di macachi. Gli altri recinti, anche se di vecchia concezione, sono ampi e ben arredati grazie anche alla ricca e suggestiva presenza di essenze vegetali che trovano nel clima pugliese un ambiente idoneo per un rigoglioso sviluppo. Oltre a tigri, leoni, scimpanzè e un bel gruppo di bertucce, vi trovano alloggio anche zebre, cammelli, lama, coccodrilli e altre specie di particolare interesse; nel rettilario infine sono presenti varie specie di serpenti alcuni dalle dimensioni veramente impressionanti come i pitoni albini di oltre 6 metri e con un diametro di circa 30 cm.
 


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