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Si prepara il sacco della vecchia Kathmandu?

Creato il 24 agosto 2015 da Cren

seto machendranath temple

Scendendo da Thamel verso Asan Tole (l’antico mercato delle verdure) si passa nella vecchia Kathmandu, fatta di cortili, case di mattoni, finestre di legno intagliato, cortili nascosti. Tutto traballa e, adesso, con le prime demolizioni sembra di passare in una bocca sdentata.

Il grosso buco è quello costituito dal muraglione che proteggeva il bellissimo tempio di Seto Machendranath, il  Signore delle piogge e dei Naga, che  ha resistito dolorante. (vedi foto)

Si inizia a demolire in attesa che la neonata Reconstruction Authority dia i soldi per le case e i permessi per ricostruirle. Si teme il sacco della vecchia Kathmandu e la totale sparizione delle vecchie case e, dunque, del fascino della città. Non che prima del terremoto qualcuno (donatori o governi) avesse pensato a preservare un minimo del patrimonio artistico. La Piazza dei templi e le strade che la circondano sono pieni di mostri edilizi, di macchine che macinano visitatori e antiche costruzioni.

Del resto (come accadde da noi), per molti nepalesi il massimo è avere una casa nuova di almeno tre piani per viverci con la famiglia e avere una rendita affittandone una parte. Tre anna di terreno (circa 100 mq) valgono qualche centinaia di migliaia di euro nella parte vecchia della capitale e permettono di costruire un bel casermone di cemento da rivendere al triplo o da affittare come supermercato. Gli speculatori sono già in movimento e le banche non si lasceranno sfuggire l’occasione di riprendere a gonfiare la bolla immobiliare.

Intanto l’occasione è stata propizia per allontanare i vecchi affittuari delle stamberghe affastellate (euro 20 al mese di affitto per una stanza) che, chiaramente non avranno nessun indennizzo (alcuni sono ancora nelle tende) e gli affitti nel resto della città sono schizzati.

I proprietari dei vecchi quartieri non pensano tanto al passato ma al futuro che potrebbe essere redditizio (anche qui il denaro ha sostituito molte divinità del passato). Oltre 200 persone (circa 110 proprietari di case) dei ward centrali della vecchia Kathmandu (Suchika Galli, Kilagal, Itumbaha, Bhotahity, Asan) hanno portato un progetto al comune di Kathmandu (Kathmandu Metropolitan City) per buttar giù tutto e ricostruire tutto in cemento, con case di tre quattro piani, simili alle periferie delle città occidentali. Costo circa 2 miliardi di euro, tempi (nepalesi) 5 anni.


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