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“si puo’ fare – per il lavoro di comunità

Creato il 30 gennaio 2013 da Raffaelebarone

SINTESI DELL’INCONTRO DEL 24 GENNAIO 2013

Giorno 24 gennaio si è costituito a Palermo il coordinamento regionale  “SI PUO’ FARE -  PER IL LAVORO DI COMUNITÀ”. Al coordinamento, aderiscono fino ad oggi, 170 tra operatori, familiari e utenti nelle aree della salute mentale, della giustizia minorile, dei servizi penitenziari, delle tossicodipendenze, della disabilità e degli immigrati.

Alla prima assemblea hanno partecipato circa 100 persone provenienti da varie parti della Sicilia. La riunione si è concentrata sulla discussione di un documento precedentemente diffuso tra i partecipanti.

Il documento, illustrato da Enzo Sanfilippo, sociologo del DSM di Palermo sottolinea in primo luogo il ritardo della regione nel predisporre politiche e metodologie per l’inserimento lavorativo e per l’inclusione sociale di persone con varie tipologie di svantaggio e di fragilità. Nel corso della riunione si è ricordato che la regione Sicilia non ha mai istituito un albo delle cooperative sociali. Tali cooperative in tante regioni italiane (e in pochissimi casi anche in Sicilia) hanno dimostrato che è possibile – e con risparmi notevoli per lo Stato – strutturare delle forme di lavoro in cui anche le persone con svantaggi di vario tipo possano diventare protagoniste.

Il nome che il coordinamento si è dato è lo stesso di un film di Giulio Manfredonia del 2008. In esso, con la necessaria traduzione artistico – cinematografica,  è narrata, con grande efficacia, la storia di un gruppo di pazienti psichiatrici che, sotto la spinta coraggiosa di alcuni operatori e di un ex sindacalista, fondarono negli anni 80 una delle prime cooperative sociali, ancora oggi operante in Friuli. È ora che i servizi sociali e sanitari  – ha ricordato Enzo Sanfilippo – si rivolgano alle fasce svantaggiate non solo in forma individuale, ma riconoscendo le loro aggregazioni, che possono svolgere un prezioso ruolo di auto-aiuto, purché esse si muovano in un contesto integrato con i servizi sociali e sanitari.

La “presa in carico comunitaria è un caposaldo del piano strategico della salute mentale approvato lo scorso agosto dalla Regione Siciliana. Spetta ora alle ASP completare il lavoro implementando i Piani di Azione Locale previsti dal decreto regionale” hanno ricordato Giorgio Serio e Raffaele Barone, psichiatri presenti all’incontro e che hanno partecipato alla stesura di questo importante strumento normativo di orientamento per una delle aree di cui si è discusso.

La ASP di Enna – ha ricordato Joe Serrafiore sociologo del DSM – ha promosso la Conferenza territoriale per la Salute Mentale già nel novembre del 2011 ed ha deliberato un percorso per la costituzione di un Comitato zonale per la Salute Mentale al quale stanno aderendo i vari comuni della provincia, i Distretti, le imprese sociali, le forze produttive, le associazioni di familiari, di volontariato e ricreative, così come prescrive il Piano Strategico.

Alla riunione erano presenti e hanno preso la parola molti familiari dell’associazione Meravigliosamente di Palermo, rappresentanti di Cooperative sociali, operatori della giustizia minorile. In particolare la Dott.ssa Salierno Direttore U.S.S.M. (Dipartimento Giustizia Minorile Palermo) ha auspicato un lavoro interistituzionale che possa favorire lo start-up di imprese sociali superando l’esperienza delle borse lavoro (tirocini formativi) che deve costituire solo un passaggio che apre a soluzioni più avanzate per tutte le categorie di lavoratori svantaggiati.

Un’altra questione affrontata brevemente è stata la possibilità che i comuni hanno di riservare una quota degli appalti per forniture e servizi a cooperative sociali costituite ai sensi della Legge 381. Esistono linee guida molto dettagliate già adottate da importanti amministrazioni comunali come Torino, Roma Udine che potrebbe essere proposte alle città siciliane per l’avvio di analoghi strumenti regolamentari.

Il Coordinamento procederà ora ad una serie di incontri con i referenti politico-istituzionali per sollecitare l’adozione di provvedimenti che possano accelerare l’avvio di nuove politiche per l’inclusione sociale e il lavoro di comunità.

L’assemblea si è sciolta con il proposito di realizzare quattro incontri seminariali ( a taglio operativo) sui seguenti temi:

  1. Legge regionale sulla Cooperazione Sociale – studio delle leggi regionali esistenti e proposta di una bozza di legge per la regione Sicilia
  2. Linee guida per l’inserimento di soggetti svantaggiati negli appalti di beni e servizi Elaborazione di un documento tipo per Comuni, Provincie ASP ecc.
  3. Adozione dei Piani di Azione Locale (PAL) per la Salute Mentale: studio ed elaborazione di “percorsi-tipo” da proporre e fare adottare nelle varie ASP della Regione
  4. Progetti personalizzati e budget di salute: confronto con esperienze già avviate e modalità di implementazione nella operatività dei servizi

Tutti gli aderenti al coordinamento sono invitati a segnalare:

-   il proprio interesse per la partecipazione ad uno o più di questi gruppi di lavoro

-   l’eventuale disponibilità per fornire riferimenti e linee di orientamento iniziale ai lavori di gruppo sia personalmente che con il coinvolgimento di esperti

-   la disponibilità per la sede e l’organizzazione logistica degli incontri tematici

Per il testo del documento e per ulteriori adesioni utilizzare l’indirizzo email:

[email protected]


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