Magazine Attualità

Si può fare profitto anche riducendo i prezzi

Creato il 24 ottobre 2013 da Laotze @FrancoTorre1953

Come è noto, il profitto di un’azienda nasce dalla differenza tra quanto i clienti pagano per i beni/servizi che quell’azienda mette sul mercato (il prezzo di vendita) e quanto quell’azienda spende per “confezionare” quei beni/servizi (il costo di produzione industriale).

Di solito, al fine di aumentare il proprio profitto, un’impresa tende ad allargare questo divario agendo secondo tre modalità: o aumentando il prezzo di vendita (a parità di costo di produzione) o diminuendo il costo di produzione (a parità di prezzo di vendita) , oppure ricorrendo a entrambe queste manovre.

In ogni caso con conseguenze negative per i clienti, che sempre più spesso si trovano nella paradossale situazione di dover pagare di più per avere in cambio meno.

Se nel primo caso le conseguenze negative sono facilmente (e immediatamente) percepibili da chi acquista, perché evidenti, nel secondo lo sono meno (sono “nascoste”, si vedranno col tempo).

Pensiamo, per esempio, alla riduzione dei costi di produzione che deriva da un abbassamento del livello di qualità del bene/servizio.

Questo abbassamento di livello può essere dovuto o ad una riduzione della quantità/qualità delle materie prime utilizzate nella produzione dei beni/servizi o ad una minore quantità/qualità del personale che l’azienda utilizza per produrre quei beni/servizi.

Gli esempi che la vita quotidiana ci offre sono talmente tanti che è impossibile elencarli tutti; basta, per dare un’idea, citarne alcuni: i prezzi dei trasporti pubblici, i prezzi delle assicurazioni, i ticket sanitari, le tariffe dei taxi, i prezzi dell’energia, ecc.

Un dato che, non a caso, non viene mai preso in considerazione, ma sul quale bisognerebbe invece riflettere, è che il legittimo obiettivo di un’azienda di vedere aumentati i propri profitti può benissimo essere raggiunto anche attraverso un’altra strada, poco battuta, che va incontro tanto agli interessi delle aziende quanto a quelli dei clienti: quella di abbassare i costi di produzione attraverso un uso razionale delle risorse effettivamente necessarie.

Percorrere questa strada presuppone però tante di quelle condizioni che, di fatto, in questo Paese, dove gli sprechi rappresentano la prima fonte di spesa, continuerà ad essere impercorribile.

Ne indico solo una: a gestire un’attività dovrebbe essere il più piccolo numero di persone in grado di farlo con efficacia.

Il bello è che l’azienda che riuscisse nell’impresa di ridurre al livello minimo compatibile con un livello accettabile i propri costi di produzione potrebbe vedere aumentati i propri profitti anche riducendo i prezzi!



Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog