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Si realizza un sogno: Quinta da Bacalhôa

Creato il 10 agosto 2014 da Lillyslifestyle @LilianaNavarra

ENGLISHPORTUGUÊS – FRANÇAISE – ESPAÑOL

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Continuano le mie scappatelle riposanti per cercare di non pensare al fatto di non avere ferie quest’estate. L’altro pomeriggio, dopo pranzo, si prende l’auto e si parte verso Quinta da Bacalhôa, nei pressi di Azeitão (Setúbal per intenderci).

Una vigna di oltre 12.000 ettari che produce oltre 20.000 litri di vino, e che vino! Per me un luogo speciale perché è stato protagonista di un capitolo della mia tesi di dottorato. No, non ho scritto una tesi enogastronomica ma una su un regista portoghese che ha scelto Quinta da Bacalhôa come location di uno dei suoi film, As Bodas de Deus (João César Monteiro).

Dopo 4 anni passati a studiare il cinema del regista portoghese vengo catapultata finalmente nel suo film, uno dei mie preferiti.

La visita guidata (di 2 ore per soli 6€ con prova di vino) comincia al negozio di vini dove il gruppo si riunisce (prenota QUI). Io consiglio solo la visita, di 1 ora, al Palazzo, il Museo non è inerente al vino ma alla collezione privata del proprietario (pagherete anche meno). Si parte in auto (propria) seguendo la guida fino al Palazzo da Bacalhôa.

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La tenuta (fine XV sec.) è una residenza signorile, di architettura rinascimentale e moresca, decorata di azulejos. Percorrendo gli splendidi giardini si possono ammirare le vigne per il vino di produzione propria. Un’elegante loggia che si specchia in un laghetto presenta muri interni con decorazioni di azulejos spagnoli a motivi geometrici.

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Si noti il pannello d’ispirazione fiorentina raffigurante Susanna e i vecchioni (1565), considerato il più antico pannello figurativo del Portogallo; e fonte d’ispirazione per la scena del film della giovane donna che nuota nuda nelle acque del palazzo.

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 GALLERIA FOTOGRAFICA

La visita continua nel museo, o per meglio dire la galleria privata del proprietario della Quinta. Sinceramente non credo valga la pena prolungare la visita per ammirare esclusivamente la collezione, anche se la sezione dedicata a Mandela (arte africana), pare fosse un amico del proprietario, è abbastanza interessante.

Conclusa la visita, ci attende una prova di vini (un bianco, un rosso e un moscatel).

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Purtroppo è giunta l’ora di ritornare a Lisbona e già sogno le mie prossime tappe. Restate sintonizzati! ;)

Per informazioni su prezzi ed orari entrate QUI.



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