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Si sta per costituire il comitato del Cardinale Brancati

Creato il 17 gennaio 2012 da Ecodibasilicata

18 aprile. Sono impressionato dalla bellezza della chiesa di San Nicola a Castelluccio Inferiore. Si riaprirá nei prossimi mesi. E’ un tempio straordinario. sono rimasto senza parole.

15 aprile 2012. Stiamo giá lavorando per trasferire sia sul sito che sul cartaceo l ‘evento.

14 aprile 2012. Ci siamo. Sotto il diluvio universale ma ci siamo.

7 aprile 2012. Quarto centenario della nascita  del Cardinale Lorenzo Brancati di Lauria  14 aprile 2012 . Il centro valnocino si appresta a vivere un momento di straordinaria importanza. Infatti, per il 14 aprile sono previsti i festeggiamenti, in occasione del quarto centenario della nascita, del frate francescano Lorenzo Brancati divenuto cardinale nel ‘600. Per onorare al meglio la significativa ricorrenza sarà presente a Lauria il Cardinale Giovanni Battista Re. L’iniziativa è stata voluta dal Vescovo diocesano Mons. Francesco Nolè e dal parroco don Franco Alagia.  La cerimonia, alla presenza del sindaco della città Gaetano Mitidieri, avrà un prologo nella scuola elementare che porta il nome del Cardinale lucano. Verrà infatti posto in una delle sale delle struttura scolastica una tela, opera di Franca Iannuzzi, raffigurante il giovane Gianfrancesco (così il nome da ragazzo del frate) .Il 14 aprile si arricchirà anche delle presenza di un folto gruppo di pellegrini provenienti da Copertino legati a San Giuseppe. Tra il santo leccese ed il cardinale lauriota si sviluppò una profonda amicizia. L’ammirazione del Brancati per il santo dei voli fu così profonda da farlo diventare tra i più accesi sostenitori del processo di beatificazione.Alla fine della cerimonia religiosa che si svolgerà nella Chiesa di San Giacomo vi sarà un approfondimento alla presenza del preside del Seraphicun di Roma padre Domenico Paoletti.Seguirà la visita privata del cardinale Re alla tomba del Beato Domenico Lentini. All’iniziativa è prevista un’ampia partecipazione delle autorità locali, provinciali e regionali.Sono tanti gli spunti che emergono dalla vita del frate francescano conventuale minore di Lauria che sfiorò il soglio pontificio nel 1689. La figura del Brancati è particolarmente luminosa.

Nacque a Lauria il 10 aprile 1612. Al compimento del diciottesimo anno d’età mutò il nome in Lorenzo Maria. Agli studiosi è noto come il Cardinale Lauria. I suoi primi studi si svolsero a Lauria pressola Parrocchia di San Giacomo sotto la guida dell’avvocato Aquilante Vitale. Nel 1630 entra nell’Ordine dei frati minori conventuali. Per diversi anni studia nel bellissimo convento di Noia (Noepoli). Nel 1634, viste le sue straordinarie qualità, fu inviato a Roma . Conseguì la laurea nel 1637 presso il collegio di San Bonaventura. Nel 1647 fu assunto Segretario dell’Ordine dei frati minori conventuali con il titolo di provinciale d’Irlanda. Fu al servizio dei ben sei Papi. Papa Innocenzo X lo nominò lettore di teologia alla Sapienza. Papa Clemente IX gli affidò l’incarico di combattere il Giansenismo e Papa Clemente X lo nominò custode della Biblioteca Vaticana. Fu promosso Cardinale da Papa Innocenzo XI nel 1681. Si narra che quando fu fatto Cardinale “a Roma anche le pietre battevano le mani”. Straordinaria fu la sua amicizia con Frà Giuseppe da Copertino “il santo dei voli”. Il Cardinale lucano ne avviò il processo di Beatificazione tanto era forte il legame. Tra le sue opere più importanti il trattato De Incarnatione e il De Oratione Christiana, che può essere considerato il suo capolavoro. Papa Benedetto XIV affermò che “mai era stato scritto niente di più chiaro, di più sottile, di più sicuro”. Per l’alto valore spirituale del De Oratione si crede che lo stesso sia stato scritto dal Brancati in ginocchio. Nel Conclave che seguì alla morte di Papa Innocenzo XI, avvenuta il 12 agosto 1689, il Cardinale Brancati ebbe 15 voti e forse sarebbe stato eletto al soglio pontificio se non vi fosse stato il veto posto dai reali di Spagna. Il 30 novembre 1693 il Brancati cessava l’esistenza terrena in Roma dove fu sepolto presso la cattedrale dei Santi Apostoli, basilica che aveva fortemente contribuito a restaurare. Ancora oggi ,li studiosi di teologia si recano numerosi, dal mondo intero, presso la basilica dei Santi Apostoli, così come nella Biblioteca Vaticana per consultare le sue opere ivi custodite. Il 25 novembre 2006, per la prima volta, un gruppo di oltre 300 laurioti si è ricongiunto al Cardinale nella Basilica dei Santi XII Apostoli a Roma alla presenza del Vescovo diocesano Francesco Nolè. Il 7 dicembre 2006 è stato scoperto un monumento in suo onore in Piazza San Giacomo a Lauria.

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5 aprile 2012. Sale l’attesa per il compleanno del cardinale Brancati. Saranno presenti anche gli amici di San Giuseppe da Copertino.

30 marzo 2012. Stamane, un folto gruppo di alunni della Scuola Elementare Cardinal Brancati di Lauria ha conosciuto più da vicino Gianfrancesco. Merito della dirigenza scolastica e degli insegnanti.  L’Eco ha anche regalato un segnalibro a tutti i ragazzi

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15 marzo 2012. Fervono i preparativi per il Quarto Centenario della nascita del cardinale Brancati. Don Franco Alagia organizza varie riunioni.

1° marzo 2012. Sono un pò latitante perchè sto preparando Speciale su Copertino da mettere sull’Eco. Voglio però incollarvi quello che ho detto a Copertino. Tra l’altro si può vedere tutto su ecodibasilicata.it Buonasera a tutti. Grazie per questo privilegio straordinario. Grazie per avermi permesso di offrire in questo luogo splendido e significativo questa semplice testimonianza. Permettetemi di evidenziare l’importanza di questa serata prima di raccontare brevemente quanto bolle in pentola in Basilicata sul Brancati e su quanto giá è stato fatto in suo nome. Oggi, simbolicamente, si rincontrano in terra, due amici. Due grandissimi amici. Due frati che si sono stimati per davvero. Io credo che in loro albergasse una speciale energia che li rendeva unici e li legava in modo indissolubile. Erano due persone sanguigne, due persone che avevano conosciuto le difficoltá della vita. Avevano conosciuto la malattia fin dalla tenera età. Due persone vere che addirittura, e sarebbe stato davvero straordinario poterli vedere, hanno litigato di brutto quando il lauriota trattava probabilmente giá da santo il copertinese che si schermiva. Ho detto persone vere. Forse questa è la chiave e la scintilla che ha mosso il mio impegno da laico appassionato di storia e profondamente colpito dalla figura del cardinale Brancati. Avvertivo che questo personaggio illustre veniva spesso percepito quasi come un’entità astratta, raffinatissimo teologo ma maledettamente distante …insomma, un bel quadro, in una bella cornice… con una dotta dicitura latina…ben in alto sulle pareti. Man mano che studiavo il personaggio Brancati grazie alla biografia di padre Sparacio riproposta da Mons. Antonio Cantisani, arcivescovo emerito di Catanzaro e primo culture del cardinale, emergeva la vitalitá di una persona vissuta quattro secoli fa, ma ancora viva nei suoi insegnamenti , attuale nel suo percorso di vita. Credo che ognuno possa ritrovarsi nel suo cammino umano . La sua esistenza è una metafora perfetta della vita, fatta di tante prove, di cadute e risalite. Al nostro Cardinale poi, fatemelo dire, gli è successo davvero di tutto. Altro che santino appeso al muro ! Difficoltà di salute fin da piccolo; l’onta della bocciatura da parte del vescovo del tempo che non lo inserì come chierico; i dubbi terribili se lasciare la sua città e i suoi familiari; i ritardi dell’accoglimento pieno nell’ordine francescano prescelto. Per non parlare del sequestro da parte dei briganti nella provincia di Matera, l’arrivo a Roma tra mille difficoltà, i tanti elogi ma anche le tante gelosie e le invidie che lo portarono a doversi allontanare addirittura da Roma! Ed ancora, i tanti Papi che ammirati del talento del frate lucano lo vollero come prezioso ed insostituibile collaboratore prospettandogli in più occasioni la berretta cardinalizia, che invece, per ironia della sorte, la ricevette dal Papa che conosceva meno e con il quale aveva poca dimestichezza. Per non parlare, verso la fine della sua esistenza della grave rapina che subì in casa, durante un conclave, ad opera del proprio segretario particolare del quale aveva il massimo della fiducia. Approfondire e soprattutto raccontare queste cose permette di acquisire una visuale diversa di un personaggio che ha vissuto ansie e gioie dell’esistenza. Insomma: abbiamo provato metaforicamente a far scivolare dalla parete il quadro del Brancati offrendo chiavi di lettura attuali e moderne. Questo è stato lo sforzo di questi anni vissuto in simbiosi con il carissimo don Franco Alagia, parroco di San Giacomo, sempre disponibile ed aperto. E’ stato ricordato lo straordinario pellegrinaggio a Roma da parte di 300 laurioti accompagnati dal Vescovo e dal presidente della giunta regionale De Filippo. Così come è stato citato il bel monumento in travertino, realizzato dall’artista Paolo Amoroso voluto dall’amministrazione comunale del tempo nella quale mi onoro di aver fatto parte. Ricordo con piacere la conoscenza con il prof. Galignano e con la dottoressa Sandrina Schito assessore alla Cultura che partecipò a Lauria alla inaugurazione del busto del cardinale. Furono i primi contatti con la realtà di Copertino. Ricordo le prime telefonate con il Municipio che in quel periodo, nel 2006, stava subendo dei lavori con i centralini che avevano continuamente problemi tecnici. Quel pomeriggio del 7 dicembre del 2006 ha rappresentato davvero una ripartenza nella riscoperta della figura del cardinale Brancati. Un altro momento di svolta è stato l’incontro con il vescovo diocesano Mons. Nolè avvenuto nel bellissimo contesto del porto di Maratea. Giá in passato con il giornale avevamo sperimentato una collaborazione con il vescovo Talucci, predecessore di Nolè, attuale arcivescovo di Brindisi. All’ epoca partecipammo alla stesura di un volume riguardante il Beato sacerdote Domenico Lentini, un’altra figura straordinaria di santità che Lauria vanta. L’incontro mattutino al porto di Maratea avvenuto nel 2005 insieme alla dottoressa Marianna Trotta giornalista dell’Eco fu un momento davvero importante. In quell’occasione svelammo al pastore diocesano la volontà di scrivere un libro un po’ particolare che potesse colpire ed entusiasmare. Non un tomo elevatissimo, ma quasi un istant book. Ci colpiva il contesto nel quale il Brancati aveva operato , la Roma barocca del ‘600 in cui i vizi non mancavano MA allo stesso tempo emergeva la forza di questo frate della provincia napoletana che rischiò di diventare Papa. Il volume, con molte imperfezioni, ha cercato di umanizzare e contestualizzare la figura del Brancati. Rispetto alle ottime ed alte pubblicazioni sul frate lauriota di Mons. Cantisani, il volume paga certamente il prezzo di questo desiderio di voler dimostrare la complessità della vita del Brancati fatta non solo di studio di preghiera e di meditazione , ben 20 mila furono le messe che il cardinale celebrò, ma anche di un’esistenza fatta d’azione e di scelte coraggiose. “Chi più di lui” questo è stato il titolo del libro. La vera e propria esclamazione la recuperammo dagli anziani del paese che ricordavano che i loro nonni parlavano di un cardinale di Lauria che stava per diventare Papa se non fosse stato osteggiato dal re di Spagna. L’operazione editoriale andò bene e promosse una rinnovata conoscenza della figura del frate. Tra l’altro, l’attuale non disponibilità di copie è la dimostrazione che il libro fu apprezzato e che forse occorrerà una nuova edizione, certamente riveduta e corretta anche alla luce di nuovi riscontri storici. Permettetemi a questo punto di evidenziare un’altra piacevole scoperta che riguarda il frate Vescovo Nolè e forse tutti i frati conventuali minori. Si avverte in loro uno straordinario legame con il proprio ordine, si nota un rapporto quasi viscerale, mi verrebbe dire un tifo contagioso. Anche Brancati e San Giuseppe erano così. Proprio Brancati, ancora solo frate, litigò di brutto con un alto porporato che aveva messo in discussione le qualità dell’ordine. Di Mons. Nolè ricordo il suo ardore quando si parlava di san Giuseppe e del Brancati, ardore che ho sperimentato anche qualche giorno fa, in occasione di una riunione operativa sulla prossima visita del cardinale Re a Lauria il 14 aprile in occasione del quarto centenario della nascita del cardinale. L’approfondimento sul Brancati ha permesso di incrociare realtà straordinarie. Copertino innanzi tutto, leggere ed indagare su questa straordinaria amicizia che spinse il cardinale a lasciare gran parte de suoi averi per veder riconosciuta la santità del suo confratello, è un gesto davvero meraviglioso. Che rammarico per quella biografia scritta dal cardinale su San Giuseppe smarrita! In parallelo a tante nuove scoperte, abbiamo avvertito un “soffio lieve” che seguiva il nostro lavoro. Ad esempio un’amicizia con una studentessa universitaria di Bologna portò a colmare una lacuna che avvertivamo e riguardava il volto autentico del cardinale. Basta infatti navigare un po’ su internet per rendersi conto che nel periodo del 500 e del 600 i visi dei porporati e di alcuni papi vengono raffigurati quasi allo stesso modo. Con ogni probabilità molte tele sono andate smarrite nel corso del tempo, ed oggi ci troviamo con datate raffigurazioni quasi identiche tra loro: barba, pizzetto, sguardo ispirato… Poi un giorno una telefonata shock: era Antonella in stile Federica Sciarelli di Chi l’ha visto …”guarda che all’università, nella sala della quadreria c’è una tela di un cardinale, credo sia il tuo amico, quello di cui mi parli sempre facendomi una testa così !” Non potete immaginare l’ emozione che abbiamo provato nell’ aprire la busta giunta a Lauria nella quale la gentilissima Antonella Arena aveva riposto la foto. Dicevo tanti episodi, alcuni davvero simpatici come quello legato alla città campana di Agerola. Nel ricercare spunti e notizie, i motori di ricerca google e virgilio si imbattevano continuamente con la lavanderia Esposito in via cardinale Brancati ad Agerola, o con la macelleria Spagnuolo in via cardinale Brancati …sempre Agerola. Il fiuto mi diceva che in quella città vi era qualcosa di interessante…mai avrei immaginato di scoprire un colossale equivoco storico e di addolorare delle pie donne ferventi estimatrici del cardinale Brancati. In effetti per più secoli Agerola pensava che il Brancati fosse stato un proprio figlio . Pensate com’era radicata la credenza: vi è in una bella chiesa agerolese un quadro dedicato al cardinale. Questo ci permette anche di dire come è insidiosa la ricerca storica e quanti errori si possono fare. Grazie, o a causa di questi contatti, ho notato in questi ultimi anni, che molti siti di quel territorio hanno corretto l’informazione errata probabilmente indotta dalla frequentazioni del cardinale con influenti personaggi napoletani. Ma se ad Agerola, la strada dedicata al cardinale, è frutto di un errore in buona fede, mi chiedo: tra Lauria e Copertino errori storici non ve ne sono e non ve ne possono essere! Ed allora perché non proporre alle nostre rispettive civiche amministrazioni di dedicare a Lauria una strada a san Giuseppe da Copertino e a Copertino una strada al cardinale Brancati. Sarebbe un gesto straordinario, un gesto che esalterebbe l’amicizia tra due frati che sono entrati nella storia. Nel corso di questi ultimi anni è stato organizzato a Lauria un evento culturale dedicato al Brancati in settembre che si intende riproporre . A tal proposito sarebbe bello studiare delle iniziative in comune, immaginare un gemellaggio, un qualcosa che possa unire sempre più Copertino a Lauria. Sono convinto che rispetto a questa iniziativa ci sarà qualcuno che farà il tifo per noi. Dicevo poc’anzi di un “vento positivo” che spira sulle iniziative legate al cardinale. Un’altra grande realizzazione ha trovato lo stimolo giusto grazie al Brancati. Grazie alla disponibilità del parroco di Lauria e grazie alla generosità della famiglia Carluccio di Pisticci abbiamo ristrutturato un bel locale parrocchiale che è diventato in pochi mesi un punto di riferimento importante per la cultura a Lauria e nella valle del Noce. Questa sala ubicata nel quartiere natìo del cardinale è stata intitolata proprio al Brancati. Con un pizzico dì orgoglio possiamo evidenziare che da due anni Lauria gode di un cartellone teatrale di prim’ordine con compagnie teatrali provenienti da tutt’Italia grazie proprio a questo spazio ottimamente attrezzato. Ecco dunque che quel quadro bellissimo appeso alla parete continua a generare frutti anche nel nostro tempo. Infine, c è ancora dell’altro, la visita del Cardinale Re il 14 aprile prossimo e c’ è in fase avanzata una nuova iniziativa che stiamo portando avanti come giornale sempre con la preziosa supervisione del vescovo e del parroco. Ci siamo detti: i libri sono importanti e servono, ma forse occorre sforzarsi di incrociare linguaggi diversi che possano essere più accattivanti. Ecco dunque l’idea di un fumetto sul Brancati che potrà diventerà successivamente un cartone animato. Il Cardinale è diventato per noi Gianfrancesco (il nome che aveva da ragazzo) e poi gieffe; siamo convinti potrà essere letto dai ragazzi ma anche dai grandi così come da quanti a fatica non superano l’introduzione nel rapportarsi ad un libro. L’idea è stata rafforzata dal felice incontro con Franca Iannuzzi ottima disegnatrice ed autrice del quadro che stasera è stato donato a Copertino. Appena pronto il libro illustrato(settembre in occasione dell’evento citato) ovviamente ve ne faremo recapitare delle copie. Troverete delle bellissime pagine in cui viene descritto il rapporto viscerale tra i due frati. Vi sono davvero momenti commoventi, pieni di tanta vitalità. Permettetemi infine di ringraziare gli organizzatori che stasera hanno fatto un miracolo: Antonio ed Alessandra, padre Giuseppe, persone davvero straordinarie! Hanno fatto nuovamente incontrare, dopo quasi quattro secoli, due amici diversi ma uniti nel guardare lo stesso orizzonte. Questa sera idealmente raccogliamo la fiaccola dell’amicizia tra Giuseppe e Gianfrancesco, adoperiamoci insieme a farla ardere nell’interesse dei nostri ideali e delle comunità che rappresentiamo. (Copertino, 23 febbraio 2012)

23 febbraio 2012. E’ stata uan giornata davvero indimenticabile. Nei prossimi giorni sull’Eco racconteremo quanto avvenuto. Si sono reincontrati idealmente, dopo quattro secoli,  due amici, due fratelli.

 

22 febbraio 2012. Tutto pronto per una visita importante. L’evento di Copertino permette di far ricontrare dopo quasi quattro secoli due frati che sono stati molto amici e sono entrati nella storia. Sará un’emozione incredibile.

Si sta per costituire il comitato del Cardinale Brancati

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22 febbraio 2012. A tempo di record è pronto il primo “prodotto mediatico”. Un piccolo, agile depliant per spingere tutti alla conoscenza della figura di gieffe. Don Franco porterà un pò di questo materiale anche per gli amici di Copertino.

20 febbraio 2012. Giornata molto intensa. “Vertice” con il Vescovo presente a Lauria ad una inaugurazione e con il parroco. “Passa” la linea di far arrivare il cardinale Re in piazza del Popolo (ottimo). Sul palco vi saranno i saluti. Poi si entrerà nella scuola per benedire la tela di Franca Iannuzzi che la Diocesi,la Parrocchia e  l’Eco ha donato alla Scuola Elementare “Brancati”. Poi si andrà in chiesa per messa e convegno. Ora manca un’altra cosa. Giovedì sera-venerdi mattina sarà il momento giusto per ritornare  alla carica…

Bella telefonata con gli amici di  Copertino, davvero gentili.  Il grande giorno si avvicina!  E’ pronta anche la sorpresa. Da Episcopia è passata per Lauria. Credo stasera sarà a Maratea, poi Praia domani, mercoledì mattina Lauria. Pronta per il viaggio di giovedì. Nessuna anticipazione fotografica, ma credo avrà un bell’impatto.

17 febbraio 2012. Pomeriggio di lavoro per il cardinale Brancati. Sul tavolo dell’Eco colla solida, squadra e riga, fogli e forbici per preparare le bozze del manifesto ufficiale e di un’agile guida per conoscere meglio la vita di gf. Nel mettere a punto il “menabò” ho dato rilievo al coro ligneo del ’500. E’ davvero una grande opera d’arte. Sono rimasto senza parole quando i tecnici della Soprintendenza lo hanno definito il più bel coro ligneo di Basilicata.

Devo però dire la verità: ho visto e scoperto recentemente quello nella chiesa dell’ Orsoleo a Sant’Arcangelo…beh…è una bella battaglia. Alla fine forse “vince” Lauria, ma proprio d’un soffio. Domani mattina presto appuntamento con il parroco per definire il materiale promozionale. Cresce, cresce a dismisura il rammarico per un evento che si consumerà in un pomeriggio. Che peccato, in poche ore sarà concentrato tutto. Pazienza. Il 14 aprile si avvicina e con esso l’arrivo del cardinale Re. E’ figura prestigiosissima, veniva dato come il successore di Giovanni Paolo II se il pontificato fosse stato più breve. Pensate: il cardinale re aveva il compito di proporre al papa nuovi vescovi. Chi è attento lettore dell’eco e vede i nostri filmati conosce il nome del primo vescovo che ordinò (dopo la nomina papale ovviamente). Tutto torna… così come un latro elemento strabiliante. Nell’essere creato Cardinale Giovanni Battista Re prese il titolo della basilica dei santi XII Apostoli…. si proprio quella chiesa per la quale gf dette l’anima e buona parte dei suoi risparmi.

15 febbraio 2012. Per settembre stiamo pensando di dare agli ospiti e ai premiati dei gadget che possano ricordare la figura storica del Brancati ed il territorio. In questa foto, Mons. Nolè e don Franco Alagia, osservano divertiti due prototipi di gadget (il cardinale ‘gieffe’ da ragazzo) ideati e realizzati da Franca Iannuzzi. Piccola nota finale, queste due statuette, benedette, hanno fatto bella mostra all’interno del presepe di Gianfrancesco realizzato nel suo quartiere natìo , nella piazza dedicata all’antica famiglia dei Sanseverino che, come molti sanno, era imparentata (Ilaria), con i discendenti dell’Ammiraglio Ruggiero . Nella stessa piazza nacque Nicola Carlomagno che partecipò alla rivoluzione napoletana, purtroppo non facendo una bella fine. Insomma.. la storia è scritta sui libri ma si può sfogliare anche sul nostro territorio. Davanti ai nostri occhi quotidianamente scorrono i “segni” importanti di un vissuto che non si riesce più a decifrare. Sappiano tutto del Colosseo…poco pochissimo del chiostro cinquecentesco di san Bernardino a Lauria… a due passi da casa nostra. Questo vero e proprio lavoro di ricostruzione della memoria collettiva, dopo le distruzioni scellerate degli anni ’60 e ’70 che hanno riguardato i nostri Comuni ( a Lauria venne raso al suolo un teatro per un parcheggio!) , è l’impegno più grande a cui siamo chiamati.

10 febbraio 2012. Con il passare del tempo mi convinco sempre di più che dell’oceano informativo che ogni giorno ci sovrasta ci rimane poco, pochissimo. Due righe, massimo cinque. Credo ad esempio che il 70% degli articoli dell’Eco vengono ricordati solo per il titolo, magari per il sottotitolo e la foto. E’ davvero difficile poter “colpire” l’attenzione, soprattutto quando si parla di cultura e di storia.
In occasione del quarto centenario della nascita del cardinale Brancati pensavo ad un secondo libro sul Brancati realizzato dall’Eco, ma ero scettico sulla concreta utilità dello stesso. “Chi più di lui” è stato scritto con l’intento di avvicinare il lettore al personaggio. La storia appare quasi come una trama di un bel romanzo. Il riferimento per chi intende avvcinarsi al Brancati è il volume di Mons. Cantisani, il libro dell’Eco è invece è come quegli attaccanti piccolini ed agili che si infilano tra le gambe per cercare di fare gol.
Sono convinto che molti libri più che letti vengono messi solo in bella mostra , magari esaltando nelle proprie sale da pranzo copertina e dorsetto… chiosando con un’aria affaticata ma compiaciuta “…ebbene si, l’ho letto anch’io!”. Mi permetto un cattivo pensiero simpatico: i Ris di Parma troverebbero come uniche impronte digitali quelle risalenti al dì della presentazione del libro! Poi solo polvere…
Ecco allora l’idea di fare una cosa un pò diversa, coinvolgendo soprattutto i ragazzi, stimolandoli. L’idea è stata di sbriciolare la storia straordinaria del frate lauriota utilizzando immagini e perciò suggestionando la fantasia dei lettori. Il felice incontro con una bravissima artista di Episcopia Franca Iannuzzi ha fatto il resto.
Il libro a fumetti doveva essere pronto in concomitanza con la visita del Cardinale Re, poi, dopo una sana riflessione, abbiamo deciso di presentarlo agli inizi di settembre. Il lavoro è duro. Oltre 1500 sono le illustrazioni a colori. Complicato e labriosissimo il lavoro della giovane artista Iannuzzi, problematico il lavoro del direttore dell’Eco che ha dovuto sviluppare la storia su più piani, rimanendo fedele alla biografia del Cardinale, ma non disdegnando di “contaminarla” con personaggi di fantasia utili allo sviluppo completo della storia stessa.
E’ una storia che si presta davvero ad una sceneggiatura cinematografica. In questo senso è intenzione della redazione di dar vita ad un documentario proprio sulla storia del cardinale, così come vi è già una bozza di copione teatrale.
Siamo convinti che quando la storia verrà letta, lascerà tanti senza parole e senza fiato.
La storia di Gianfrancesco è una continua metafora sui mille problemi che la vita ci pone: dalle insicurezze, agli addii, alle gelosie, agli incontri che segnano l’esistenza, ai colpi bassi. E’ davvero una grande storia che speriamo potrà essere apprezzata a settembre.
L’idea è di coinvolgere le scuole dall’autunno, con degli incontri da pianificare. Anzi, da questo punto di vista, non sarebbe male se già venisse qualche spunto dagli insegnanti. Già da questo momento vi è la disponibilità della redazione di presentare il libro illustrato in tutte le scuole che ne faranno richiesta. Sia chiaro: non solo Lauria. La storia si presta a contesti diversi. In tutti noi infatti c’è un pò di Gianfrancesco.
Molti ci hanno chiesto: ma perchè Gianfrancesco? “Gianfrancesco” è stata una grande intuizione. Nel parlare di questa figura notevole, spesso si aveva la sensazione di parlare di un quadro attaccato al muro, bello, ma distante, non di una persona vera, realmente vissuta. Eppure questo frate ha calpestato questa terra!
Come non pensare a quando scoraggiato scappava nella vigna di famiglia ed andava a nascondersi! Come non pensare a questo ragazzo che sale 20 volte le scale di casa nella notte che sarà una delle più importanti della sua vita, quando cioè non avrà il coraggio di salutare sua madre decidendo definitivamente di abbracciare la vita religiosa.
E’ una grande storia, forse anche troppo grande per noi. Speriamo che a settembre potremo trasmettervi tanti stimoli in occasione di un’iniziativa (“Nella città del cardinale Brancati”) che riprendiamo dopo qualche anno e che speriamo possa rimanere, da adesso in avanti, un punto fermo per la cultura del nostro territorio.

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8 febbraio 2012. Incontro al vertice domani mattina ore 8.45 con don Franco Alagia. Pianificazione visita a Lauria cardinale Re. Ho molto insistito con vescovo per avere il cardinale per due giorni. purtroppo non sarà possibile. Ora bisogna almeno salvare visita pomeridiana alla scuola elementare. Vedrei molto bene partenza la domenica mattina degli atleti del ciclo club da piazza del popolo per Noepoli, centro molto amato dal cardinale Brancati. vi è poi questione Beato Lentini. una visita di Re va prevista doverosamente. Vediamo…

7 febbraio 2012. Raffaele Papaleo è un educatore di Lauria per il quale la campanella non suona mai. E’ infatti sempre pronto a raccogliere la sfida di nuovi progetti. Metodico all’eccesso, si scontra spesso con il direttore del giornale sul quale scrive che è invece noto per la temerarietà e la velocità delle azioni.
Raffaele Papaleo ha lanciato a Lauria una serie di riuscitissime “passeggiate culturali” che hanno coinvolto centinaia di persone. La sua preparazione nel campo storico e naturalistico permette di offrire spessore alle iniziative.
Il direttore e l’Alberto Angela di Lauria (Raffaele) si sono incontrati oggi presso la redazione del giornale per mettere a punto un paio di idee da inserire nell’iniziativa che vedrà la luce nel prossimo settembre a Lauria.

5 febbraio 2012. Le 20 cose che non si possono non sapere sul Cardinale Brancati:

1. Nacque il 10 aprile 1612 a Lauria.

2. Da piccolo l’asma lo perseguitò al punto che rischiò di morire.

3. Grazie ad uno zio frate abbracciò l’Ordine francescano minore conventuale.

4. Preoccupato e preso da mille paure, poco più che adolescente tornò a Lauria pensando di non essere all’altezza di diventare frate.

5. A 18 anni lasciò Lauria, ma potrebbe essere ritornato, almeno per una volta , intorno al 1650.

6. Studiò vari anni nel bellissimo Convento di Noia (Noepoli).

7. Il 7 luglio 1631 divenne frate assumendo il nome di Lorenzo. Si distinse così tanto che il suo Ordine lo inviò a Roma nel 1634.

8. Le sue straordinarie qualità lo portarono ad insegnare alla Sapienza di Roma. Nel frattempo divenne consigliere fidatissimi di cinque Papi.

9. Fu molto amico di Frate Giuseppe da Copertino, suo confratello religioso, che gli predisse il cardinalato. Brancati finanziò i processi canonici per l’elevazione alla santità del frate di Copertino.

10. Girò l’Italia per dirimere controversie legate alla religione e al suo Ordine.

11. Alessandro VII lo definì il “Braccio della Santa Sede”

12. Fu nominato Segretario dell’Ordine Francescano Minore Conventuale.

13. Dedicò gran parte dei suoi sacrifici alla ristrutturazione della Basilica dei Santi XII Apostoli che era la sede del suo Ordine.

14. Fu consultore in ben 10 Congregazioni.

15. Scrisse testi teologici importantissimi tra cui “Orazioni cristiane” definite tra i volumi religiosi più belli mai scritti.

16. Il 1° settembre del 1681 divenne Cardinale con il titolo dei Santi XII Apostoli.

11. Divenne il Responsabile della Biblioteca Vaticana.

18. I suoi studi sono stati fondamentali per la proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione.

19. Nel 1689 , in Conclave, probabilmente a causa del veto del Re di Spagna non divenne Papa.

20. Fu Cardinale camerlengo fino alla morte ( 30 nov. 1693).

Sabato 21 gennaio 2012  alle ore 18 nella chiesa di San Giacomo di Lauria si è costituito sotto la guida di don Franco Alagia un comitato legato alla figura del cardinale Brancati per onorare al meglio la ricorrenza dei quattro secoli della nascita. Sono stati invitati tutte le persone di buona volontà.

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