Magazine Cultura

“Siamo buoni se siamo buoni”, un (iper)romanzo più vero del vero

Creato il 30 aprile 2015 da Scrid
Posted on 30 aprile 2015 by in libri, recensioni | Leave a comment

Una delle osservazioni più interessanti che mi è capitato di leggere, via Goodreads, sull’ultimo libro di Paolo Nori, è in realtà una stroncatura: “Sarei stanca di leggere un libro di Paolo Nori e leggere, per il 70%, pensieri e aneddoti che ho già letto sul suo blog, nei suoi articoli e nei suoi libri precedenti”.

Il linguaggio di “Siamo buoni se siamo buoni” in effetti è quello tipico dei diari personali che, siano sul web oppure no, segue il filo dei pensieri, su più livelli, mescolando realtà e finzione.

“Siamo buoni se siamo buoni” appare a tutti gli effetti un ipertesto, anzi, un iperromanzo, e come tale può essere letto seguendo la sequenza dei capitoli o saltando tra le varie scene che descrivono, senza un’apparente soluzione di continuità, le vicissitudini del protagonista, i salti nel suo passato, le incursioni nella sua vita di un misterioso personaggio di nome Cianuro.

Ermmanno Baistrocchi, già protagonista di un precedente libro di Nori, “La banda del formaggio”, ci racconta qui il suo passaggio da editore a scrittore, come un passaggio alla “significanza”, che avviene suo malgrado. Già, perché il suo primo romanzo, che si intitola proprio “La banda del formaggio”, sarebbe dovuto uscire solo postumo, invece, viene dato alle stampe anzitempo, come strategia di marketing, dopo un incidente che gli è quasi fatale (e di cui Nori è stato realmente vittima nel 2013).

Visto come si mescolano i livelli, direi che entrambi, da lì in poi, sono costretti a fare i conti con la coscienza “sfrondata da un bel po’ di cazzate”.

Il mio mestiere nuovo, a pensarci, non era molto diverso dal mio mestiere vecchio; sia prima che dopo si trattava di fare dei libri, solo che, adesso, che i libri da fare li dovevo scrivere io, io avevo costantemente la consapevolezza di non essere capace.

Adesso che mi ero un po’ più esposto al giudizio degli altri, mi succedeva che più gli altri mi trovavano significante, più io sapevo di essere insignificante.

Forse per questo Baistrocchi (o meglio Nori) dissemina tutto l’arco del racconto, dall’uscita dall’ospedale fino al sospirato ritorno dell’Emma, di piccole cose insignificanti, di quei momenti in cui “uno si aspettava chissà che cosa, invece succedeva chissà niente”.

Siamo-buoni-se-siamo-buoni-640x420 Il cartellino del check-in di un hotel che salta nitido, bianco e marrone, fuori dai ricordi, gli autobus “con quel numero lì, 8, e quel colore lì, verde”, diventano qualcosa di più, diventano dei pezzi di vita.

Nori dimostra di saper fare, attraverso la scrittura, ciò che nel libro attribuisce al regista Andrej Tarkovskij, ossia, fare delle cose puerili e indietro “come la coda del maiale”, cose che ti scavano dentro. Proprio così, a leggere “Siamo buoni se siamo buoni”, forse ti può sembrare di leggere cose già scritte altrove, ma in realtà ci ritrovi sensazioni che ti toccano e ti riguardano “e questa in sostanza è l’arte e è più vera di quello che è vero”.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Paolo Nori, Siamo buoni se siamo buoni, Marcos Y Marcos

    Nasce da una esperienza personale molto significativa per l’autore questo delizioso libro in perfetto stile Marcos Y Marcos, pieno di vita ed emozione. Leggere il seguito

    Da  Atlantidelibri
    CULTURA, LIBRI
  • Sempre di domenica #34

    Sempre domenica

    1 - Le agende del 2015, un articolo di Paolo Nori che è uscito su Libero e che io ho letto sul suo blog. Ne cito una parte, l'inizio: Sono un po’ di giorni che... Leggere il seguito

    Da  Frufru
    CULTURA, LIBRI
  • Interesting book 152

    Interesting book

    buongiorno lettori, Eccomi a presentarvi du libri che hanno destato il mio interesse! Le proposte di oggi per la rubrica sono davvero particolari! Il primo èun... Leggere il seguito

    Da  Bookland
    LIBRI
  • Festivaletteratura 2014

    Festivaletteratura 2014

    24 Flares 24 Flares × A Mantova, dal 3 al 7 settembre, con un calendario entusiasmante, torna per la diciottesima volta il Festivaletteratura, il punto di... Leggere il seguito

    Da  Leggere A Colori
    CULTURA, LIBRI
  • Le stragi del luglio 1960

    stragi luglio 1960

    Erminia BorzìFerdinando TambroniI fatti. Vergogne italianeFerdinando Tambroni Il 1960 fu un anno importante per l’Italia imprenditoriale (boom economico),... Leggere il seguito

    Da  Casarrubea
    CULTURA, SOCIETÀ, STORIA E FILOSOFIA
  • Mi ricordo

    ricordo

    che io conoscevo il Mi ricordo di Perec, poi Paolo Nori mi ha detto che il Mi ricordo di Perec deriva dal Mi ricordo di Joe Brainard e, adesso che è stato... Leggere il seguito

    Da  Fascinodemoralizzato
    LIBRI