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Siamo tutti partigiani: walter sutti "tobruc"

Creato il 26 febbraio 2016 da Bernardrieux @pierrebarilli1

Da Repubblica.it «Nel 1943 ero a militare a Verona e dopo l’8 settembre sono scappato a casa a piedi, impiegando tre o quattro giorni. Dopo alcuni mesi, richiamato, sono partito per una caserma di Parma e il pomeriggio, con un altro fidentino che era lì da alcuni giorni, approfittando dell’apertura di un cancello per l’ingresso di un camion, siamo scappati. Siamo saliti direttamente in montagna per nasconderci. C’erano già i primi partigiani tra cui mio cugino “Farfallino”. Ogni giorno arrivavano altri ragazzi, anche loro fuggiti dalle caserme. Sono stato prima coi partigiani di Salsomaggiore, poi con quelli di Fornovo. Ci si spostava in continuazione, da un paese all’altro sull’Appennino. Durante uno sganciamento ho dormito sui gradini della chiesetta del Barigazzo. Poi sono venuto coi partigiani di Fidenza: distaccamento “Barabaschi” della 31ª Brigata Garibaldi “Forni”. Qui c’era “Buff” (Renato Guatelli )».altre_0005
Così mio padre ricorda la sua lunga militanza nelle brigate partigiane. Poche parole che racchiudono un periodo così importante della sua vita. Taciturno e sintetico raccontava solo se sollecitato. Discreto, ma con la sua presenza massiccia. Non ho una sua fotografia di quel periodo, perché evitava volutamente di farsi riprendere, temendo di mettere a repentaglio l’incolumità dei familiari nel caso fosse stato riconosciuto.
Si muoveva col cugino “Farfallino”: erano coetanei e cresciuti insieme. Uno schivo, nell’ombra, l’altro più esuberante, trascinatore.matrimonio
«Durante gli sganciamenti io e “Farfallino” ci nascondevamo nella soffitta della casa nei terragli a Fidenza, in via Frate Gherardo e ci spostavamo sui tetti, catturando piccioni per cibarci. Eravamo lì insieme anche il 13 maggio, quando ci fu il bombardamento. Corremmo a ripararci nel fossato dietro casa, verso i campi e qui trovai anche la Liliana, che allora conoscevo appena». Si commuove… «La notte in cui “Buff” morì c’ero anch’io e ricordo bene tutto !».
Pochi anni dopo la fine della guerra mio padre sposò Liliana Guatelli, sorella minore di Renato, medaglia d’oro al valor militare.famiglia -1
Mi mancano tanto i suoi silenzi, i suoi sorrisi di assenso, la sua tacita ma forte personalità. Rileggo i suoi racconti che ho verbalizzato negli ultimi anni della sua vita e lo rivedo vicino a me, mi sembra di sentire la sua voce… Nell’ombra che non è riuscita a nasconderti sei stato un grande.Ciao babbo

DAA TRPUBBLICA.ITRenata Suttihttp://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane

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