A un uomo che dovesse passare un solo giorno in Sicilia e chiedesse: “Cosa bisogna vedere?”, risponderei senza esitare “Taormina”. Scriveva così nel '800 lo scrittore francese Guy de Maupassant. Non so se sono d'accordo. Racchiudere un'isola così vasta e ricca in una sola città è alquanto riduttivo. Ma se c'è, una tappa assolutamente da non perdere in Sicilia questa è sicuramente Taormina. Piccola, semplice ma suggestiva fosse solo per il panorama che si può ammirare dalla piazza prima e dal Teatro Greco dopo. Da qui, oltre le rovine si apre una squarcio, un quadro naturale che offre a perdita d'occhio, il mare con tutto il suo litorale ionico sino alla maestosa Etna, a volte innevata, altre infuocata. Più vicina a Catania che a Messina di cui fa provincia. Ogni occasione è buona per farci un salto. L'ultima volta è stato in occasione del Taormina Film Fest invitata da Matrix Italia (qui). Passeggiare per il corso, perdersi tra i vicoli che salgono e scendono regalando angoli caratteristici, ammirare le vetrine, confondersi tra i turisti, mangiare un gelato, fare un'aperitivo, farsi prendere da quel certo non so che di romantico che Taormina ha. Queste sono tutte cose assolutamente da fare. Magari con un look un po' chic.
A volte basta fare shopping nell'armadio. Trovare cose dimenticate. Fare abbinamenti mai provati. Accostare pizzo, taffetà e borchie e finire per essere in tinta con un tramonto di giugno e una 500 catapultata là direttamente dagli anni 50. Tutto grazie a un paio di palloncini.
Cosa indosso:
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