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Siena sbanca Roma e suona la sua 8° sinfonia!

Creato il 19 giugno 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

 

Gara 5. La gara che mette la parola fine sul campionato di Serie A 2013: a Siena basta uno dei due matchpoint che aveva a disposizione (vittoria 63-79) per portarsi a casa il settimo scudetto consecutivo, la prima a riuscirci in Italia, il primo dopo la rifondazione della scorsa estate, mentre Roma non riesce dinnanzi al suo pubblico ad allungare la finale a gara 6, cosa che non è mai successa nelle finali giocate da Siena.

La MensSana parte fortissimo scegliendo di andare, appena può, da Hackett e Moss spalle a canestro,ma Roma riesce a reagire nella seconda parte del quarto per chiudere sul 13 a 15 i primi dieci minuti.  La difesa dei toscani è però a tratti impressionante per intensità, aiuti e letture e genera il 10 a 0 in apertura che segna il +12 sul 13-25, propiziato anche dai ben 8 rimbalzi offensivi della truppa di Banchi. Roma ha però il merito di non uscire dalla partita con la testa, nonostante perda il suo condottiero in quanto Calvani viene espulso, e guidata da Datome e Lawal firma un contro parziale di 11 a 1 che riporta la questione in parità a quota 33, punteggio con cui le squadre vanno anche all’intervallo.

Al rientro dagli spogliatoi la gara svolta definitivamente con Siena che timbra un super parziale da 14-27 trascinata da una circolazione di palla formidabile che trova sempre l’uomo libero e punisce con percentuali stratosferiche da tre, raggiungendo anche il +16 sul 42-58, grazie a Janning e Carraretto (alla gara 301 con Siena). Roma è disunita in difesa e fa una fatica incredibile in attacco dove solo Datome e Lawal si salvano e pure l’ultimo disperato tentativo di provarci è cancellato da 5 punti in fila di Brown che chiudono ogni conto e lancia Siena al settimo sigillo consecutivo, l’ottavo della sua storia a nove anni dal primo timbro.

Insomma cambiano gli interpreti, la guida, il budget, ma non cambia il risultato: Siena vince tutto il vincibile, dopo la Coppa Italia, anche lo scudetto e pensare che la stagione era cominciata con Cantù che soffiava la Supercoppa alla MensSana; in queste vittorie c’è però un comun denominatore, Daniel Hackett che vince il titolo di mvp delle finali, primo italiano dopo Basile nel 2005, a dimostrazione della crescita dei nostri in questo campionato. Nonostante le tante pretendenti che volevano cambiare la storia di questo campionato, le defezioni durante l’anno (Kemp e Kasun), gli infortuni, l’aver giocato più partite di tutti gli altri, alla fine Siena l’ha spuntata ancora una volta grazie al gioco, in attacco e in difesa, la mentalità vincente, la tenacia: e così nella città eterna Siena compie un’impresa che rimarrà nella storia della nostra pallacanestro.

 

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