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Sierra Leone - Ecowas/ Valutazioni in contrasto sulla crescita economica

Creato il 06 marzo 2013 da Marianna06

 

 

Sierra-leone

La Sierra Leone è il Paese africano da noi noto per cosiddetti  e famosi “diamanti insanguinati” e per una terribile guerra civile, che nel lunghissimo periodo l’ha sfiancata e ha ridotto la sua gente in povertà estrema.

Da qualche tempo, tuttavia, con la pace è sopraggiunta,almeno pare, a piccoli passi, un’accettabile ripresa economica, che uno studio mirato dell’Ecowas /Cedeao, in questi giorni, non ha mancato di rendere noto all’opinione pubblica internazionale.

Esso parla di discreti raccolti nel settore dell’agricoltura e di prezzi più che buoni per la vendita dei minerali ferrosi sul mercato mondiale, di cui è ricchissimo il sottosuolo.

Nell’area, sempre secondo il Rapporto dell’Ecowas/Cedeao, la crescita attuale sarebbe per la Sierra Leone addirittura del 18,3% rispetto agli altri Stati della stessa regione.

Eccezione fatta per il Mali e per la Guinea Bissau, di cui conosciamo purtroppo le difficoltà del momento.

Il dato, però, è stato immediatamente  contestato come eccessivamente ottimistico da alti funzionari del Paese, come ad esempio, il capo-ricercatore della Banca Centrale, il quale fa giustamente osservare che i giovani(e sono tanti) hanno grosse difficoltà a trovare lavoro.

 E,diciamo pure, che a trovarlo, quando va bene , su dieci ci riescono magari in tre ,e si tratta quasi sempre di lavori precari.

E più della metà delle famiglie (63%) continua a vivere con meno dell’equivalente di un euro al giorno.

Pertanto non si può affermare che la povertà è stata sconfitta e, meno che mai, parlare di crescita in toni enfatici.

Inoltre sempre la stessa fonte contesta in particolare (ed è cosa in effetti molto grave da parte dei governanti della Sierra Leone) le tasse applicate alle multinazionali, quelle che operano in loco e che hanno ottenuto vantaggiosissime concessioni minerarie.

In conclusione se non si dà un colpo di spugna alla corruzione politica in Sierra Leone e/o negli altri Paesi africani, quelli in cui è più che tangibile (e non solo lì : Italia docet di questi tempi), non ci sarà mai reale crescita e giustizia sociale per qualsivoglia contesto.

Eccezione fatta, naturalmente, per le lobbie. Quelle hanno lunga vita e sono inossidabili e inattaccabili sotto qualunque cielo.

I discorsi di facciata così come i documenti (vedi lo studio  dell’Ecowas/Cedeao )  sono soltanto fumosi e ingannevoli e creano,anzi,  dannose situazioni di stallo.

Un pantano da cui  poi diventa difficilissimo uscire.

E, nel caso della disoccupazione giovanile e/o mancanza di lavoro comunque, cominciamo, infatti, a capire da un po' di tempo a questa parte che  cosa sia anche a casa nostra.

 

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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